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La vera Gloria

  Cos’è la vera gloria? (Gv. 13, 31-35) Che cos'è la vera gloria? Nel Vangelo di Giovanni, Gesù pronuncia una frase sorprendente: “ Ora il Figlio dell’uomo è glorificato ”. Lo dice proprio nel momento in cui Giuda lascia la stanza per tradirlo. Ma com’è possibile parlare di gloria quando tutto sembra andare verso un tradimento? La gloria non deriva dal tradimento in sé, ma dal modo in cui Gesù sceglie di affrontarlo. Avrebbe potuto fermare Giuda, convincerlo a cambiare idea, oppure metterlo in guardia davanti agli altri discepoli. Invece, lo lascia andare, accettando ciò che sta per accadere. Ed è proprio a partire da questo evento che introduce un tema fondamentale: il comandamento dell’amore. Prima o poi, tutti noi ci troviamo di fronte a ingiustizie, tradimenti, persone che ci feriscono o si schierano contro di noi. La domanda è: come reagiamo? Gesù ha perdonato Giuda. Non solo: ha saputo del tradimento prima ancora che i discepoli si riunissero per la cena, eppure ha acc...

Il desiderio di gloria e la chiamata a servire

  Il desiderio di gloria e la chiamata a servire Hai mai sognato di essere un re o una regina, o di sedere accanto a un potente sovrano?   Nel Vangelo di oggi, vediamo Giovanni e Giacomo chiedere a Gesù il privilegio di sedere alla sua destra e alla sua sinistra nel suo regno. Ma la loro comprensione del potere e della gloria era completamente diversa da quella di Gesù.   Fin dall'infanzia, siamo spesso attratti dalle storie di eroi ed eroine, di re e regine. Desideriamo il potere, il riconoscimento, la sensazione di essere al vertice. Questo desiderio di grandezza può plasmare i nostri sogni, i nostri obiettivi e persino le nostre relazioni.   Poco a poco, crescendo, le nostre fantasie infantili possono sembrare svanire, ma in realtà rimangono sepolte sotto la superficie, guidando segretamente le nostre scelte ed emozioni. Cerchiamo visibilità. Postiamo storie e foto su Facebook o Instagram, sperando che gli altri le vedano e aggiungano un "mi piace", che ci...

I segni del suo Amore

Le ferite di Cristo: segni di gloria e di amore (Lc 24:35-48) Fratelli e sorelle, la scena del Vangelo di questa domenica ci riporta alla scena già vista e commentate domenica scorsa: Gesù risorto appare ai discepoli chiusi nel Cenacolo e mostra loro le sue ferite. Questo è un evento che, a prima vista, può sembrare sconcertante. Da un lato, il corpo di Gesù è glorificato, risplendente di una luce immortale. Dall'altro, le ferite della sua passione rimangono impresse, come segni indelebili del suo sacrificio. Come prima reazione noi penseremmo che la Resurrezione di Cristo sia la conclusione di ogni problema, e quindi la sua morte sia qualcosa da dimenticare, un momento di passaggio, doloroso, ma ora finito. Infatti da un punto di vista teologico, la presenza delle ferite nel corpo glorificato di Cristo pone un problema: come possono coesistere la gloria e la sofferenza? La risposta ci viene dalla spiritualità: le ferite di Gesù non sono solo un segno del suo dolore passato, ma...

Due monti, due modi diversi di mostrare la gloria

Dal Tabor al Calvario Dopo il vangelo di domenica scorsa sulle tentazioni, e all’interno di un periodo di penitenza come la quaresima, il vangelo di oggi che parla di gloria sembrerebbe fuori posto. Molti si sono chiesti che significato abbia questo miracolo dato che è fatto in un momento in cui solo 3 persone lo vedono, nessuno è guarito, nessuno ne trae beneficio. Dobbiamo vedere questo fatto inquadrato nel momento della vita di Gesù in cui esso avviene. Per tre anni, Gesù è andato in giro a fare miracoli e a predicare. Ha raggiunto momenti molto alti di manifestazione di potere e di approvazione della gente, come ad esempio quando moltiplica i pani e i pesci e quando calma la tempesta sul lago.   Ora sa che deve iniziare il viaggio verso Gerusalemme, l’ultimo viaggio che lo porterà all’arresto e alla morte. Lui è pronto, ma i suoi discepoli no. Sono ancora troppo attaccati ad un modo di pensare tradizionale e orgoglioso. Pensano ancora che restando con Gesù ne riceveranno ...

La gloria di amare

  Qual è la vera gloria? (Gv 13,31-33a.34-35) Il Vangelo di oggi ci presenta il Comandamento dell'Amore. Penso che sia una delle frasi più importanti del Vangelo. Gesù avrebbe potuto limitarsi a dire fate così, infatti lo ha chiamato "comandamento", invece preferisce fare un'introduzione più soft. Non comincia il discorso parlando di Amore ma di Gloria. Lui conosce bene la mentalità umana, sa che ognuno di noi porta dentro di sé il desiderio di sentirsi apprezzato, riconosciuto. Non c'è niente di male in un sano orgoglio, ma bisogna avere chiara l'idea di cosa voglia dire "vera gloria". Allora inizia così: “Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato e Dio è stato glorificato in lui” .  Quando noi andiamo a una festa, a un pranzo importante, ci mettiamo il vestito più bello perché tutti ci notino, ci facciano degli elogi. Qui siamo durante l'Ultima Cena, il pasto più importante della vita di Gesù; Qual'è l'abito che lui ha indossato? ...