Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta giudizio

E alla fine, l'Amore

 Alla fine ce la faremo? La parabola che abbiamo letto oggi dà senso anche a quelle delle due domeniche scorse. Due settimane fa Gesù ci aveva chiesto di essere pronti ad incontrarlo, poi domenica scorsa ci aveva detto che lui ci dava tutto quanto avessimo bisogno per questa preparazione. Oggi ci spiega come impiegare le cose che ci ha dato per preparare questo incontro. La parabola è molto solenne e scritta con il linguaggio tipico di quei tempi, utilizzato quando si facevano discorsi in occasioni pubbliche a cui era presente un personaggio importante come il re o qualche suo inviato. Alla fine dei tempi, Cristo verrà a giudicare il mondo. Non dobbiamo aspettarci un grande avvenimento che coinvolga in un solo istante tutto il mondo. Ognuno di noi incontrerà Gesù al momento della sua morte, cioè il momento del suo passaggio dalla vita terrena a quella eterna. Lì verrà giudicato per come ha vissuto la vita terrena. Qual è il metro di giudizio che Dio userà quel giorno? In ...

Abbiamo paura di Dio?

  Amministratori dei beni di Dio (Mt 25, 14-30) Domenica scorsa avevamo iniziato una riflessione sul “fine”, cioè sullo scopo della nostra vita. Quando il Signore ci chiamerà a sé, potremo dire di aver vissuto in modo da soddisfare la vocazione che Lui ci ha dato? La riflessione era iniziata attraverso la parabola delle dieci ragazze invitate a nozze. Oggi Gesù ce ne racconta una un’altra, quella dei Talenti. Come vi ho spiegato varie volte, in questi racconti, non bisogna cercare la logica dei fatti in sé, ma la logica rappresentativa, cioè vedere che i fatti hanno senso se compresi nella realtà che vogliono significare. Faccio un esempio partendo dalla parabola di domenica scorsa: un lettore esterno che legge la storia in sé potrebbe commentare: ma perché le 5 ragazze sagge si sono rifiutate di condividere l’olio con le stolte, e poi perché lo sposo una volta entrato chiude la porta e lascia fuori le altre cinque? Dopo tutto è stato lui ad arrivare in ritardo, è colpa sua...

Il giudizio finale: l'amore

Mt 25   Il giudizio finale   Eccoci giunti al terzo episodio del capitolo 25, il capitolo sul vero senso della vita cioè come entrare nella vita eterna. Diciamo subito che questo terzo episodio non è una parabola in sé ma il coronamento e la chiave di lettura degli altri due. Se ben ricordate nel primo racconto, quello delle vergini si diceva: Cos’è quest’olio che deve bruciare nelle lampade e che fa sì che alcune ragazze entrino e le altre rimangano chiuse fuori? Nel secondo racconto la domanda invece era: “come dobbiamo utilizzare i talenti che lui ci ha dato per poter entrare”?   Cioè il primo racconto si concentrava sull’oggetto, mentre il secondo sul suo utilizzo. Inoltre in entrambe i racconti si sottolineava che lo sposo o il re era assente e tardava a tornare. Ora il re è tornato e le cose sono messe bene in chiaro: l’oggetto (chiamiamolo olio, chiamiamolo talenti) è l’amore e il modo di usarlo è donarlo gratuitamente a tutti. Ecco il racconto di oggi, una spi...

Il Fariseo e la prostituta: chi dei due è il vero peccatore?

Domenica XI per annum, anno C Lc 7:36 – 8:3 Il Fariseo e la prostituta. Chi dei due è il vero peccatore? È una bella scena che potrebbe trasformarsi in situazione imbarazzante per Gesù, ma Lui, come al solita la trasforma in una lezione di vita che stravolge i parametri umani. Ci troviamo di fronte a due persone che vivono il loro rapporto con Gesù in maniera diametralmente opposta. Chi è nel giusto? Il Fariseo: di sicuro era una brava persona. Non attacca Gesù come fanno di solito i suoi compagni, anzi lo invita a casa sua per il pranzo. Quando poi a Gesù si avvicina la donna, cosa molto imbarazzante, lui cerca di giustificare Gesù: “Certamente non sa chi sia questa donna”. Gesù lo chiama per nome, quindi ci deve essere una certa famigliarità. Dall’altra parte abbiamo la donna. Non ne viene riportato il nome, ma si sa che è peccatrice, tutti la conoscono. Essa è pure un po’ spudorata, ha il coraggio di entrare in casa di altri, di sciogliersi i capelli in pubblico,...