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Anche noi con Lui?

 Aspettando di andare lassù  (Lc 24,46-53) Per capire bene la festa di oggi, è importante non lasciarci confondere da dettagli legati al tempo o al luogo. Nei racconti dei Vangeli e negli Atti degli Apostoli ci sono delle differenze: ogni evangelista ha voluto trasmettere un messaggio specifico, e per farlo ha adattato alcune informazioni secondarie come i tempi o i luoghi. Questo serviva ad aiutare i lettori – che spesso non conoscevano bene la geografia della Terra Santa – a cogliere il vero significato dell’evento che celebriamo. Quindi, non è essenziale sapere se l’Ascensione è avvenuta a Gerusalemme o in Galilea, dopo un giorno, dieci o quaranta dalla Pasqua. Quello che conta davvero è capire il messaggio di questo episodio per la nostra vita oggi. E qual è questo messaggio? Gesù ha vissuto su questa terra per circa trent’anni. Durante questo tempo, ci ha rivelato la verità su Dio, sul suo amore per noi e sul nostro destino: vivere in comunione con Lui. Ma il pec...

La vera dimora di Gesù e come arrivarci

  Una partenza che diventa migliore presenza Anno B (Mc 16:14’20) Due anni fa è morto il mio fratello maggiore, Piero. Per tutti noi è stato un duro colpo . Gli diagnosticarono un tumore al cervello e dopo un mese era già morto. Due mesi dopo è morta anche mia madre, il colpo è stato anche più duro. Per loro era giunta l'ora per salire in cielo, ma lasciavano un grande vuoto nella vita di tutti noi loro parenti e amici. Eppure, dopo aver celebrato entrambi i funerali, io ho sentito come una pace entrare in me. Spesso, ancora oggi, me li sento vicini tutti e due. Quando devo prendere una decisione mi chiedo: cosa mi ha insegnato mia mamma? Cosa farebbe mio fratello? e sento le loro risposte che mi permettono di decidere bene. Quando erano vivi li potevo sentire per telefono, ogni tanto, e parlare per un paio di minuti (mamma non aveva whatsapp), ora la tecnologia non serve più. Ora parliamo direttamente. Essi non sono morti, ma più vivi che mai e stanno al mio fianco in tutti i mo...

Ora tocca a noi

Gesù parte: mò, che facciamo?                      ( Lc 24,46-53) La festa che celebriamo oggi è una delle più difficili da comprendere. Si può correre il rischio di fermarsi ai semplici fatti, cioè dire che dopo essere risorto Gesù ha compiuto la sua missione, per cui è tornato in cielo e ha lasciato spazio allo Spirito Santo che sarebbe arrivato qualche giorno dopo. Questo approccio non ci insegna niente di nuovo e non ci ispira ad alcuna conversione. Inoltre, se si leggono i fatti alla lettera come sono descritti nei Vangeli e nel libro degli Atti degli Apostoli, troviamo delle incongruenze, almeno riguardo ai luoghi e ai tempi in cui essi sono accaduti. Un altro approccio potrebbe essere quello di ricercare il significato teologico di tale avvenimento, ma c'è il rischio di impelagarsi in discussioni dogmatiche profonde che per la nostra crescita spirituale non aiuterebbe, se non ...

Tra i discepoli all'Ascensione: Don Orione

  Ascensione del Signore Mc 16, 15-20 Oggi è la festa dell’Ascensione di Gesù al cielo. Per noi figli di Don Orione è anche la festa del nostro santo fondatore. A prima vista potrebbe sembrare che ci sia una lotta tra le due feste e più di una persona sarà ricorsa al calendario liturgico per sapere cosa celebrare. Io credo che non ci sia alcun conflitto; celebrare Don Orione proprio in questa festa del Signore ha un significato molto importante e ce lo spiega proprio il vangelo di oggi. Don Orione ha vissuto la sua vita concentrandosi in Gesù e cercando di mettere in pratica quello che Gesù ha insegnato. Le sue opere, spesso grandiose, proprio come dice il vangelo, non sono altro che il frutto del suo sforzo di annunziare al mondo l’Amore di Dio che riempiva il suo cuore. Ma vediamo cosa ha fatto e detto Gesù in occasione della sua salita al cielo. Prima di tutto va sfatata una credenza molto diffusa che io ritengo errata, e cioè che la festa di oggi rappresenti la fine della ...

Un cammino a ritroso per ritrovare Gesù.

L’Ascensione del Signore. (Mt. 28,16-20) Di solito in un libro, alla fine c’è la conclusione della storia. Nel vangelo l’ultimo capitolo non parla della fine ma dell’inizio della storia, come se tutto il resto fosse stato solo una preparazione. Gesù, inviando gli Apostoli, dà inizio alla storia della Chiesa, mentre Lui apre in maniera definitiva la porta del cielo perché tutti possano partecipare alla storia eterna. Questo capitolo del Vangelo di Matteo era iniziato con la notizia della Risurrezione di Gesù. Per Matteo, a differenza degli altri evangelisti, Gesù non incontra i discepoli il giorno di Pasqua a Gerusalemme ma invia loro un messaggio attraverso le donne, perché vadano in Galilea dove lo incontreranno sul monte da lui indicato. Perché in Galilea? Perché sul monte? Quale monte? Sappiamo che Matteo è sempre attento alla mentalità e alla cultura Ebraica, e nel suo vangelo ci tiene a mostrare come questa cultura sia stata reinterpretata, rinnovata e, a volte, addirittur...