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Visualizzazione dei post con l'etichetta giustizia

Cosa vuole Dio da Noi?

  Preghiera e giustizia: Cosa vuole Dio da noi?     Lc 12,13-21       XVIII Sunday year C Domenica scorsa Gesù ci aveva insegnato a pregare dicendo che la vera preghiera è entrare in relazione con Dio Padre per conoscerlo meglio e diventare il più possibile uniti a lui. Oggi Gesù prosegue nel suo insegnamento spiegandoci cosa dovrebbe essere il contenuto della nostra preghiera, o meglio la motivazione che sta dietro ad essa. Spesso la nostra preghiera nasce da un bisogno materiale piuttosto che dal desiderio di stare con lui. Chiediamo a Dio salute, conforto nelle difficoltà economiche, pace nei conflitti familiari. È umano, ed è giusto portare davanti a Lui le nostre sofferenze. Ma oggi, il Vangelo ci invita ad andare oltre. Ci chiede: che tipo di giustizia cerchi? Che cosa speri dalla tua preghiera? Ho utilizzato la parola giustizia perché nel linguaggio di Gesù questo è il senso della preghiera, cercare ciò che è veramente giusto, non secondo i ...

Fatta la legge, trovato il modo di amare

Fatta la legge, trovato il modo di amare . (Mt 5,17-37). Per comprendere correttamente il vangelo di oggi dobbiamo ricordarci che siamo all’attuazione pratica delle beatitudini e oggi, in particolare, “Beati gli affamati e assetati di giustizia”. Cosa vuol dire giustizia? Di sicuro siamo molto distanti dall’idea che molti hanno cioè il diritto di difendere i propri interessi, e quindi punire chi fa qualcosa contro di me, idea che spesso include vendetta e forza. Ma la giustizia non è neanche una mera applicazione delle leggi alla lettera, quindi, chi trasgredisce va punito. Gesù dice: “Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento alla legge”. Cos’è questo compimento? Lui porta molti esempi di leggi per dimostrare quanto siano limitate e soprattutto quanto poco considerino le persone coinvolte, il loro modo di pensare, la loro sensibilità, la loro integrità morale. I vari esempi letti nel vangelo di oggi sono solo una parte di essi. Gli Ebrei, per paura del castigo di Dio avev...

Contro l'ipocrisia c'è solo la misericordia

  Solo la misericordia può sconfiggere l’ipocrisia (Fil 3,8-14.   Gv 8,1-11)  La liturgia di oggi ci propone una bella frase di San Paolo: “ Tutto io ritengo una perdita di fronte alla conoscenza di Cristo ”. Questa frase trova un commento pratico nel vangelo di oggi. Qual è la differenza tra la scienza dei Farisei, esperti della legge, e quella di Gesù? Uno che ha tutta la scienza del mondo, è un esperto in legge, di fronte al caso che è stato presentato a Gesù di una donna che ha infranto la legge e portato disonore alla sua famiglia cosa decide? Io credo che la condannerebbe senza esitazione. La legge parla chiaro: chi è colto in flagrante adulterio deve essere lapidato.   Gesù, invece, ha il coraggio di oltrepassare la legge e tutta la conoscenza che queste persone avevano della vicenda, e prende in considerazione un aspetto che nessun esperto umano può riuscire ad accettare: Dio non condanna nessuno, ma vuole salvare tutti. San Paolo, che di origine e di fo...

Chi è giusto? Cosa ci rende giusti?

Chi è giusto? Cosa ci rende giusti? (Lc 18,9-14)   È da un po’ di domeniche che parliamo di fede e di preghiera. Oggi c’è un’altra lezione al riguardo. Quello di oggi, per me, è uno dei passi evangelici più difficili da spiegare, non per una difficoltà di testo o di significato, ma perché è fin troppo chiaro e al tempo stesso ci chiama in campo direttamente e ci fa sentire, con vergogna, quanto siamo lontani dallo spirito che Gesù ci ha lasciato. Gesù racconta questa parabola a gente che si sente a posto con Dio, e vuole convertirli perché la loro idea di giustizia li allontana, invece di avvicinarli. Probabilmente alcuni di loro sono anche suoi discepoli. Chi sono questi giusti? Gli orgogliosi, dalla vita impeccabile, ma pieni di auto-compiacenza e di giudizio negativo verso gli altri. Se noi ci riteniamo persone per bene, allora, la parabola è diretta anche a noi. Già domenica scorsa avevamo detto che il nostro modo di pregare ci fa comprendere in che dio noi credia...

La vera giustizia

Mt 5, 20-26 In Italia si dice: fatta la legge trovato l’inganno; volendo quasi sottolineare la tendenza a sentirsi superiori alla legge, liberi, o ad accontentare i nostri desideri. Noi religiosi siamo un po’ più bravi, noi gli inganni non li cerchiamo ma ci limitiamo ad osservare le leggi e le tradizioni. Ma è sufficiente? Di solito siamo abituati a pensare ai Farisei come ai cattivi, ma a dire il vero loro non erano i cattivi, ma i buoni. Loro sì che osservavano bene tutte le leggi, senza inganni e insegnavano agli altri a fare altrettanto. Ma basta questo? Per Gesù no. Nel discorso della montagna, subito dopo il brano di oggi, Gesù stesso citerà 5 leggi di quel tempo usando la formula: “avete inteso che fu detto … ma io vi dico …”. Queste non erano leggi cattive o sbagliate, anzi, per quel tempo erano leggi buone, ma ora non bastano più. Noi, come anche i Farisei, ci serviamo delle leggi e delle tradizioni per sentirci a posto in coscienza e spesso anche per giudicare gli altr...

Discorso della montagna per essere come Dio

Discorso della montagna Sono alcune settimane che non ci sentiamo perché sono stato in giro per l ’Africa. Ci siamo persi quindi alcune riflessioni interessanti su una parte centrale del vangelo di Matteo, il discorso della montagna . Per fortuna il vangelo di oggi ci dà la possibilità di recuperarne almeno un pezzo. Tutti conoscete bene il discorso che è iniziato tre domeniche fa con le beatitudini: Beati i poveri in spirito, beati gli afflitti, beati i miti ecc. e l’ultima, la più forte e diretta: beati voi quando vi insulteranno ecc. Sembrano frasi forti dette da un Salvatore cioè uno che dice ai deboli: non preoccupatevi perché ora ci sono qua io e i problemi sono finiti. Ma, se facciamo attenzione, le frasi di Gesù non danno le risposte che noi vorremmo ai problemi dell’umanità. Quando ha detto “beati i poveri”, non ha aggiunto “perché diventeranno ricchi” ma ha detto “perché loro è il regno dei cieli”. Quando ha detto “beati gli operatori di pace” non ha aggiunto “perché...