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Ma è proprio necessario?

  Da che parte andiamo? (Mt 16,21-27) Non so se vi ricordate il Vangelo delle ultime 3 domeniche. 3 settimane fa, Gesù ha sgridato Pietro perché ha poca fede. Lui voleva camminare sull'acqua e Gesù glielo aveva concesso, ma poi aveva dubitato e cominciato ad affondare. La settimana dopo abbiamo letto che gli apostoli volevano liberarsi di una donna che dava loro fastidio e hanno chiesto a Gesù di fare in fretta un miracolo per mandarla via, perché con la sua insistenza li disturbava. Anche in quella occasione Gesù mostra quanto piccola sia la loro fede, paragonata a quella della donna. La settimana scorsa, invece, sembrava che Pietro si fosse finalmente convertito dicendo: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivo”. Gesù lo aveva lodato per la sua Fede e lo aveva indicato come punto di riferimento per il futuro della sua Chiesa. Il Vangelo di oggi ci mostra un altro momento di debolezza di Pietro. Con la testa e con il cuore egli crede veramente in Gesù, ha fiducia in lui, ma quand...

La fretta dell'amore

  Che fretta! Ma dove vai? (Lc 9,51-62)   Se leggiamo con attenzione il Vangelo di Luca, vediamo che dopo un primo periodo in cui Gesù si dedica a tutta la gente della Galilea, predicando e compiendo miracoli, ad un certo punto cambia decisamente modo di fare e si concentra più direttamente sui dodici apostoli mentre con essi si dirige a Gerusalemme dove sa che sarà catturato e messo a morte. Il punto centrale di questo cambiamento lo abbiamo proprio nel Vangelo di oggi: “ Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, egli si diresse decisamente verso Gerusalemme”. È interessante vedere questo avverbio “ decisamente ”. L’Evangelista ci sta dicendo che Gesù sapeva cosa gli sarebbe capitato a Gerusalemme ma non fugge, anzi si dirige là con decisione, diventa una sua scelta. Sta andando a farsi uccidere, e ci va con desiderio, non il desiderio di un suicida, e neanche quello di un maniaco, ma di chi abbraccia in pieno la volontà del Padre suo, co...

Qual'è lo scopo del nostro lavoro?

Come seguire Gesù (Lc5, 1-11) Il vangelo di oggi presenta due aspetti: la pesca miracolosa e la conseguente chiamata di Simone/Pietro a seguire Gesù. Non è la prima volta che lui e suo fratello Andrea incontrano Gesù, sono già discepoli. Il vangelo di Giovanni ci dice che si erano incontrati al fiume Giordano dove erano andati per sentire Giovanni il Battista e fu proprio lui ad inviarli a Gesù. Anche Luca, poche righe sopra l’episodio di oggi, ci dice che erano con Gesù a pregare nella sinagoga di Cafarnao e usciti da là andarono a casa di Pietro dove Gesù guarì la suocera di lui malata. Questo brano, quindi, non descrive la chiamata in sé, ma piuttosto il momento formale della decisione di Pietro di seguire Gesù. Guardiamo ai vari elementi descritti nel brano per ricavarne degli insegnamenti che parlino anche della nostra vocazione. Sulla spiaggia “ c’era tanta gente ” accorsa per sentire Gesù; la confusione, la ressa fa sì che essi non riescano a vedere il Maestro e nemmen...

Per volare in alto

  Festa della Presentazione di Gesù al Tempio. Giornata della Vita Consacrata. Rinnovo dei voti. Oggi celebriamo la giornata della vita consacrata e lo facciamo in un contesto liturgico, quello della Presentazione di Gesù al tempio, che ci dà delle indicazioni importanti per vivere appieno la nostra consacrazione.  Io credo che la scelta di dedicare questa giornata alla Vita Consacrata, sia dovuta a un duplice aspetto. Prima di tutto al fatto che nel vangelo di oggi Gesù viene, in qualche modo, consacrato a Dio e alla sua missione. Gesù è Dio, quindi non ha bisogno di essere consacrato, ma il segno di presentarlo al tempio è fatto per dare un inizio ufficiale alla sua missione di Salvatore a nome di Dio. Questo è chiaramente indicato dalle parole di Simeone che spiega a Maria e Giuseppe, che qui rappresentano l'umanità, quella che è la missione di Gesù. Quindi, da quel momento, essa ha un inizio anche ufficiale e liturgico. Abbiamo detto che la missione è quella di f...

Un pane difficile da digerire

Io sono il pane vivo disceso dal cielo. (Gv 6,41-51) XIX dom B Il vangelo di oggi inizia con una frase terribile: “I Giudei mormoravano contro di Lui …”. Giovanni chiama Giudei indiscriminatamente tutti gli Ebrei che di solito sono contro Gesù, infatti qui siamo in Galilea e di Giudei non ce n’erano. Vi ricordate il vangelo di domenica scorsa: siamo nella sinagoga di Cafarnao, dopo la moltiplicazione dei pani, la gente vuole fare re Gesù ed egli inizia un lungo discorso dove esordisce: non ricercate la soddisfazione dei desideri materiali ma di quelli spirituali. E aveva concluso con la frase: «Io sono il pane della vita» e poi si presentava come via per la salvezza.   La parola “mormorare” che lui usa non corrisponde al nostro “lamentarsi” ma si riferisce all’atteggiamento che vediamo nel Pentateuco, dove molte volte gli Ebrei mormorano contro Dio non accettando il modo in cui le cose stanno andando, quindi una specie di ribellione che spesso si traduce in un castigo di Dio e ...