IV vow 3: The Pope and the Church at the time of Don Orione

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The Pope at the time of Don Orione
Just before Don Orione was born two episodes took place which would eventually influence his way of thinking.

Until 1860 the Pope was also the political leader of a state called “State of the Church”, which had Rome as capital and covered the central part of Italy. In 1860 the Italian army conquered Rome and annexed it and all its territory to the kingdom of Italy. The Pope became a sort of prisoner and remained only the spiritual leader of Christians with no political powers. The Italian government at that time was very much anti-christian and against the Church.

In 1869 there was the Vatican I Ecumenical Council in which the dogma of the infallibility of the Pope was declared. Infallibility means that whenever the Pope would declare something in matters of faith or moral, and it does it officially as Vicar of Christ, we can be sure that what he says is true and mistake is not possible.

These two episodes created a big division among people, between those who were in favour of the Pope and wanted him to get back his political power, and those who, instead, attacked him discouraging people from practicing the religion.

Don Orione was born in 1872, so he grew up fully immersed in this situation. His mother was a devoted Christian and very prayerful lady, his father, instead was more attracted by the socialist ideas and considered religion matter for women and children.

During his life in the seminary of Valdocco (at the Salesians), he learned from Don Bosco the love for the Church, he understood that the division would bring the faith of people to an end and that only the Pope could give clear directions where there was so much of confusion of ideas.

After founding his congregation, he wanted to create a special group among his religious, called the “Company of the Pope”, where the members would have had the task to work full time at the service of the Pope and of spreading his teaching. When he understood that it was not possible to divide the congregation, then he decided that the whole congregation should be for it, but through charity rather than direct work.


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