Se il chicco di frumento

Abbiamo il coraggio di morire? (Gv. 12,20-33)

Il Vangelo di oggi ci presenta un passo significativo degli insegnamenti di Gesù. Ci troviamo a pochi giorni dall'arresto e dalla condanna a morte di Gesù, un momento cruciale della sua esistenza terrena. Mentre la possibilità di fuggire è ancora concreta, Gesù rimane saldo nella sua decisione di affrontare il sacrificio. La sua non è una scelta impulsiva, ma il frutto di una profonda consapevolezza: la sua missione richiede il dono totale di sé.

Gesù usa parole forti come "odiare" e "perdere", che noi non dobbiamo intendere in senso letterale, ma come espressioni semitiche per sottolineare l'importanza di preferire l'amore di Dio e del prossimo a qualsiasi altro interesse. Le parole di Gesù ci invitano a riflettere sulle nostre scelte. Come cristiani, siamo chiamati a seguire il suo esempio, ad avere il coraggio di rischiare tutto per realizzare il nostro ideale, che si traduce nel mettere in pratica il Vangelo e costruire il Regno di Dio.

Ogni giorno ci troviamo di fronte a decisioni che possono determinare il corso della nostra vita e di quella degli altri. Se al centro delle nostre scelte mettiamo l’egoismo, i nostri interessi personali, la sicurezza e la comodità, non potremo mai raggiungere la vera felicità e la realizzazione.

Essere veri discepoli di Cristo significa imitare il suo esempio: mettere da parte la superbia e l'orgoglio, abbracciare l'umiltà e il servizio. Solo così potremo "produrre frutto", non solo per noi stessi, ma per tutti coloro che ci circondano.

Questo discorso ci provoca a riflettere sul vero significato di parole importanti come: Sacrificio,  Coraggio,  Scelte, Amore, Umiltà, Servizio, Perseveranza, Fede. Sono parole di cui apprezziamo il valore, ma cosa significano di preciso? Cosa richiedono da noi per praticarle giorno dopo giorno?

Nel cammino della vita, le difficoltà e le tentazioni di abbandonare la fede sono inevitabili. Proprio per questo, la preghiera diventa fondamentale per chiedere al Signore il dono della perseveranza e della fedeltà.

Fratelli e sorelle, il Vangelo di oggi ci offre una sfida: vivere con coraggio e generosità, imitando l'amore di Cristo e mettendo al centro delle nostre scelte il bene comune. Solo così potremo dare un senso compiuto alla nostra vita e contribuire alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno.

I Santi ci offrono degli esempi stupendi di coraggio e di frutto abbondante derivante da scelte coraggiose. Pensiamo a San Francesco. Rinunciando alla sua ricchezza e abbracciando la povertà, Francesco ha portato la luce del Vangelo a molti e ha ispirato generazioni di cristiani. Oppure pensiamo a Madre Teresa di Calcutta che ha dedicato la sua vita al servizio dei poveri e degli emarginati. Con il suo esempio di amore e compassione, ha dimostrato come il Vangelo possa essere tradotto in azioni concrete di carità.

Ma anche persone al di fuori della nostra religione possono sacrificare la propria vita per perseguire degli ideali a servizio dei poveri. Pensiamo ad esempio alla giovane Pakistana Malala Yousafzai che ha rischiato la vita per difendere il diritto all'istruzione delle bambine nel suo paese. La sua storia è un esempio di coraggio e di speranza per tutti coloro che lottano per la giustizia.

Ma sono certo che ognuno di noi ha avuto esperienze di frutti di bene ricavati da sacrifici, magari nascosti, ma comunque significativi. Sarebbe bello raccontarceli.

Ciascuno di noi è chiamato a rispondere a questa chiamata in modo personale. Quali sono le scelte che ci impediscono di seguire pienamente il Vangelo? Come possiamo mettere in pratica, nella nostra vita quotidiana, l'amore di Dio e del prossimo?

Signore, donaci la forza di seguire il tuo esempio con coraggio e perseveranza. Aiutaci a mettere da parte i nostri egoismi e a vivere per il bene comune. Amen.

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