Un interessante cammino di liberazione
La pedagogia di Gesù. (Gv. 4)
Quello che ci viene raccontato oggi da Giovanni è un interessante cammino di liberazione da molti complessi o schiavitù psicologiche, che tutti noi dovremmo considerare in questo periodo di Quaresima.
Nel suo viaggio verso Gerusalemme Gesù incontra una donna samaritana, una donna dalla vita complicata e segnata da varie ferite. In quell’epoca non era semplice essere donna, e ancor meno essere Samaritana, due categorie di persone viste con diffidenza e disprezzo dagli altri. Inoltre questa donna rivela di avere una vita burrascosa con ben 5 ex-mariti e ora vive illegalmente con un sesto; questo è un altro motivo per essere esclusa dalla vita sociale e dalla fiducia della gente. Anche il suo rapporto con Dio è confuso, non sa bene dove sia giusto pregare, probabilmente non sa bene neanche cosa significhi pregare. Si è sempre sentita giudicata e messa da parte. Gesù, con lei, imposta un dialogo pieno di fiducia, lontano da ogni pregiudizio. Mostra di conoscere la sua situazione e nonostante questo le chiede da bere e le offre soluzioni alle sue domande. Lei non si sente più giudicata ma accettata per quello che è, può permettersi di essere se stessa senza paura.
Quando si sente riempita di fiducia in quello che Gesù le ha detto, lascia la brocca lì al pozzo e corre al villaggio a raccontare agli altri ciò che è successo. Ci sono 2 dettagli molto importanti. La brocca era la sua vita, la ragione per uscire di casa, qualcosa di necessario; ora la lascia da parte perché ha cose ben più importanti da fare. Il secondo dettaglio sta nel fatto che prima lei aveva paura del giudizio degli uomini, ora, invece, torna al villaggio per incontrarli e parla senza paura della sua situazione.
Il nostro cammino quaresimale deve portarci a rivedere i nostri pregiudizi, le nostre relazioni con le persone diverse da noi, le nostre relazioni intime, la nostra fedeltà, la nostra relazione con Dio. Niente di quello che abbiamo fatto o facciamo è un ostacolo al nostro rapporto con Dio, Dio lo conosce già tutto e il suo amore è molto più forte del nostro peccato a patto che abbiamo il coraggio di parlarne con lui e ci fidiamo delle sue soluzioni.
Oggi ricorre anche l‘anniversario della morte di San Luigi Orione. In lui abbiamo un esempio di cosa possa produrre la fiducia in Dio e il coraggio di abbracciare una vita di sacrifici impostata sui valori del Vangelo. Da giovane ha sofferto molto nel fare le scelte necessarie per seguire la sua vocazione. Ha avuto difficoltà di ogni genere, economiche, famigliari e anche spirituali. Riporto qui un breve messaggio che lui inviò al suo amico più caro nel 1890, a 18 anni di età, dopo aver preso la decisione di dedicarsi totalmente al servizio di Dio.
Carissimo fratello in Gesù Cristo !
Dopo sei mesi di lotta Gesù ha vinto e trionfa sul mio cuore.
Come ad amico carissimo, sono a darti tal nuova che ti empirà l'anima di
consolazione. - Non sono più del mondo.-
Oggi - 21 Maggio l'ho abbandonato per abbracciarmi alla Croce di Gesù
Cristo e seguirlo ovunque Egli vada.
Ciò nonostante, tutto il mio corpo resterà ancora a divertimento del
mondo insino a che piacerà a Nostro Signore portarselo altrove.
Ringrazia per me Sua Divina Maestà, e pregala ad infiammarmi di carità e
di beneplacito ai suoi voleri.
Addio, o mondo, addio, o parrocchia, addio, o paese, o parenti, addio !
Addio o passato, o mia libertà, o mia volontà.
O
roba mia, addio e addio !
O
mondo, o carne, o demonio, io vi ripudio e vi abbandono per virtù dello Spirito
Santo, vi do un calcio in nome e a gloria del mio Signore.
Addio ! prega per me peccatore.
Gesù viva ! Gesù trionfi !
Il povero servo di G. C. Ch.
Maria Luigi
di Gesù
delle anime
e
del Papa.
Lui ha fatto delle scelte coraggiose e sappiamo che le ha mantenute durante tutta la sua vita. Il risultato di questo coraggio è stato la congregazione che ha fondato e attraverso di lei tutte le persone che sono state aiutate e salvate. Non sappiamo cosa il futuro ci riserva, ma sappiamo che se ci mettiamo con coraggio e lealtà nelle mani del Signore e gli permettiamo di liberarci da tutte le cose che ci tengono legati al nostro piccolo mondo e ai nostri desideri terreni, lui sicuramente fare grandi cose attraverso di noi.