Tra memoria e Speranza

 Tra memoria e Speranza

Durante questo weekend celebriamo prima la festa di Tutti i Santi e poi ricordiamo i nostri cari defunti. Entrambe le occasioni ci invitano a riflettere sulla vita, sulla morte e sull’eternità.

È normale provare tristezza nel ricordare coloro che ci hanno lasciato. Ma oggi vogliamo andare oltre il lutto per la loro assenza: desideriamo celebrare la loro vita e l’eredità che ci hanno lasciato. È importante trasformare la commemorazione dei defunti da momento di tristezza in opportunità per celebrare la vita e trarre ispirazione dal loro esempio. Questo approccio può aiutarci a superare il dolore e trovare la forza per andare avanti.

Cosa possiamo imparare dai nostri cari defunti? Ci sono tre aspetti che dovrebbero ispirarci:

  • Sono, prima di tutto, un esempio da seguire: Ognuno di noi può trovare nei propri cari defunti un modello a cui ispirarsi. Ci hanno insegnato tanto. Forse non erano perfetti, ma certamente hanno dato il meglio di sé. In quella dedizione troviamo ispirazione.
  • Il legame che ci unisce a loro continua: Anche se non sono più fisicamente con noi, il loro amore e i loro insegnamenti continuano a vivere nei nostri cuori. Questo legame perdura, ricordandoci che l’amore supera persino la morte.
  • Infine, sono una speranza per il futuro: La fede ci assicura che i nostri cari vivono in Dio e che un giorno ci riuniremo con loro. Questa speranza ci dona conforto e forza.

È anche importante trasmettere la memoria dei nostri cari alle nuove generazioni. Condividendo storie e aneddoti, aiutiamo i bambini a conoscere le proprie radici e a costruire un legame emotivo con persone che non hanno avuto la fortuna di incontrare. Mostriamo loro fotografie, rinnoviamo le tradizioni familiari e ne spieghiamo il significato. In questo modo, l’eredità dei nostri cari continua a ispirare e guidare le generazioni future.

Come cristiani, crediamo che la morte non sia la fine, ma un passaggio verso una vita nuova ed eterna, o meglio, verso la seconda parte della nostra esistenza: quella eterna.

Quello che normalmente chiamiamo “morte” non interrompe la “Vita”, ma ci fa compiere un salto di qualità: quel giorno entriamo nella vita nuova. Ma, al di là delle parole, ci crediamo davvero?

Spesso ci illudiamo pensando che, siccome le cose materiali sono così importanti qui, lo saranno anche in cielo. Per Gesù, la vita sulla terra è solo una preparazione a una nuova nascita, quella definitiva. Non siamo in grado di immaginare come sarà la vita in cielo, ma la possediamo già, come un seme, di cui non comprendiamo ancora lo sviluppo. Qui sulla terra dobbiamo spesso fare scelte dettate da molte necessità fisiche: è nel farle che siamo chiamati a decidere se vogliamo seguire gli insegnamenti di Gesù oppure no, se dare più importanza alle cose materiali o a quelle spirituali. Nell’aldilà non avremo più la possibilità di scegliere, perché saremo in contatto diretto con Dio, condividendo la pienezza del suo amore, oppure, se saremo all’inferno, soffriremo per la sua mancanza.

La nostra preparazione in questa vita consiste nel mettere Gesù al centro di tutto, e dobbiamo iniziare questo processo ora, perché Dio è già presente in mezzo a noi. Egli non è diverso qui o in cielo, siamo noi che saremo diversi. La nostra imperfezione ci pone nella condizione di scegliere liberamente dove vogliamo vivere. Il modo giusto di scegliere è fare uso dell’amore che ci permette di anticipare già qui sulla terra ciò che vivremo pienamente in cielo.

I nostri cari, che hanno creduto in Gesù, ora vivono nella gioia del Paradiso. Così come preghiamo i santi, dobbiamo anche pregare i nostri defunti. Perché? Pregare i santi non significa chiedere miracoli, ma domandare la loro intercessione. Sono i nostri fratelli e sorelle maggiori nel cammino della fede e possono aiutarci a crescere spiritualmente.

In conclusione

Oggi, mentre ci ritroviamo in chiesa o al cimitero, ricordiamo i nostri cari defunti con gratitudine per il dono della vita e della fede che ci hanno trasmesso. Celebriamo la loro memoria, ma soprattutto guardiamo al futuro con speranza, certi che un giorno saremo riuniti con loro in Paradiso.

Abbracciando questo approccio, trasformiamo il modo in cui ricordiamo i nostri cari defunti. Onoriamo la loro vita, traiamo forza dal loro esempio e alimentiamo la speranza che ci sostiene. Questo atteggiamento non solo ci aiuta ad affrontare la perdita, ma ci incoraggia a vivere in modo più pieno e autentico, ispirati dall’eredità di coloro che ci hanno preceduto.

 

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