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Visualizzazione dei post con l'etichetta Redenzione

L'apoteosi dell'amore

  Per vivere meglio la Settimana Santa  Oggi non voglio commentarvi il Vangelo. A messa sentirete il racconto della Passione di Gesù Cristo, lettura lunga con tutti i dettagli; lo conoscete bene.   È impossibile commentare tutto, per cui mi limito a farvi un invito. Sta per iniziare la Settimana Santa, la settimana più importante di tutta la nostra vita da Cristiani. Vi invito ad unirvi a Maria, la madre di Gesù, e a provare a viverla con gli stessi sentimenti con cui l’ha vissuta lei. Maria, essendo madre, è stata la persona più vicina a Gesù, attraverso tutta la vita, tanto più in questo momento supremo di difficoltà di suo figlio. Una madre non dovrebbe mai vedere morire il proprio figlio, il dolore è troppo forte. Maria ha vissuto questo dolore per tutti e tre i giorni del Triduo Pasquale. Cerchiamo di immaginare cosa ha provato Maria quando ha visto Gesù essere arrestato, essere portato davanti ai tribunali ed essere condannato a morte. Poi sale al Calvario c...

Dio ci punisce o ci puniamo da soli?

  Dio ci punisce o ci puniamo da soli? Il Vangelo di oggi si sviluppa su 2 parti: Prima ci sono 2 fatti di cronaca e poi una parabola. La seconda parte spiega la prima. Dalla storia sappiamo che Pilato è sempre stato un uomo duro, orgoglioso e desideroso di far vedere ai Giudei la sua forza. Il fatto di cui parla in Vangelo era successo durante le celebrazioni della Pasqua, tempo in cui si celebrava la liberazione del popolo dalla schiavitù d’Egitto. Per i Giudei, che a quel tempo erano sottomessi politicamente e militarmente ai Romani, tale celebrazione spesso suscitava il desiderio di libertà, e questo causava sentimenti di rivolta tra i fedeli. È probabile che qualcuno di loro abbia anche espresso pubblicamente questo malessere con forme di protesta e magari tirando sassi verso i soldati. Ebbene Pilato fece intervenire l’esercito che fermò ogni protesta uccidendo le persone che in quel momento stavano offrendo dei sacrifici nel tempio. Questo fatto aveva creato sconcerto tra...

Tutto il creato geme: perché?

  La sofferenza vista in una luce tutta particolare. (Rm 8,18-23)   Il Vangelo di oggi ci presenta una parabola molto conosciuta, quella del seminatore. È una parabola facile da capire, anche perché Gesù stesso ce la spiega subito dopo averla raccontata. Per questa ragione oggi preferisco parlarvi della seconda lettura. Per chi volesse un commento alla parabola del seminatore può andare a questo link. https://orestereligiouslife.blogspot.com/2020/07/semina-e-raccolto-che-rapporto-ce.html   Nella seconda lettura abbiamo sentito un brano tratto dal capitolo 8 della lettera ai Romani. Io credo che questo capitolo rappresenti una delle vette più alte della teologia e della letteratura religiosa di tutti I tempi. La parte più famosa si trova alla fine del capitolo e la sentiremo solo fra qualche settimana: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo?” Ma per poter gustare la bellezza di questo capitolo, sarebbe utile che ve lo leggiate tutto insieme, così che non vi sfuggano t...

La Prospettiva di Dio

  La prospettiva di Dio  Guardiamo a questo crocifisso! Cosa vedete? Descrivetelo con una parola: Morte, sconfitta, fallimento, dolore, ecc. … . Il vangelo di Marco, che abbiamo sentito ieri, descrive le scene del Calvario in un modo molto crudo: Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, ch...

Dio e Maria, uniti nello stesso piano

Festa di Maria Ausiliatrice                                                                             Seregno 27 Maggio 2018 La celebrazione di oggi è un po’ particolare: liturgicamente è la Festa della Santissima Trinità, ma noi stiamo festeggiando la nostra patrona Maria Ausiliatrice. Qualcuno potrebbe pensare che le due celebrazioni siano incompatibili, oppure pensare che festeggiare la Madonna oggi sia un mancare di rispetto a Dio dato che la sua festa è più importante. Questo modo di pensare non è esatto; dobbiamo comprendere chiaramente chi è Maria e quale sia il suo rapporto con Dio e il ruolo che...

