Le 7 parole di Cristo in croce: 4) Ho sete


7 parole per 7 giorni
Le sette parole di Cristo in Croce

4) Ho sete.
Queste parole hanno colpito molti santi. Madre Teresa ne ha fatto il motto centrale della sua spiritualità, ma vent'anni prima, anche Don Orione le commentava. Cristo ha sete: quello che è un fenomeno fisico normale diventa la rivelazione di un desiderio struggente interiore. Poche ore prima aveva detto: “Padre, se è possibile passi da me questo calice, ma non la mia ma la tua volontà sia fatta”. Ed ora quel calice lo vuol bere fino in fondo; ora il suo più grande desiderio è di essere fedele al Padre suo e salvare tutti, anche quelli che come è scritto nel vangelo, sanno offrirgli solo aceto o fiele. Cristo soffre nel corpo ma soffre molto di più nello spirito perché vede quanto distanti siano ancora gli uomini dall'amore del Padre suo e allora la sua sofferenza fisica diventa lo strumento per quietare questo desiderio struggente. Qui non siamo di fronte a masochismo ma ad amore al livello supremo.
Tutti noi sperimentiamo momenti di desiderio di fare qualcosa di più per Dio, il desiderio di essere migliori più attivi e poi riconosciamo la nostra incapacità, la nostra debolezza e tutto si ferma lì. Spesso sperimentiamo anche sofferenze di vario tipo: malattie, vecchiaia, sconfitte, incomprensioni, delusioni; e tutte queste cose che ci fanno soffrire sono un'ulteriore ragione per lasciar da parte il nostro rapporto con Dio. E invece Gesù dalla croce oggi ci dice proprio l'opposto. È con le nostre sofferenze che il rapporto con Dio diventa forte, è unendosi a lui sulla croce, con le nostre croci che diventiamo cristiani forti.
Dalle parole di Don Orione: “Ho sete! Dalla Croce, Cristo grida: Sitio! Terribile grido di arsura che non è della carne, ma è grido di sete d’anime, ed è per questa sete delle anime nostre che Cristo muore”. … “Seguire i passi di Gesù fin sul Calvario, e poi salire con Lui in Croce o ai piedi della Croce morire d’amore con Lui e per Lui. Avere sete di martirio. Servire negli uomini il Figlio dell’Uomo.”

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