Chi vede e chi crede di vedere

Chi crede di vedere e chi, invece, vede veramente.

Il Vangelo di oggi ci dà una lezione importante su chi sia Gesù e cosa possa fare per la nostra vita. Gesù dice di se stesso: io sono la luce del mondo. Già altre volte abbiamo incontrato il tema della luce. Essa ci permette di vedere le cose con chiarezza e di conoscerle per quello che sono, mentre le tenebre ci presentano il rischio di confondere la realtà, di comprenderla in modo errato. Ebbene Gesù è la luce che ci permette di comprendere le cose nella loro verità profonda. Ogni cosa, ogni persona riceve il suo valore e il suo vero significato solo se viene posta all’interno del piano di Dio, se viene analizzata attraverso gli occhi della Sua misericordia, nella prospettiva del Suo amore. Ecco perché Gesù aggiunge: “Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire”.

Su cosa si basa questa catechesi di Gesù? Sulla guarigione del cieco nato. Questa persona non ha mai visto e credo sia rimasto tutta la vita nella zona del tempio ad elemosinare. Non ha mai incontrato Gesù e credo non abbia avuto molte occasioni per informarsi su di lui, ma quando è interrogato mostra una fede semplice ma saggia e viva: “Io so solo che prima non ci vedevo ora ci vedo, credo sia un profeta”. I sapienti, gli istruiti gli mostrano tutte le prove contro la sua teoria: Gesù disobbedisce alla legge, non è un Giudeo, ecc. per cui non può essere un profeta. Dall’alto della loro autorità e della loro scienza essi ridicolizzano il povero ex-cieco e non si rendono conto che invece stanno ridicolizzando se stessi perché non sanno vedere quello che è veramente successo ed è davanti ai loro occhi. Chi dei due ci vede e chi è cieco: Il giovane o I dottori della legge?

Il problema di quei Giudei sta nella loro ostinatezza e superbia che rendono offuscata la vista. Lungo tutto il vangelo vediamo questa lotta tra Gesù che cerca di insegnare il modo di comprendere la legge e di impostare il rapporto con Dio, e i Farisei e gli Scribi che sono preoccupati solo di proteggere la loro posizione sociale e la loro autorità sulla folla.

Ogni giorno siamo bombardati da notizie, richieste, avvenimenti, ed essi richiedono che noi giudichiamo se sono buoni o cattivi, da accettare o da rigettare, se lasciarsi coinvolgere da essi o se fuggire. Quali sono le linee guida secondo cui noi giudichiamo? Le nostre conoscenze, le tradizioni, l’aiuto delle persone a noi vicine, sono tutte cose buone in sé e che possono aiutare, ma, a volte, possono anche trarci in inganno. Poi ci sono le nostre paure, i nostri desideri, anch’essi possono diventare cattivi consiglieri se non sono visti nella vera luce. Allora come poter discernere? Come vedere chi indica la verità e chi, invece, mi condurrà a delle scelte sbagliate? Dobbiamo accendere la luce della fede e dissipare le tenebre che offuscano il nostro cuore. Gesù è la luce che ci permette di vedere le cose nel modo giusto. Il Vangelo è la guida che ci mostra la via da seguire; il comandamento dell’amore è l’indicazione chiara di cui abbiamo bisogno per distinguere il vero dal falso, l’eterno dal precario.

 

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