Dove sei Gesù? Non ti vediamo.

 Dove sei Gesù? Non ti vediamo.

Siamo nell'era dei mass media. In occasione del Natale ho visto molti messaggi e clips molto creativi, anche vignette che affrontavano il problema della guerra e il problema dei poveri, e tutti avevano lo stesso messaggio: Gesù è lì e non è riconosciuto né accolto.

Mi chiedo: allora non l'hanno accolto perché era diverso o non l'hanno accolto perché era troppo uguale agli altri? Mi spiego: La situazione della santa famiglia era troppo uguale a quella di tanti altri, quindi pensavano fosse uno qualsiasi e non si sono preoccupati di accoglierlo; di sicuro uno così non poteva essere il Messia. Ma in un certo senso era diverso, non diverso dalle altre persone, ma dalla loro immagine di Messia. Gesù non corrispondeva alle loro aspettative, non era quello che loro volevano, e per questo lo hanno rigettato.

Oggi come si presenterebbe Gesù? Sarebbe troppo uguale agli altri? Certamente, si sarebbe presentato in un modo diverso da quello di duemila anni fa, adeguato alla società di oggi. Quindi si adatterebbe alle nostre culture ai nostri stili, alle nostre abitudini, ma forse rischieremmo di non riconoscerlo e rigettarlo proprio perché non è straordinario, perché è uno comune, perché non corrisponde all'immagine di Dio che noi vorremmo.

Allora, perché questo Natale sia fruttuoso dobbiamo chiederci: che tipo di Dio io mi aspetto? Cosa mi aspetto da Gesù? Dove mi aspetto di trovarlo? Che tipo di influenza può avere sulla mia vita o ha diritto di avere sulla mia vita? Quanto sono disposto io a mettere in dubbio me stesso, i miei parametri, i miei stili, per poter accogliere Gesù? È facile essere cristiani esteriormente, partecipare alle messe, alle cerimonie e anche alle attività della Chiesa, anche quelle caritative, ma senza vederci Cristo dentro. Andiamo a messa e non ci rendiamo conto che siamo lì per Gesù e che Gesù è lì con noi; alla fine siamo contenti per la bella cerimonia, per i bei canti, e forse anche per la predica, ma non ci rendiamo conto che Gesù è lì e ha parlato a noi, che è entrato nel nostro cuore, perché abbiamo ricevuto la comunione e ce lo portiamo a casa. Non ci rendiamo conto che lui sta viaggiando con noi verso il nostro mondo.

I suoi non l'hanno riconosciuto e non l'hanno accolto perché era troppo normale, non rispondeva alle loro aspettative: E noi siamo capaci di riconoscere Gesù? Siamo capaci di aprire la porta del nostro cuore anche se non è bello come noi vorremmo, potente come noi vorremmo, non è un'influencer, è solo uno normale, forse il più povero tra di noi, il più bisognoso tra di noi, il meno dotato tra di noi? Siamo disposti ad accoglierlo?

 

 

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