IV vow 4: Influence of it on the community life and apostolate

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Fourth vow: community life and apostolate

This vows touches both the communities and the members. The members are asked to know better whatever the Pope says or writes and also to spread it among people. The community is called to make this possible, making the documents of the Pope accessible in any possible way and facilitating as much as possible whatever the confreres do in this matter.

We must make sure that we participate as community to all the events happening in the Church. We are also called to celebrate in a special way the feast of the Pope, especially the feast of St. Peter (29 June).

While speaking about Don Orione we said that his aim was to serve the Pope, and that Charity was the way chosen to do it. So we can say that in our Congregation there is no apostolate unless it is done at the service of the Church. This mean:

Whoever approaches our work must understand that we are Catholic and love very much the Pope.

We follow strictly the Doctrine of the Church in matter of social and ethical issues.

We should make sure that our apostolate is done in cooperation with the Diocese were we live, as part of their programs, and not take away people from the activities of the diocese.

Our apostolate should be Ecumenical, to work for the unity in the Church among the Christians of different denominations. We should welcome them all in our houses, respect them, love them, but without giving up our identity as Catholics

Make use of our apostolate to spread the documents of the Church among those who live in our houses or come to them.

All these points should be done in Charity and through charity.



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