Con Maria ai piedi della Croce

Maria sotto la croce. Cerchiamo di raffigurarci la scena che forse abbiamo già visto molte volte in dipinti. Siamo al centro del mistero della nostra fede. Al centro abbiamo Gesù in croce. Con lui, ai piedi della croce abbiamo alcune donne e Giovanni, simboli della Chiesa che sta per nascere. L'atteggiamento di Cristo è quello di preghiera. È l'atteggiamento che ci è riferito dalla lettera agli Ebrei 10,5-7: non hai chiesto sacrifici né offerte, allora ho detto: ecco io vengo per fare la tua volontà. La vita di Cristo è stata tutta preghiera, lo è anche ora sulla croce, ma non è più una preghiera di serenità ma di angoscia. Anche Maria è là; non è schiacciata sotto il peso della sofferenza ma protesa verso Gesù, lo guarda e lui la guarda. C'è in lei il desiderio di unirsi al Figlio, di condividerne la sorte. È tutta per lui come lo fu all'annunciazione, come lo fu a Cana. La sua preghiera di abbandono e di disponibilità diventa un tutt'uno con quella...

Nicodemo e la nuova alleanza

Qual’è la nuova alleanza? Gv. 3 Nicodemo era uomo importante nella sua società, parte di quel gruppo di governo religioso che in molte occasioni si trovava contro le idee e le azioni di Gesù; ma segretamente ammira Gesù e si sente turbato dalle sue provocazioni. Viene di notte a incontrarlo; non vuole farsi vedere dagli altri, un po’ di paura o di vergogna? È senza dubbio una persona onesta e quindi vuol chiarire come conciliare le parole di Gesù che lo attirano con quello in cui ha sempre creduto e gli hanno insegnato. Vuole ritrovare la pace interiore che ha perso da quando ha cominciato a confrontarsi con Gesù. Tema centrale del loro dialogo è quello dell'Alleanza, cioè del patto tra Dio e l'uomo che è iniziato con la creazione, la cacciata dal paradiso dove promette già un redentore, poi con Noè dopo il diluvio, poi Abramo. Con Mosè si ha il punto centrale dove Dio dà tutta la legge da seguire; e poi, lungo la storia abbiamo tutti i profeti incaricati di richiama...

Perché cacciare dal tempio chi vende cose che servono?

Gesù caccia i venditori dal tempio Gv. 2,13-25 Oggi il Vangelo è strano. Di solito noi siamo abituati a vedere Gesù che fa dei miracoli, si mostra buono con la gente, aiuta i poveri, gioca coi bambini, e ha attorno a sé molti che lo seguono e lo lodano. Ma da quando è iniziata la quaresima il Vangelo della domenica non ha presentato miracoli, ma un Gesù solo e in situazioni strane. Se vi ricordate la prima domenica c'erano state le tentazioni, domenica scorsa la trasfigurazione e oggi, addirittura, Gesù che si arrabbia e caccia i venditori dal tempio. Anche nelle prossime 3 domeniche non ci saranno miracoli. La liturgia ci sta indicando che Gesù è il nostro salvatore non quando fa i miracoli ma quando dà la sua vita per noi morendo sulla Croce. Ma perché oggi Gesù si comporta così? Egli vuole insegnare alla gente, e anche a noi, quale è il vero senso della religione. La gente del suo tempo era abituata a un tipo di religione in cui poteva quasi comprare i favori di Dio. Es...

Al Calvario attraverso il Tabor: la Trasfigurazione

A cosa serve un miracolo come quello della trasfigurazione? Nessuno guarito, solo 3 testimoni, eppure la pagina di oggi ci pone proprio al centro del mistero cristiano. Prima di tutto il brano inizia con alcune parole che, non so perché, la lettura di oggi ha tralasciato, forse perché iniziare così in italiano non è molto corretto: “dopo sei giorni”. Giustamente se si dice questo bisogna fare riferimento a quel che è successo sei giorni prima. Gesù aveva appena compiuto il miracolo più grande: la moltiplicazione dei pani; i discepoli erano al pieno dell’ entusiasmo, ma Gesù si rende conto che si stanno allontanando dallo stile iniziale, quello di umiltà, servizio, e si lasciano attirare dalla facile gloria. Allora inizia a parlare della necessità di scendere a Gerusalemme dove lui sarà catturato e messo a morte. Come se non bastasse, invita gli apostoli a prendere la propria croce e seguirlo. Gli apostoli non capiscono. Ecco, sei giorni dopo avviene la trasfigurazi...