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La "Parola" da creatore a creatura

Il verbo si fece carne. Seconda domenica di Natale. Anno A. Gv 1,1-18 Alla fine del tempo di Natale la liturgia ci invita a concentrarci sull’essenziale Finora abbiamo sentito il racconto dei fatti riguardanti la nascita di Gesù ma siamo stati distratti dalle molte feste, ora che le feste sono quasi concluse la riflessione teologica di Giovanni ci richiama all’importanza di quel che celebriamo. Giovanni non si sofferma a narrare avvenimenti, quando lui scrive esistono già sia il vangelo di Luca che quello di Matteo e quindi chi vuol conoscere la storia può leggere lì.   Ma lui si rende conto che quello che è avvenuto a Betlemme è qualcosa di inconcepibile, incomprensibile per la mente umana e che una persona, confrontata con una realtà tanto grande o si lascia sopraffare o si rifugia nella poesia riducendone la forza. Qual è questo messaggio tanto difficile da accettare per i cristiani di Giovanni? La storia del Dio onnipotente si intreccia con quella di un’umanità destina...