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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Contro l'ipocrisia c'è solo la misericordia

  Solo la misericordia può sconfiggere l’ipocrisia (Fil 3,8-14.   Gv 8,1-11)  La liturgia di oggi ci propone una bella frase di San Paolo: “ Tutto io ritengo una perdita di fronte alla conoscenza di Cristo ”. Questa frase trova un commento pratico nel vangelo di oggi. Qual è la differenza tra la scienza dei Farisei, esperti della legge, e quella di Gesù? Uno che ha tutta la scienza del mondo, è un esperto in legge, di fronte al caso che è stato presentato a Gesù di una donna che ha infranto la legge e portato disonore alla sua famiglia cosa decide? Io credo che la condannerebbe senza esitazione. La legge parla chiaro: chi è colto in flagrante adulterio deve essere lapidato.   Gesù, invece, ha il coraggio di oltrepassare la legge e tutta la conoscenza che queste persone avevano della vicenda, e prende in considerazione un aspetto che nessun esperto umano può riuscire ad accettare: Dio non condanna nessuno, ma vuole salvare tutti. San Paolo, che di origine e di fo...

Nostalgia di senso

  Dove si trova la soddisfazione? (Lc 15) Domenica scorsa il vangelo ci aveva fatto capire che ogni nostro errore o peccato contribuisce ad accrescere il male del mondo e irrimediabilmente ha degli strascichi che vanno al di là di quello che pensiamo, causando la sofferenza per molte persone che direttamente non centrano. Però il testo si era concluso con un messaggio positivo: Dio c’è e non ci abbandona e Gesù con il suo amore incondizionato e la sua morte in croce ha riaperto la porta della speranza facendoci capire che il male può essere estirpato. Il vangelo di oggi riprende lo stesso argomento per spiegarci come si può vincere il male, e lo fa mostrandoci il vero volto del Padre. La parabola che abbiamo ascoltato era stata raccontata da Gesù ai Farisei per rimproverarli del loro atteggiamento. Credevano di potersi mettere al posto di Dio e condannare e punire i peccatori e pretendevano che anche Gesù facesse lo stesso nel nome di Dio. In quell'occasione Gesù racconta tre ...

Di chi è la colpa

Di chi è la colpa? (Lc 13,1-9) Una delle prime domande che l'uomo si è fatto fin dagli inizi della storia è stata: Perché avvengono cose brutte? Da dove viene il male?  Il popolo di Israele aveva un’idea chiara: Se sei fedele a Dio lui ti benedice mille volte, ma se sei infedele, lui ti punirà. Con questo modo di pensare, rimaneva aperta la questione delle disgrazie che accadevano a persone che non avevano fatto niente di male. Questo argomento era stato affrontato nel libro di Giobbe, ma la risposta non era sufficiente.  Anche oggi molti di noi si pongono la domanda: se Dio è buono, perché permette che degli innocenti soffrano?  La prima lettura ci presenta Dio che appare a Mosè e dice: Il mio nome è “Io sono”. Dio è colui che c'è; questa è l'unica risposta che possiamo trovare nell'Antico Testamento riguardo alla situazione del male. Noi non sappiamo da dove il male provenga, né il perché avvenga, ma una cosa è certa: anche nella situazione più penosa, come...

Come si ottiene la gloria?

Alla gloria si arriva attraverso la passione. (Lc 9, 28-36) Stiamo percorrendo il cammino verso la settimana santa e la liturgia ci presenta un miracolo strano che, a prima vista, sembra inutile: perché trasfigurarsi, a chi serve, e per di più davanti solo a tre degli apostoli? Perché questo Vangelo ci viene presentato proprio in Quaresima? Vediamo il contesto da cui è preso. Il capitolo 9 rappresenta il culmine del vangelo di Luca , il punto centrale dove avviene un cambio di marcia radicale. Fin qui la fama di Cristo era andata crescendo, le folle lo seguivano, c’erano stati miracoli eclatanti. Subito prima della trasfigurazione c'era stata la moltiplicazione dei pani e migliaia di persone erano lì disposte a fare di Gesù il loro re. Gesù si rende conto del grosso rischio che ciò rappresenta: la gente e anche i suoi apostoli stanno comprendendo in modo errato la sua missione e i suoi insegnamenti. Gesù ne ha la conferma quando chiese ai discepoli: “ La gente chi dice che...

Io sono la risurrezione

  Per il funerale di Piero . “Io sono la Risurrezione è la vita, chi crede in me vivrà”. 27 anni fa eravamo in questa chiesa per celebrare il matrimonio di Piero e Liviana. In quell'occasione avevamo letto il Vangelo delle nozze di Cana dove Gesù dice alla Madonna: “Non è giunta la mia ora”, un'ora che nessuno poteva conoscere o immaginare, l'ora della sua morte in croce. Oggi siamo qui perché è giunta l'ora di Piero, un’ora che nessuno di noi un mese fa poteva pensare. È quest'ora che lo riunisce proprio a Gesù. Questa unione ci consola e ci dà forza. Piero si è unito a Cristo nella sofferenza; ora è nella felicità con lui. La vostra presenza qui e le centinaia di messaggi che abbiamo ricevuto, dimostrano quanto fosse amato e stimato per il suo carattere buono, disponibile, aperto a tutti. La settimana scorsa ho fatto visita a una donna defunta di 93 anni e c'era lì il pronipote di 5 anni. La mamma gli diceva: “Ora la bisnonna ha smesso di soffrire”. Il bambino...

Chi ha ragione?

 La logica del diavolo e quella di Dio. (Lc 4,1-13) Il vangelo di oggi ci introduce nel periodo della Quaresima cioè ci invita a riflettere sul mistero della Salvezza. È un Vangelo molto strano perché ci presenta Gesù che all'inizio del suo apostolato, invece di rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare, va nel deserto per 40 giorni e lì viene tentato dal diavolo. È possibile per il diavolo tentare Dio? Naturalmente no, ma Gesù non è solo Dio, è anche uomo ed è nella sua umanità che viene tentato. Qui c'è un primo insegnamento per noi: Gesù è venuto a salvarci, avrebbe potuto salvarci in qualsiasi modo, ma ha scelto di farlo attraverso la nostra umanità, abbassandosi al nostro livello, accettando di soffrire come noi, di morire come noi e poi risorgere compiendo così l’unità tra uomo e Dio. Questo ci dice che anche noi, con la nostra umanità debole, nella misura in cui ci uniamo Cristo, abbiamo la possibilità di fare il salto della Fede, e contribuire in qualche modo al gr...