L'amore più grande
Non c'è amore più grande di questo: dare la vita per i propri suoi amici. (Gv 15: 12-17)
Questo sembra essere in contraddizione con ciò che
chiamiamo la castità, l'amore, cercare i perduti, amare i nemici: "Infatti se amate quelli che vi amano, quale
merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?"(Mt 5,44-47).
Quindi l'amore più grande è quello per gli amici o quello per i nemici?
Per risolvere il dilemma parto da un'altra domanda
complicata: possiamo davvero amare i nostri nemici? Capitemi bene, non voglio
andare contro il comandamento del Signore. La domanda è: chi è un nemico? Un
nemico è qualcuno contro cui combatto. Se combatto, non amo, ma se lo amo non è
più nemico. Ecco la chiave per comprendere la frase di Gesù e anche per essere
profeti nel nostro modo di amare: rendi i tuoi nemici tuoi amici. Gesù non ha
nemici, tranne il diavolo, che rimprovera, tutti gli altri li ha perdonati,
riscattati, è morto per loro. Siamo tutti suoi amici, parte della famiglia, e
per tutti noi ha dato la sua vita. Se fosse morto per noi senza amarci, il suo
sacrificio sarebbe stato inutile. A volte le persone mi fanno sorridere quando
vengono per la confessione e dicono: “Cerco di perdonare quella persona in
particolare ma non posso dimenticare quello che mi ha fatto”. Rispondo sempre,
grazie a Dio non puoi dimenticare altrimenti non potresti perdonare. Dimenticare
è un atto egoistico, vuoi obliterare una persona dalla tua vita, dalla tua
memoria, come puoi allora amarlo? dimenticare è egoista, per-donare è vero amore. Devi ricordare cosa è successo e
purificarlo con il sangue di Cristo, consegnarlo a lui sulla croce e dire a
Gesù: “se questo mi fa soffrire, allora voglio soffrire sulla croce con te,
così Signore lo perdono come tu hai perdonato quelli che ti hanno crocifisso”.
Parleremo del voto di castità come un modo per
purificare il nostro amore: chiediamoci: posso davvero amare tutti o c'è
qualcuno che cerco di evitare, qualcuno che mi fa sentire triste ogni volta che
penso a lui? Qualunque cosa sia accaduta nella nostra vita, non importa quanto
sia stata cattiva o dolorosa, porta con sé alcune grazie del Signore. Le prove,
le persecuzioni, possono insegnarci molto, ma solo quando rivediamo quei
momenti con amore saremo in grado di ottenere i frutti di quelle grazie. Se
guardiamo a quei momenti con rancore, senso di vendetta, semplicemente
approfondiamo la nostra ferita e aumentiamo il dolore.