Io sono più grande di te
Chi è il più importante?
Domenica scorsa avevamo visto che Pietro voleva proteggere Gesù evitandogli di morire, ma Gesù lo rimprovera. Oggi vediamo che Gesù annuncia per la seconda volta che lui deve andare a Gerusalemme e morire, e il Vangelo sottolinea: “Essi però non capivano queste parole e avevano paura ad interrogarlo”. Se io non capisco una cosa e ho di fronte a me il Maestro, gliela chiedo. Perché essi hanno paura? E cosa c'è di così difficile da capire quando uno dice che sta per andare a Gerusalemme e lì lo cattureranno e metteranno a morte?
Ciò che è difficile da capire, o meglio da accettare, è che la sconfitta, la perdita e la sofferenza possano essere parte del piano di Dio. Gli Apostoli non possono accettare che Dio permetta ad un giusto di soffrire. Loro vogliono un Messia glorioso, un Re potente, qualcuno che li protegga, che li faccia sentire importanti, ma questo non è il progetto di Gesù e di questo loro non riescono a capire il perché. Loro amano Gesù e non possono accettare che Lui voglia andare a morire. Sono ancora attaccati a una mentalità trionfalistica ed è per questo che subito dopo, mentre camminano per strada, discutono tra di loro su chi sia il più grande. Essi fanno i loro calcoli: se andiamo a Gerusalemme e Gesù è il Messia, egli prenderà il potere e loro, suoi discepoli, avranno un posto di gloria. Hanno già dimenticato che Gesù ha appena detto che sarà catturato ed ucciso. Forse hanno capito che sarà catturato, torturato, magari anche condannato a morte, ma con qualche trucco dei suoi riuscirà a scappare e subito dopo si vendicherà e prenderà il potere. Allora la cosa più importante è definire quale sarà il mio posto e cosa posso guadagnarci.
Gesù mette subito le cose in chiaro: Vuoi essere il primo? Sii l'ultimo, il servitore di tutti. Il modo di ragionare di Dio non è quello umano. Noi tutti abbiamo bisogno di sicurezza, comodità, tranquillità, potere, ma questi non hanno niente a che fare con i valori del Vangelo.
Secondo il Vangelo io scopro la felicità nel momento in cui servo gli altri, nel momento in cui tolgo me stesso dal centro della scena e vi metto l'altro con i suoi bisogni. Questa è la dottrina cristiana basata sull'amore. E Gesù, più tardi, dirà: “Non c'è amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici”.
Cosa ci aspettiamo che Dio faccia per noi? Qual è il nostro stile di vita? Quanto noi siamo disposti a soffrire per i nostri amici? A cosa siamo disposti a rinunciare per le persone che amiamo? Il Vangelo ci dice che dobbiamo saper rinunciare a tutto perché solo con Dio al centro possiamo vivere la vera vita. Dio è un Dio che è amore, un Dio che è servizio, un Dio che ha dato la sua vita per noi.