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Noi siamo le lampade, l'amore è l'olio

 Che olio brucia nella nostra vita? Siamo nelle ultime tre settimane dell’anno liturgico, poi inizierà l’Avvento. La liturgia ha riservato per queste ultime tre domeniche le ultime tre parabole che fanno parte del discorso escatologico. Potremmo dire che con questo discorso Gesù voglia aiutarci a comprendere la realtà della fine dei tempi o, almeno, della nostra fine personale, ma più correttamente dovremmo dire che l’argomento principale non è “la fine”, ma “il fine”, lo scopo della nostra vita. Che senso ha la mia vita? Come viverla bene fino in fondo? In conclusione: quando il Signore verrà, saremo pronti a riceverlo? La parabola di oggi parla di dieci ragazze che attendono lo sposo per entrare alla festa di nozze. Chiaramente Gesù sta parlando della festa della sua venuta che per ciascuno di noi si concretizzerà il momento in cui Lui ci chiamerà a sé con la nostra morte. Lo scopo della nostra vita è incontrare il Cristo, nostro sposo ed entrare con lui nelle nozze eterne. I...

Invitati alle nostre nozze.

  Gli invitati al banchetto ( Mt 22,1-14 ) . Domenica scorsa abbiamo ascoltato una parabola che ci diceva che il popolo di Israele stava per rigettare Gesù, anzi per metterlo a morte con l’illusione che così facendo sarebbero rimasti padroni incontrastati del popolo; la morte di Gesù, invece, segna il passaggio dell’eredità che ora è consegnata all’umanità intera. Anche la parabola di oggi va nella stessa direzione. Essa si serve di una seconda immagina cara alla letteratura dell’Antico Testamento per descrivere il rapporto tra Dio e il suo popolo, quella del banchetto nuziale. Permettetemi una panoramica storica che ci permetta di cogliere il sottofondo culturale di tale immagine. La società ebraica era principalmente fatta di pastori e di agricoltori; la loro vita era dura a causa del terreno sassoso. Il contadino lavorava per lunghe ore per procurarsi il necessario per vivere. I ricchi, invece, potevano permettersi lauti banchetti. Quando, dopo la distruzione di Geru...

La sete di Dio che ci salva

Assetata di Dio senza saperlo (Gv. 4, 1-42) Quello che abbiamo ascoltato oggi è un brano molto conosciuto e che ha diverse chiavi di lettura tutte interessanti. Cercherò di presentarvene una che ci possa aiutare nel cammino quaresimale. Se qualcuno fosse interessato ad altre letture può vedere la mia omelia di tre anni fa: https://orestereligiouslife.blogspot.com/2017/03/la-donna-di-samaria-il-riscatto-di-una.html . Alcune indicazioni storiche e geografiche utili da conoscere. La città da cui proviene la donna è Sichar, l’antica Sichem di Abramo e di Giacobbe. Essa sorge all’imbocco di una gola tra il monte Garizim, sul quale era posto un tempio che i Samaritani adoravano, e il monte Ebàl, monte considerato maledetto. Questa gola era un passaggio obbligato per chiunque volesse andare dalla Samaria verso Gerusalemme. Dall’altra parte della gola c’è la città di Samaria, capitale della regione. I samaritani erano una parte del popolo di Israele sempre in lotta con i Giudei perc...