Il vero pane per la vera fame
Gv6,24-35
"Voi mi cercate, non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati".
Ancora una volta c'è un forte richiamo da parte di Gesù a non fermarsi all'aspetto materiale delle cose.
Viene spontaneo a tutti noi rimanere meravigliati di fronte a certi avvenimenti come apparizioni, guarigioni ecc. Quando poi si è in momenti di necessità è umano e giusto richiedere l'intervento divino.
C'è però un grosso pericolo: Se otteniamo il miracolo, dopo un po' ce ne dimentichiamo come se nulla fosse accaduto; se non lo otteniamo rischiamo di perdere la fede.
Questo avviene perché la natura umana è debole e soggetta a molte emozioni.
La fede però non può limitarsi alle nostre emozioni o necessità. Dio esiste e si prende cura di noi nella buona sorte come nella cattiva.
Ecco perché oggi il Signore ci invita a fare un salto di fede.
"Procuratevi non il cibo che perisce ma quello che dura per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà".
I Giudei chiedono: "Cosa dobbiamo fare?" e la risposta è logica: "Credere in colui che Dio ha mandato". Quando si accetta di lasciarsi coinvolgere in un discorso di fede, l'azione diventa una conseguenza.
Oggi il discorso sembra un po' campato per aria, anche perché forse in questo momento nessuno di noi ha bisogno di miracoli particolari, ma quello che il Signore Gesù ci vuol fare è un invito ad uscire dalla freddezza che spesso invade la nostra vita. Durante la vostra giornata, trovate qualche momento per prendere in mano il Vangelo, leggiamone alcuni pezzi per cercare di conoscere un po' di più il Signore.
Come possiamo rafforzare la nostra fede in Lui se non conosciamo cosa ha fatto o detto per noi? Non limitiamoci a quelle poche parole che sentiamo alla domenica, probabilmente se dopo messa chiedessi di cosa parlava il vangelo di oggi, molti non se lo ricorderebbero.
Tutti noi abbiamo tanti impegni durante la giornata e non sappiamo trovare il tempo per pregare un po' e leggere la Parola di Dio. Guardate che tutto quello che facciamo, per quanto importante e bello, è paragonabile al pane che ci soddisfa solo per pochi istanti.
Gesù ci dice: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame". È solo dando posto al Signore che tutte le cose assumono importanza.