La sete di amore (riassunto della Samaritana)
La Samaritana in pillole
Senza dubbio la
scena ha un forte tono nuziale. Tra gli indizi che ci parlano di questo è il
fatto che Gesù “doveva” passare da lì, necessità che non è geografica dato che
quella era la strada più pericolosa e difficile, inoltre siede stanco al pozzo,
immagine che nell’Antico testamento è usata altre volte per introdurre incontri
tra futuri sposi, e il fatto che la Samaritana viene in un luogo inatteso in un
momento inatteso. Il Vangelo di Giovanni, inoltre, prima di questo episodio
aveva definito Gesù come lo Sposo che viene e poi aveva presentato l’episodio
delle nozze di Cana a cui questo dialogo fa senza dubbio riferimento. La donna
senza nome è Israele, il popolo di Dio, sposa infedele che Dio cerca e riprende
ogni volta che essa scappa da Lui.
Dalla
presentazione fattaci sembra che la donna stia bene in se stessa, non è lei che
cerca il rapporto, ma è Gesù che si fa avanti mostrandole una sua debolezza: ho
sete. È la sete di Dio che vuol salvare tutti gli uomini, la stessa sete che
esprimerà sulla croce. Questa provocazione colpisce la donna che non è abituata
a vedere un uomo che si presenta debole di fronte a lei, la logica dell’amore
sconvolge. Gesù le fa capire che questa sete è la sua natura e siccome anche
noi siamo fatti della stessa natura abbiamo dentro questa sete, anche se spesso
cerchiamo di soddisfarla solo con cose materiali. Sant’Agostino diceva la
nostra anima non trova sollievo finché non riposa in te. Il salmo 41 dice l’anima
mia ha sete del Dio vivente.
La donna cerca
soluzioni temporanee “dammi l’acqua viva così che non debba tornare più al
pozzo”, Gesù le fa fare il salto: "chiama tuo marito". Qui la donna riconosce che
la vera sete che l’uomo ha, come anche Dio ha, è sete di amore. Proprio lì la
donna ha cercato soluzioni temporanee sbagliate che l’hanno lasciata assetata.
Allora la donna
capisce che la risposta è nella ricerca dell’amore di Dio ma dove incontrarlo
questo Dio? Nella tradizione dei Padri o nella legge e cerimonia dei Giudei?
(nelle devozioni o nelle liturgie? In chiesa o altrove?) In nessuna delle due o
meglio in entrambe, cioè nel ricercare nel proprio intimo il rapporto con Dio,
nel cercare chi veramente può darci la salvezza e cioè Gesù.
A questo punto la
donna può lasciare lì la sua brocca, perché l’acqua del pozzo umano non le
serve più, lei stessa si è trasformata in sorgente viva e può andare a
dissetare i suoi compaesani.
Di cosa abbiamo
sete noi?
Dove andiamo a
dissetarci?
Che tipo di acqua
offriamo alle persone che incontriamo?