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Parola, vita, luce, tre chiavi per capire Cristo

  Il verbo si fece carne .   Gv 1,1-18 Natale è finalmente arrivato. La liturgia ci invita a concentrarci sull’essenziale per non commettere l’errore di festeggiare nel modo sbagliato. Finora abbiamo sentito il racconto dei fatti riguardanti la nascita di Gesù ma siamo stati distratti dalle molte feste, ora che la festa è arrivata la riflessione teologica di Giovanni ci richiama all’importanza di quel che celebriamo. Giovanni non si sofferma a narrare avvenimenti, quando lui scrive esistono già sia il vangelo di Luca che quello di Matteo e quindi chi vuol conoscere la storia può leggere lì.   Ma lui si rende conto che quello che è avvenuto a Betlemme è qualcosa di inconcepibile, incomprensibile per la mente umana e che una persona, confrontata con una realtà tanto grande o si lascia sopraffare o si rifugia nella poesia riducendone la forza. Qual è questo messaggio tanto difficile da accettare per i cristiani di Giovanni? La storia del Dio onnipotente si intreccia con ...

Chi ha paura di questo bambino?

  Chi ha paura di questo bambino? Carissimi, Natale è arrivato. Oggi tutto è più bello, più solenne, più gioioso. È giusto, siamo alla festa più attesa dell’anno e anche l'occhio vuole la sua parte. Tutto è pronto per accogliere il nostro Salvatore che viene. Anche il Vangelo è iniziato in grande solennità, menzionando tutti i grandi della terra. Avete sentito: “Ai tempi dell’imperatore Augusto, mentre era governatore Quirino”, grandi che esercitano il potere. Si parla di un censimento, forse volevano sapere quanti milioni di persone erano sotto di loro. Di censimenti, Augusto ne aveva fatti vari, non uno generale come è scritto nel Vangelo, ma molti censimenti locali. Ho bisogno di sapere quanto sono importante e come posso mantenere il mio dominio in modo sicuro. Mi viene subito da pensare al censimento che il re Davide ha voluto fare per sapere quanto grande era il suo regno. Quella volta Dio si arrabbiò: che pretesa hai tu di farti grande, io ti ho dato tutto. Si vuole contar...

E' Natale, e ora?

Il vero Natale. Siamo arrivati, è Natale. Adesso io dovrei presentarvi la bella e romantica immagine di Maria Giuseppe e Gesù nella capanna di Betlemme e con voi condividere qualche nostalgica memoria dei natali passati. Invece no! La liturgia ha riservato quella immagine per la Messa della notte, ma ora che si è fatto giorno, e i ricordi romantici sono passati, vuole che facciamo una riflessione seria, teologica del perché di tutto questo. Il Vangelo di Giovanni è complicato e di sicuro mentre il prete lo stava leggendo la vostra attenzione si è spostata su qualcosa di più concreto, aspettando che la lettura finisca e il prete cominci con la sua omelia. Eppure, cosa c’è di più concreto che un bambino che nasce e da subito viene rigettato e perseguitato? Cosa c’è di più concreto di una famiglia povera che deve affrontare la povertà e i pericoli per proteggere la vita del loro figlio? Se non fosse che sappiamo già chi è questo bambino e come andrà a finire la sua storia, scarterem...

Cosa ci chiede Dio e cosa succede quando gli diciamo di sì

 La porta si è aperta Fino a qualche tempo fa la festa dell’Annunciazione era considerata una festa della Madonna, oggi, invece, è annoverata tra le feste del Signore, perché con quell’avvenimento si celebra la vera Incarnazione di Dio tra gli uomini. Questo fatto assume un significato particolarmente importante oggi, perché siamo alla vigilia di Natale. Se però, da una parte, la liturgia ci chiede di concentrarci sempre di più sul mistero del Salvatore che viene, dall’altra non possiamo negare che essa ci invita a fare questo sforzo presentandoci come modello da seguire Maria, la Madre di Gesù, come d’altronde aveva fatto nelle settimane scorse presentandoci Giovanni, il precursore di Gesù. Il disegno di amore di Dio per l’umanità e il desiderio di salvare tutti noi, ad un certo punto, si è concretizzato nel grembo di una donna: Maria. L’annunciazione avviene nell’anno 746 dalla fondazione di Roma, anno 20 dell’imperatore Cesare Augusto e anno 29 del regno di Erode il Grande...