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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Hai messo il dito nella piaga?

  Domenica della Divina Misericordia    Gv 20,19-31 Il celebre filosofo Wittgenstein spiegava ai suoi allievi: “Qual è il compito della filosofia? Indicare alla mosca la via d’uscita dalla bottiglia”. Molto spesso noi ci troviamo in situazioni simili a quella della mosca, ci troviamo imprigionati da cose, situazioni ed emozioni che non comprendiamo bene, ma che ci impediscono di agire. Magari ci troviamo lì perché ci aveva attratti un po’ di dolce, qualcosa dal buon profumo, ma ora non riusciamo più ad uscirne. Attraverso il vetro vediamo la realtà esterna, la libertà, e ci gettiamo verso di essa, ma finiamo solo per sbattere la testa contro il vetro. Chi ci può indicare la via corretta per uscire dai legami della fragilità tipici della nostra natura umana? Il Risorto. Nel vangelo di oggi vediamo che anche i discepoli hanno vissuto questa esperienza quando, dopo la morte di Gesù, sono rimasti chiusi dentro il Cenacolo e non sapevano più come uscirne. Il brano letto c...

Servi o Ladri?

Il Servo di YHWH, Giuda e noi. N el libro del profeta Isaia abbiamo 4 carmi chiamati del “Servo di YHWH”. La liturgia ce li ha presentati come prima lettura il Lunedì, Martedì, Mercoledì della Settimana Santa e Venerdì santo. Essi rappresentano un po’ quella che è la vita, il modello di un servo del Signore, cioè si può adattare bene a chiunque ritiene di essere chiamato da Dio a una vita di consacrazione. Nel primo carme troviamo la descrizione della vocazione. Dio dà un compito specifico alla persona che si è scelto. Nel secondo carme vediamo l’apostolato. La persona che dopo un certo tempo si dice molto contento del lavoro che svolge e di come va la missione. Dio gli rinnova il mandato. Nel terzo vediamo la spiritualità. La persona è ancora contenta della sua missione perché ha trovato nell’ascolto della Parola, la forza per continuare, nonostante che siano iniziate le difficoltà dovute all’opposizione di chi è contro tale missione. Si parla di flagellazione, torture, ecc. Non...

La Prospettiva di Dio

  La prospettiva di Dio  Guardiamo a questo crocifisso! Cosa vedete? Descrivetelo con una parola: Morte, sconfitta, fallimento, dolore, ecc. … . Il vangelo di Marco, che abbiamo sentito ieri, descrive le scene del Calvario in un modo molto crudo: Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, ch...

Cammino spirituale di conversione

  Cammino spirituale di conversione Alcune note prese dalla liturgia della quarta domenica di quaresima anno b. I commenti sono presi dalle letture. 2 Cronache 36,14-16; 19-23 Salmo 136 Efesini 2,4-10 Giovanni 3,11-21   Nella prima lettura si parla di gente che per lungo tempo si è allontanata dall'amicizia con Dio; hanno il tempio, hanno tutte le strutture della religione, ma il loro cuore si è allontanato e in pratica fanno tante cose che sono lontane da quello che la loro legge richiederebbe. Il Signore ha mandato premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, eppure non li hanno seguiti. Ridono, credono che le preghiere, l'esteriorità, la frequenza al tempio siano sufficienti e il resto della vita non c'entri niente. Ecco che allora Dio manda delle persone straniere a distruggere il tempio. Attenzione! non si dice che Dio ha distrutto il tempio, ma che “persone straniere vengono da fuori e distruggono” il tempio. Quella che sembra essere ...

Dall'esilio al Calvario

L’ultimo viaggio di Gesù: dalle Palme alla croce. Siamo arrivati al culmine del cammino di quaresima. Per 5 settimane abbiamo camminato riflettendo sulle provocazioni di Gesù. La prima settimana, nel deserto delle tentazioni, abbiamo capito che bisogna dare il primato a Dio sulle cose della terra. La seconda settimana, sul monte della Trasfigurazione, abbiamo compreso che al centro della nostra fede c’è la persona di Cristo, non i riti o le leggi La terza settimana, al tempio di Gerusalemme, abbiamo compreso quanto fredda e interessata possa essere la nostra preghiera, lontana dal rapporto d’amore che Lui vuole instaurare con noi. La quarta settimana, guidati dalla riflessione fatta a Nicodemo, abbiamo capito la profondità dell’amore di Dio per noi. La quinta settimana, Gesù arriva al punto centrale del nostro cammino: il chicco di frumento se vuole portare frutto deve morire. Ora siamo qui, all’inizio della settimana centrale, il momento preparato da Gesù durante i tre...

Il segreto dei vincitori

  Perdere per vincere; morire per vivere.   Gv 12,20-33  E’ una legge di natura: se vuoi guadagnare qualcosa, prima devi perdere. Se vuoi più soldi devi fare un investimento e investire vuol dire perdere dei soldi nella speranza che ritornino più abbondanti. Se vuoi godere qualcosa di bello lo devi comperare o lo devi conquistare, scalare una montagna per un paesaggio, vincere una gara. Tutto questo richiede che tu spenda soldi, tempo, fatiche. Sono poche le cose nella vita che vengono gratis, e più esse costano, più sono preziose. Questo lo sappiamo bene, ma di fronte alla prospettiva del guadagno siamo pronti a rischiare. Ma al momento della separazione, il dubbio o l’angoscia ci coglie: e se poi non ritornano? E se qualcosa va male? La separazione è sempre dolorosa. Poniamo l'accento sulla perdita e non sull'investimento e ancor meno sul frutto. Cosa ci sostiene nella scelta? La Speranza. Questo è in poche parole il messaggio del vangelo di oggi. Ma vediamo c...

Quando le nostre debolezze ci salvano

La forza della debolezza. Gv. 3,14-21 " E come Mosè innalzò il serpente nel deserto così bisogna che sia innalzato il figlio dell'uomo perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna".   Perché Mosè innalzò il serpente nel deserto? Il popolo aveva disobbedito a Dio aveva perso la fiducia, e per punirlo Dio aveva mandato dei serpenti che morsicando le persone le facevano morire. Loro si pentirono e Dio disse a Mosè di fare un serpente di bronzo e di metterlo su un asta e chiunque avesse guardato al serpente si sarebbe salvato. Ma se Dio li aveva perdonati, poteva semplicemente mandare via i serpenti, invece no. Lui non ci dà il prodotto completo che noi riceviamo passivamente. No, lui ci dà il suo perdono, ma sotto forma di possibilità, non ci toglie la libertà. Allora fa innalzare il serpente per dire: se vuoi, la possibilità di salvarti c'è; se non vuoi, sono affari tuoi. Rispetta la nostra libertà di scelta. Non ci obbliga ad essere salvati da lui. Lui ci ama talm...