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 L'Eucaristia, il sacramento della Comunione.

Oggi celebriamo la festa dell'Eucaristia, un sacramento che riveste un'enorme importanza nella fede cristiana. La liturgia ci presenta il Vangelo dell'Ultima Cena. Ogni domenica veniamo alla Messa e riceviamo la comunione. Sappiamo cosa significa esattamente questo sacramento?

La cena che Gesù ha fatto con i suoi discepoli era un pasto pasquale, un rito che commemorava un momento cruciale nella storia umana. Rappresentava l'alleanza tra Dio e gli Israeliti. Questa alleanza, stabilita attraverso la liberazione dalla schiavitù egiziana. Ma per Dio non era sufficiente dare libertà al popolo, egli voleva creare una nazione eletta attraverso la quale avrebbe continuato a benedire l'umanità. Per questo motivo, sul Monte Sinai, diede loro i Dieci Comandamenti e chiese loro di essere fedeli: “Se seguirete i miei comandamenti, voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Ma se disobbedirete, vi punirò.” L'alleanza fu sigillata dal sacrificio di un agnello, il cui sangue fu spruzzato per purificare il popolo a significare la loro connessione con Dio.

Tuttavia, Gesù introdusse un cambiamento radicale sostituendo l'agnello sacrificale con se stesso. Egli offrì la propria vita come sacrificio supremo, spargendo il suo sangue per purificare l'umanità dal peccato una volta per tutte. Questo segnò la transizione dall'Antico Testamento al Nuovo Testamento, un'era di grazia e redenzione.

Per significare questo cambiamento, Gesù istituì il sacramento dell'Eucaristia, ma come simbolo del sacrificio, invece di usare la carne costosa di un agnello, scelse pane e vino. Il pane, un alimento base della gente comune, rappresenta il nutrimento che riceviamo dal nutrirci del corpo di Cristo. Il vino, simbolo di gioia e celebrazione, significa l'abbondanza di grazia che ci viene concessa attraverso il sangue di Cristo.

Il verbo più usato in questo passaggio del Vangelo è il verbo "mangiare". Partecipando all'Eucaristia, non commemoriamo semplicemente un evento passato; partecipiamo attivamente a un mistero sacro. Siamo invitati a consumare il corpo e il sangue di Cristo, non solo come atto fisico, ma anche come unione spirituale. Questo atto significa la nostra assimilazione della vita di Cristo, la nostra trasformazione a sua somiglianza.

Il cristianesimo trascende la semplice osservanza di regole e rituali. L'Eucaristia ci chiama a un livello più profondo di intimità con Dio, invitandoci a diventare uno con lui. Non si tratta di guadagnare il favore di Dio attraverso le nostre azioni; si tratta di abbracciare il suo amore incondizionato e permettergli di permeare ogni aspetto del nostro essere.

Questa trasformazione si estende oltre i gesti grandiosi; si manifesta nei momenti quotidiani della nostra vita. Le scelte che facciamo, le parole che pronunciamo e le azioni che compiamo diventano tutte opportunità per riflettere l'amore e la compassione di Cristo.

Il dono dell'Eucaristia di Gesù non è un mero obbligo; è un invito a una vita in comunione con lui. È una chiamata ad abbandonare i nostri modi egocentrici e ad abbracciare la sua prospettiva divina, l'unico cammino verso la vera realizzazione e la vita autentica.

Abbracciando l'Eucaristia, ci apriamo a una trasformazione profonda, allineando le nostre vite con la volontà e lo scopo di Dio. Diventiamo strumenti del suo amore, diffondendo la sua luce e grazia in tutto il mondo.

L'Eucaristia non è solo un sacramento; è uno stile di vita, una forza trasformante che ci consente di vivere in armonia con Dio e con gli altri. È un percorso continuo di approfondimento della nostra connessione con il divino, diventando uno con la fonte di tutto l'amore e la compassione.

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