Il desiderio di gloria e la chiamata a servire

 Il desiderio di gloria e la chiamata a servire

Hai mai sognato di essere un re o una regina, o di sedere accanto a un potente sovrano? 

Nel Vangelo di oggi, vediamo Giovanni e Giacomo chiedere a Gesù il privilegio di sedere alla sua destra e alla sua sinistra nel suo regno. Ma la loro comprensione del potere e della gloria era completamente diversa da quella di Gesù. 

Fin dall'infanzia, siamo spesso attratti dalle storie di eroi ed eroine, di re e regine. Desideriamo il potere, il riconoscimento, la sensazione di essere al vertice. Questo desiderio di grandezza può plasmare i nostri sogni, i nostri obiettivi e persino le nostre relazioni.  

Poco a poco, crescendo, le nostre fantasie infantili possono sembrare svanire, ma in realtà rimangono sepolte sotto la superficie, guidando segretamente le nostre scelte ed emozioni. Cerchiamo visibilità. Postiamo storie e foto su Facebook o Instagram, sperando che gli altri le vedano e aggiungano un "mi piace", che ci faccia sentire riconosciuti e accettati. 

L'istruzione, la politica e le strutture aziendali in cui lavoriamo ci spingono, se non ci obbligano, a competere. Nella competizione, non ho più un fratello, ma un avversario, e persino coloro che oggi sono alleati potrebbero diventare nemici domani. 

Gesù ha una visione molto diversa della vita e del potere. Giovanni e Giacomo desideravano gloria e grandezza, ma per Gesù la grandezza non riguarda l'essere il più forte o il più influente. Si tratta di servire gli altri, amare i propri nemici e dare la vita per gli altri. 

Quando Giovanni e Giacomo chiedono posti d'onore, Gesù non li rimprovera. Invece, offre loro una sfida: bere dal calice della sofferenza e essere battezzati nel battesimo della sua croce. Questo significa condividere la sua missione di amore e sacrificio.

La sua missione non è quella di governare con la forza, ma di salvare tutte le persone, specialmente quelle più lontane da Dio. La rivoluzione che Gesù porta è una rivoluzione d'amore. Egli consegna la sua vita nelle mani dei suoi nemici e si lascia crocifiggere. Dalla croce, perdona coloro che lo crocifiggono. Questo è il suo destino. 

Giovanni, che oggi cercava un posto d'onore accanto a Gesù, rimarrà fedele ai piedi della croce. Gli altri apostoli, anche se inizialmente fuggirono per la paura, alla fine daranno la loro vita nel martirio. Attraverso il loro sacrificio, essi hanno trasformato il mondo rendendolo cristiano. 

Oggi, anche noi ci troviamo di fronte a una scelta. Possiamo scegliere la via del potere e della gloria, cercando di controllare gli altri e di dominare le circostanze. Oppure possiamo scegliere la via dell'amore e del servizio, seguendo l'esempio di Gesù e donandoci agli altri. 

Il mondo spesso premia coloro che sono ambiziosi e egoisti. Ma Gesù ci insegna che la vera grandezza deriva dall'umiltà, dalla compassione e dall'altruismo. 

Siamo capaci di amare profondamente? Siamo pronti ad accettare la sofferenza che può accompagnare il vero amore? Possiamo perdonare coloro che ci feriscono e approfittano della nostra bontà? 

Cosa cerchiamo nella nostra vita? Come Giovanni e Giacomo, a volte potremmo trovarci a cercare posti d'onore e prestigio. Ma ricordiamoci che il regno di Gesù non è di questo mondo. È un regno di amore, perdono e pace. 

Possiamo tutti sforzarci di seguire l'esempio di Gesù, di scegliere la via dell'amore invece che del potere, e di trovare la vera realizzazione nel servire gli altri.

 

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