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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Il Padre buono e i due figli che non lo amano

Il Padre buono e i suoi due figli, diversi ma tanto uguali. Lc 15, 1-3; 11-32 Peccato che la liturgia di oggi ci presenti solo la terza delle tre parabole proposte da Luca al capitolo 15, quella comunemente chiamata “il figliol prodigo”. Le tre parabole andrebbero lette assieme. Di solito ci serviamo di questo racconto in occasione di riti penitenziali, confessioni, eccetera per invitare i fedeli ad assumere l’atteggiamento del figlio che decide di tornare alla casa del padre. Non ci sono dubbi che questa parabola parli anche della necessità di conversione ma fermarsi al figlio minore non rende giustizia al testo perché esso non è il protagonista della storia, e la sua conversione non è lo scopo per cui Gesù la racconta. Il vero senso di questa pagina lo capiamo solo se leggiamo assieme tutte e tre le parabole: il buon pastore che cerca la pecora smarrita, la donna che cerca la moneta smarrita, il padre misericordioso che attende i figli smarriti. Queste dobbi...

Dio ci punisce o ci puniamo da soli?

Dio ci punisce o ci puniamo da soli? Terza Domenica di Quaresima anno C (Lc 13,1-9) Il Vangelo di oggi si sviluppa su 2 parti: Prima ci sono 2 fatti di cronaca e poi una parabola. La seconda parte completa la prima. Dalla storia sappiamo che Pilato è sempre stato un uomo duro, orgoglioso, spesso violento e desideroso di far vedere ai Giudei la sua forza. Il vangelo di oggi ci riferisce solo uno di vari episodi di tale violenza. Il fatto era successo durante le celebrazioni della Pasqua, tempo in cui si celebrava la liberazione del popolo dalla schiavitù d’Egitto. Per i Giudei, che a quel tempo erano sottomessi politicamente e militarmente ai Romani, tale celebrazione spesso suscitava il desiderio di libertà, nostalgia delle glorie passate, quando Israele era un Regno forte e temuto, e questo causava sentimenti di rivolta tra i fedeli. È probabile che qualcuno di loro abbia anche espresso pubblicamente questo malessere con forme di protesta e magari tirando sassi ve...

Tentazioni e relazioni, che rapporto c'è?

Le tentazioni: come impostiamo le nostre relazioni? Lc. 4,1-13 Inizia la quaresima. Ogni anno la liturgia ci propone per questa domenica la riflessione sulle tentazioni di Gesù nel deserto. Gesù è uno che avendo abbracciato tutte le nostre debolezze è stato tentato durante tutta la sua vita. Questo ci fa sentire Gesù vicino, perché come dice anche la lettera agli Ebrei è stato tentato in tutto anche se, vivendo in pienezza la sua unione con lo Spirito, ha poi sempre seguito ciò che lo Spirito dettava e non ciò che la debolezza della carne desiderava, evitando così ogni peccato. Luca e Matteo nel presentarci questa realtà delle tentazioni che Gesù ha dovuto affrontare, la rappresentano in tre quadretti ambientati all’inizio della sua vita pubblica, momento in cui, essendo lui in uno stato di riflessione e programmazione su quello che avrebbe dovuto fare poi in tutta la sua vita, la tentazione si sarà di sicuro presentata in maniera più forte e concreta. Ricordiamoci che ques...

Tesoro ma in vasi di creta

Abbiamo questo tesoro in vasi di terracotta (2 Cor 4: 7-18); Una volta ho letto un articolo sugli ultimi saluti della Messa: "La Messa è finita, andate in pace", che vuole essere la traduzione di "ite missa est". L'autore spiegava che nei tempi antichi il sacerdote era solito conservare un po' del pane consacrato e dopo la Messa lo affidava alle persone per portarlo a coloro che non potevano partecipare alla Messa perché malati. La parola “missa” deriva dalla radice di “mittere”, (inviare), come anche la parola “missione”. Quindi il prete direbbe: ora che la celebrazione è finita, vai perché la missione inizia. Quindi oggi vorrei dire: solo la prima parte del ritiro è finita, ora andate e fate la seconda parte, quella pratica. Andate con la missione di tradurre ciò che avete capito, nella vita quotidiana. Abbiamo sentito San Paolo dire che abbiamo un tesoro in vasi di terracotta. In effetti la nostra vita e la nostra vocazione sono tale tesoro. In ...

Fino alla croce: la sofferenza e la purificazione

Fino alla croce: la sofferenza e la purificazione San Paolo dice a Timoteo: " Tu invece mi hai seguito da vicino nell'insegnamento, nella condotta, nei propositi, nella fede, nella magnanimità, nell'amore del prossimo, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze, come quelle che incontrai ad Antiochia, a Icònio e a Listri. Tu sai bene quali persecuzioni ho sofferto. Eppure il Signore mi ha liberato da tutte. Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo ." (2 Tim 3: 10-13). Durante la settimana santa riflettiamo sul mistero della sofferenza e della morte di Cristo. Dobbiamo avere chiaro in testa che la morte di Cristo sulla croce non è stato un incidente o un errore. Gesù avrebbe potuto scegliere una strada di gloria e successo, invece decise di scegliere la condizione dei più poveri, dei perseguitati...