Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta fede

Una donna come noi?

  Maria Madre di Dio (Lc 2,16-21) Otto giorni fa abbiamo celebrato il Natale, ma per la liturgia oggi è ancora Natale. La liturgia ci ripropone lo stesso mistero ma visto da un’altra prospettiva, quella di Maria. Maria è presentata nel vangelo come donna semplice, donna di ascolto, donna di fede, donna di presenza. Permettetemi di precisare queste quattro parole. Donna semplice . Lei figlia di un’umile famiglia da un piccolo villaggio della Galilea. Vive la quotidianità di tutte le donne della sua terra e del suo tempo. Cosa rende Maria diversa? La sua unione spirituale con Dio, con il suo piano, che rende possibile a Dio di parlarle attraverso l’angelo, prima, ma poi anche attraverso i pastori, Simeone, ed infine Gesù stesso. Anche i pastori sono persone semplici e sentono l’invito ad andare alla grotta e ci vanno; gli altri abitanti di Betlemme che avevano chiuso le porte delle loro case a Maria e Giuseppe, alla grotta non vanno. I magi ci vanno seguendo una stella, il re E...

Chi è il vero cieco?

  Bartimeo: Il nostro modello Nelle ultime settimane, Gesù ci ha sfidati a esplorare la vera essenza della vita, concentrandosi sull'importanza della sofferenza, del servizio e della misericordia. Oggi, attraverso l'esempio di Bartimeo, una persona rifiutata dalla società ma elevata da Gesù come modello di fede, Egli ci offre una lezione profonda. Bartimeo, il cui nome significa "figlio di Timeo", non era nemmeno ritenuto degno del proprio nome. Considerato inutile e forse maledetto da Dio, era emarginato da coloro che lo circondavano. La gente gli dava l'elemosina ma gli zittiva la voce, rifiutandosi di lasciargli esprimere i suoi bisogni: "Lo sgridavano affinché tacesse." Nel racconto vediamo un contrasto netto tra due gruppi: da una parte coloro che camminano con Gesù e dall'altra Bartimeo, costretto a sedere e mendicare. La differenza più ovvia è la vista: le persone del gruppo possono vedere, mentre Bartimeo è cieco. Ma una differenza più ...

Cristiani al 100%

Cristiani, ma davvero! Ma è difficile? Cosa ci rende veramente cristiani? Noi vorremmo rispondere l'essere battezzati, l'essere cresciuti in un ambiente cristiano, l'essere stati formati col catechismo e coi sacramenti. Se così fosse, allora potremmo dire, come le statistiche dicono, che il 90% delle persone in Italia, nelle Filippine e il 20% delle persone nel mondo sono cristiani, ma sono tutti essi veramente cristiani? Possiamo dire che siano veramente seguaci di Cristo tutte le persone che sono state battezzate? Gesù oggi nel Vangelo pone dei parametri diversi. C'era una persona che non era un discepolo di Gesù, quindi non era un cristiano, però faceva del bene. Gli apostoli vogliono impedirglielo perché non è uno di loro; per loro l'etichetta, il tesserino, sono più importanti. Per Gesù ciò che è importante è vivere l'insegnamento del Padre. Questa persona fa del bene, non impediteglielo perché è il suo modo di essere cristiano, anche se non è battezzato...

La vera identità di Dio.

  Che è Gesù, e chi sei Tu? Ma voi chi dite che io sia? Bella domanda. È bella perché Gesù non pone l’accento sul “chi sono io” ma sul “e voi”. Vuole che i suoi discepoli escano allo scoperto, si interroghino sul dove vogliono stare. Noi siamo stati battezzati pochi giorni dopo la nostra nascita, siamo cresciuti in famiglie cristiane, abbiamo frequentato il catechismo, ricevuto i sacramenti. Abbiamo ascoltato migliaia di prediche o di lezioni di religione: chi più di noi può dire di conoscere Dio? Qualcuno, poi, ha anche studiato teologia per cui si può definire a pieno titolo un maestro della fede. Ma crediamo davvero di conoscere Gesù? Gesù non sta domandando ai suoi discepoli una formulazione dottrinale, ma di esprimere la loro esperienza di vita. La gente lasciava la loro casa per andare da Lui; dopo averlo incontrato e sentito, cosa potevano dire di lui? In che modo lui è riuscito a fare una differenza nella loro vita? Se sono andati da lui è perché speravano in qualche ...

Il coraggio di andare fino in fondo

  Volete forse andarvene anche voi? Gv 6,60-69 Nelle 3 domeniche precedenti abbiamo sentito il lungo discorso sul pane di vita e attraverso tre tappe successive il Signore ci ha fatto comprendere la necessità di vivere in intima unione con lui. La prima domenica ha introdotto il discorso per chiederci: Quale è lo scopo per cui vieni da me? Perché mi vuoi seguire o perché ti dici cristiano? Cosa ti aspetti dalla tua vita? Sai scegliere cose durature o ti lasci attirare da quelle appariscenti che spariscono presto? La seconda domenica ci ha spiegato che se vogliamo una vita con vero significato, una gioia profonda che rimane, un senso della vita che ci dà la forza di affrontare ogni difficoltà, allora dobbiamo nutrirci delle cose spirituali che lui ci fornisce. Nella terza domenica, Gesù ci ha detto che una vita in intimità con lui non può limitarsi a conoscere le cose, sceglierle esteriormente. Dio non è un ideale da perseguire o un amico da seguire. Lui vuole entrare inti...

Fiducia, certezza e Fede, tre passi verso Dio.

Fede e Fiducia: Due Ali per Volare   Oggi vorrei parlarvi di due virtù strettamente connesse: la fiducia e la fede. Entrambe sono essenziali per vivere una vita serena e piena di significato. La fiducia è la convinzione che una persona o una cosa sia affidabile e meritevole del nostro credito. È la base di ogni relazione sana, sia essa tra amici, familiari o colleghi. La fiducia ci permette di aprirci agli altri, di condividere i nostri pensieri e sentimenti senza timore di essere giudicati o traditi. In un certo senso, dobbiamo accettare di diventare vulnerabili. Tuttavia, la fiducia umana, per quanto importante, è pur sempre imperfetta. Le persone possono deluderci, le macchine possono rompersi e i piani possono fallire. È per questo che abbiamo bisogno di qualcosa di più grande, di qualcosa che non sia soggetto alle fluttuazioni del mondo umano: la fede. La fede è la fiducia in Dio, la certezza che Egli è sempre con noi e che non ci abbandonerà mai. È la convinzione ch...