Natale, festa per persone attive



Carissimi amici, Buon Natale.
Siamo arrivati dopo un mese di preparativi, abbiamo ripulito le nostre case, preparato l’albero e il presepio e anche spiritualmente ci siamo preparati accompagnati da San Giovanni il Battista nelle prime domeniche di avvento e dalla Madonna ieri. Ora ci troviamo qui davanti alla grotta a contemplare questo bambino che finalmente è arrivato. È giorno di festa, di celebrazioni, cerchiamo di comprendere un po’ la provocazione che Lui ci vuole dare da questa culla, l’insegnamento che ci viene da tutta questa storia perché la grazia che Lui è venuto a portare sia una grazia che dura.
Il Vangelo di oggi è molto difficile, un trattato di teologia sul Natale, dobbiamo tradurlo in pratica. Prendo le parole centrali: Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio:
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Mi chiedo: noi, dopo tanta preparazione, lo accogliamo davvero questo bambino? Lui ci dà il potere di diventare figli di Dio, ma noi ci teniamo davvero a diventare figli di Dio? Lui ci ha mostrato grazia e verità, ma noi cerchiamo davvero la verità delle cose?
Prendo uno spunto da alcune parole di San Luigi Orione.
            <<Esultiamo in queste dolci Solennità, poiché nel Santo Natale noi celebriamo quella grande ora della storia nella quale il Figlio di Dio, apparendo sulla terra in forma umana, diventò di tutti gli uomini il Fratello e il Salvatore. Il Santo Bambino, nato fra di noi in tanta povertà, ci animi ad amare sempre più i poveri, poiché Egli chiamò primi attorno a Sé i poveri: i pastori erano gente umile e povera.
            Gesù si rivelò non ai sonnolenti, ma a quelli che vigilavano, e che Lo attendevano con fede viva, nella semplicità dei Cuori. Agli umili, dunque ai puri e semplici di cuore e ai vigilanti il Signore tiene in serbo le sue consolazioni. I pastori poi “ andarono in fretta ”, dice il Vangelo. Sant'Ambrogio Scrisse: “ Non s’ha da cercare Cristo con indolenza, ma con fervore e con slancio ”.
            Amici e Benefattori, non indugiamo, dunque: non lasciamo trasvolare gli Angeli, che nel Santo Natale ci cantano la pace del Signore !
            Non impigriamo nella sonnolenza dello spirito, ma, purificate le anime nostre, con passo alacre di fede, con umiltà, con cuore puro, aperto e largo, andiamo con i pastori...“e andiamo in fretta”.
            Guardiamo al Bambino Gesù, che ci sorride e ci tende le braccia, e c'invita a vivere di amore di Dio e del prossimo. Adoriamolo, amiamolo, deponiamo ai suoi piedi tutto il cuore e la vita nostra! Beati Voi, o misericordiosi, perché ai piedi di Gesù troverete misericordia! >>.
Io credo che forse in tanti anni della nostra vita abbiamo vissuto il Natale in maniera molto passiva, cioè, lasciando che venisse, rallegrandosi per la festa, preparando un bel presepio, dei bei regali, un buon pasto, naturalmente andando a Messa e magari anche a confessarsi, ma questo Natale ha portato dei cambiamenti nella nostra vita? Questo bambino che è venuto ha avuto occasione di “prendere dimora in noi” o è stato solo di passaggio per un periodo durato quanto le feste e poi tutto è tornato come prima? Allora che è venuto a fare? Don  Orione ci ricorda che Gesù è stato accolto dalle persone attive, dai pastori che andarono di fretta, dai Magi che partirono da lontano, mentre non riuscirono a vederlo i pigri chiusi nella loro casa, né gli abitanti di Betlemme né quelli del castello di Erode, anzi per loro la “buona notizia” ha segnato un disturbo alla loro pace e hanno reagito in modo violento chiudendo le porte o addirittura mandando i soldati.
Un bambino, un indifeso, uno incapace di parlare o di agire, uno che ha bisogno di tutto e di tutti ha sconvolto il mondo: e noi siamo disposti a lasciare che sconvolga anche la nostra vita?
Buon Natale cari fratelli vi auguro che Cristo prenda veramente stabile dimora nel vostro cuore e nella vostra mente.

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