Novena di Natale 5. Maria
20 dicembre - Maria (Lc 1,26-38)
Siamo al quinto giorno della nostra novena. Nel primo giorno abbiamo incontrato Giovanni che ci ha insegnato la semplicità di vita e l'onestà; nel secondo giorno gli antenati di Gesù ci hanno insegnato ad essere disponibili al piano di Dio; il terzo giorno Giuseppe ci ha insegnato a superare i dubbi e le paure; il quarto giorno Zaccaria ci ha insegnato ad avere fede in Dio. Oggi tocca a Maria. Cosa ci insegna?
Se vuoi realizzare un progetto importante, scegli il posto migliore dove farlo e le persone più abili e preparate per aiutarti. Dio avrebbe potuto scegliere di nascere dove voleva e nella famiglia che preferiva, allora perché ha scelto un'umile ragazza di un piccolo villaggio, come sua madre? Avrebbe potuto scegliere di essere figlio del re o di un importante uomo politico o di una persona ricca e potente. Ciò avrebbe reso molto più facile il suo lavoro. Allora perché ha scelto Maria? Nell'inno che ha cantato nella casa di Elisabetta, Lei dice: “L'Onnipotente ha guardato l'umiltà della sua serva”; quindi, secondo le sue parole, Dio ha scelto Maria perché era umile. Ciò che rendeva Maria attraente agli occhi di Dio era la semplicità della sua vita, la disponibilità a fare sempre ciò che la sua coscienza le diceva di fare, e soprattutto la sua intimità con Dio attraverso la preghiera. Maria stava vivendo una vita concentrata a cercare la volontà di Dio in tutto ciò che accadeva intorno a lei. Aveva come priorità della sua vita scoprire la presenza di Dio in ogni cosa ed essere unita a Lui. Aveva un piano per se stessa, rimanere vergine per servire solo Dio ed era sicura che questo Dio voleva da lei. Quando l'angelo le chiede di diventare madre e lei capisce che quella è la volontà di Dio, accetta e semplicemente chiede istruzioni su cosa esattamente da fare. Dio l’ha ricompensata donandole il figlio senza toglierle la verginità.
Solo quando siamo umili e semplici riconosciamo il Signore all'opera nella nostra vita. Quando siamo troppo concentrati sulle nostre opere, vediamo solo noi stessi e perdiamo l'occasione di incontrare Dio.