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Visualizzazione dei post con l'etichetta morte

Se il chicco di frumento

Abbiamo il coraggio di morire? (Gv. 12,20-33) Il Vangelo di oggi ci presenta un passo significativo degli insegnamenti di Gesù. Ci troviamo a pochi giorni dall'arresto e dalla condanna a morte di Gesù, un momento cruciale della sua esistenza terrena. Mentre la possibilità di fuggire è ancora concreta, Gesù rimane saldo nella sua decisione di affrontare il sacrificio. La sua non è una scelta impulsiva, ma il frutto di una profonda consapevolezza: la sua missione richiede il dono totale di sé. Gesù usa parole forti come "odiare" e "perdere", che noi non dobbiamo intendere in senso letterale, ma come espressioni semitiche per sottolineare l'importanza di preferire l'amore di Dio e del prossimo a qualsiasi altro interesse. Le parole di Gesù ci invitano a riflettere sulle nostre scelte. Come cristiani, siamo chiamati a seguire il suo esempio, ad avere il coraggio di rischiare tutto per realizzare il nostro ideale, che si traduce nel mettere in pratica ...

Io vado a prepararvi un posto

Io vado a prepararvi una dimora . (Sap 3,1-7; Gv 14,1-7) Ieri ho fatto una visita a Gina, era lì distesa in questa bara vestita a festa. Il suo volto era sereno. So che negli ultimi mesi aveva sofferto a causa dell’età, delle forze che un po’ alla volta la stavano abbandonando, ma poi ha trovato la pace. La prima lettura di oggi ci ha detto che: “ Agli occhi degli stolti parve che morisse, la sua fine fu ritenuta una sciagura ”. Quando muore una persona ne piangiamo la scomparsa, irrequieti ci chiediamo il perché, pur sapendo che non c’è una risposta che ci accontenti; eppure lei ha trovato la pace. C’è un qualche cosa che sfugge ai nostri occhi, qualcosa che è un di più che i nostri occhi non vedono, ma Gina ci ha creduto ed ora lo vede e lo vive, per questo sorride. Perché i nostri occhi non vedono? Perché essi non sono legati al cervello, ma al cuore: vediamo ciò che vogliamo vedere. Ci sentiamo attratti da qualcosa e facciamo di tutto per ottenerla e tutto viene condizionat...

Il segreto dei vincitori

  Perdere per vincere; morire per vivere.   Gv 12,20-33  E’ una legge di natura: se vuoi guadagnare qualcosa, prima devi perdere. Se vuoi più soldi devi fare un investimento e investire vuol dire perdere dei soldi nella speranza che ritornino più abbondanti. Se vuoi godere qualcosa di bello lo devi comperare o lo devi conquistare, scalare una montagna per un paesaggio, vincere una gara. Tutto questo richiede che tu spenda soldi, tempo, fatiche. Sono poche le cose nella vita che vengono gratis, e più esse costano, più sono preziose. Questo lo sappiamo bene, ma di fronte alla prospettiva del guadagno siamo pronti a rischiare. Ma al momento della separazione, il dubbio o l’angoscia ci coglie: e se poi non ritornano? E se qualcosa va male? La separazione è sempre dolorosa. Poniamo l'accento sulla perdita e non sull'investimento e ancor meno sul frutto. Cosa ci sostiene nella scelta? La Speranza. Questo è in poche parole il messaggio del vangelo di oggi. Ma vediamo c...

La gioia della preparazione

  XXXII domenica anno A.   Le dieci ragazze   Mt 25,1-13 Domenica scorsa abbiamo parlato di santità, poi abbiamo celebrato la giornata di commemorazione dei defunti e siamo andati al cimitero a visitare i nostri cari. Forse avremo pensato al fatto che un giorno, quando Dio vorrà, anche noi li raggiungeremo. La morte arriva improvvisa, nessuno, normalmente ne conosce il tempo, ma se lo sapessimo, che messaggio manderemmo ai nostri cari prima di partire? Gesù, nella sua ultima settimana, trascorsa a Gerusalemme prima di essere catturato, si era reso conto che entro pochi giorni per Lui si sarebbe conclusa la sua vicenda terrena e sa che la sua morte creerà uno shock fortissimo nei suoi discepoli. Vuole prepararli perché in quel momento non abbiano a perdere la fede, allora che fa un lungo discorso chiamato il “discorso escatologico” . Potremmo dire che con questo discorso Gesù voglia aiutarci a comprendere la realtà della fine dei tempi o, almeno, della nostra fine person...

in morte di Don Giuseppe Vallauri

              S. Messa per le esequie di Don Giuseppe Gioacchino Vallauri fdp 1a lettura Sapienza 3,1-9 2a lettura Romani 8, 31-39  Vangelo Matteo 11,25-30 Siamo qui a celebrare un momento di lutto e di grazia. Lutto perché il caro Don Giuseppe ci ha lasciato, perché ha lasciato un vuoto tra noi che difficilmente sarà colmato, per la sua presenza silenziosa ma fedele, costante, laboriosa e il suo esempio impeccabile di come vivere una vita di consacrazione totale a Dio e al suo Regno. Ma è un momento di grazia perché se da una parte siamo qui per dare il saluto alle sue spoglie mortali, sappiamo però che lui è presente qui tra noi col suo spirito perché ora vive la pienezza di grazia assieme al Dio a cui ha consacrato tutta la vita e come crediamo che Dio è presente qui tra noi, anche don Giuseppe è presente. Questa è la fede Cristiana, questa è la fede sulla quale lui ha costruito tutta la sua vita. Allora il momento di grazia...

La morte porta alla Vita. riassunto del Vangelo di Lazzaro

Riassunto della rianimazione di Lazzaro. Questa è la terza catechesi battesimale della Quaresima. La prima riguardava l’Acqua, la seconda era sulla Luce, oggi vediamo la Vita che passa attraverso l’unione con la morte di Cristo. Sentendo tutti i discorsi di Gesù ci viene spontaneo chiederci: Qual è il destino ultimo della mia vita? Dove sto andando? Cos’è la nostra vita: un cammino verso la tomba e basta? Che senso ha la morte? La cultura moderna rimuove il pensiero della morte. Spesso il nostro rapporto con Dio è basato sul chiedere a Lui di poter tirare avanti il più possibile questa vita, risolvere i problemi che ci sono. Questo ci porta, quando non siamo ascoltati a mettere in dubbio tutto.   :a l’uomo non è fatto per questa vita ma per l’infinito. C’è da fare chiarezza sulla differenza tra risurrezione e rianimazione. Rianimazione è riportare una persona a questa realtà in cui ha vissuto finora, per continuare le stesse attività, parentele, stile di vita, ecc.; com...