Come vivere la Quaresima
Come vivere la Quaresima
Come ben sapete stiamo celebrando un Anno Santo. Questo evento speciale è un momento per sentire davvero la vicinanza e le benedizioni di Dio.
Quest'anno, il tema scelto dal Papa è "Pellegrini di Speranza." Siamo tutti in un cammino speciale per avvicinarci a Dio, guidati dalla speranza.
Il periodo di Quaresima, che inizia oggi, è una parte fondamentale dell’Anno Santo. È un cammino di quaranta giorni che ci porta fino alla Pasqua. Quest’anno, siamo particolarmente invitati a scoprire quanto Dio sia vicino a noi. Il Gesù in cui crediamo ha mostrato il Suo amore morendo per noi sulla croce e risorgendo dopo tre giorni. Lo ha fatto per dimostrarci che, con la fede, tutto è possibile perché il Suo amore è più forte di qualsiasi peccato. Ecco perché ci viene richiesto di prepararci bene a questa grande festa facendo questo viaggio di quaranta giorni.
Il numero quaranta ha radici profonde nella Bibbia. Il Diluvio Universale è durato 40 giorni; gli Israeliti hanno vagato nel deserto per 40 anni prima di entrare nella Terra Promessa; il profeta Elia ha camminato per 40 giorni nel deserto per incontrare Dio sul monte Oreb; e Gesù ha trascorso 40 giorni nel deserto prima di iniziare il Suo ministero.
Per vivere pienamente questi quaranta giorni, la Chiesa e la Bibbia ci suggeriscono di usare tre strumenti: Preghiera, sacrificio e solidarietà. Vediamoli nel dettaglio:
1.
Preghiera
Il nostro obiettivo è avvicinarci a Dio, quindi dobbiamo conoscerlo meglio. Proprio come a scuola si studiano diverse materie, così possiamo conoscere Dio leggendo e riflettendo, ma la vera conoscenza di una persona la si acquisisce incontrandola, parlando con lei, ponendole domande, sperimentando quanto ci conosce e ci ama. Questa è la preghiera. Non si tratta di dire più Ave Maria o Padre Nostro, ma di trascorrere del tempo di qualità con Dio. Leggi un passo del Vangelo, fai momenti di silenzio, parla direttamente a Gesù. Non avere paura: Lui troverà un modo per risponderti.
2. Sacrificio
Se ami lo sport, sai quanto impegno è necessario per competere e avere successo. Per dare il meglio, ti alleni con costanza, affini le tue abilità e ti dedichi completamente allo sport. Questo significa anche rinunciare a distrazioni che potrebbero ostacolare la tua concentrazione, la tua forma fisica o i tuoi progressi.
Questo è il vero significato del sacrificio. Pensiamo a quanto tempo passiamo ogni giorno in attività che non ci fanno crescere: scorrere senza fine il telefono, chattare in conversazioni inutili, amicizie che non ci fanno bene. A volte, queste distrazioni ci allontanano persino dalla strada giusta. Di conseguenza, trascuriamo i doveri in casa, non siamo di supporto a chi ci sta vicino, non abbiamo tempo per pregare, e fatichiamo a studiare perché la nostra mente è affollata da preoccupazioni che, in realtà, non hanno grande importanza.
Quando iniziamo a ridurre il tempo e l’attenzione dedicati a queste distrazioni, guadagniamo pace e chiarezza. La vita diventa più ricca, le relazioni più profonde, e il nostro scopo più chiaro. Questi piccoli sacrifici ci allenano a focalizzarci sulle cose importanti, a conoscerci meglio e a dare priorità a ciò che conta davvero. In definitiva, rinunciare a ciò che ci isola e ci appesantisce ci permette di crescere, ampliare i nostri orizzonti e aprire il cuore al mondo e alle infinite possibilità davanti a noi.
3. Solidarietà
Il terzo punto è la solidarietà. Siamo creati per amare e costruire relazioni vere con le persone che ci circondano, non solo virtuali. È fondamentale avere incontri faccia a faccia, parlare e connettersi davvero, piuttosto che limitarsi a chat online. Troppo spesso trascuriamo le persone importanti perché siamo occupati con i nostri problemi o con "amici virtuali" che in realtà non ci arricchiscono davvero.
La solidarietà ci insegna a usare il tempo che risparmiamo, mettendo ordine nelle nostre priorità, per il bene degli altri. Dedichiamo tempo a parlare con loro, soprattutto ad ascoltarli. Se ci facciamo carico dei problemi e delle preoccupazioni altrui, ci renderemo conto di quanto spesso i nostri problemi siano piccoli e troveremo persone disposte ad aiutarci.
Dare meno importanza alle cose materiali, persino al cibo che desideriamo, potrebbe aiutarci a risparmiare qualcosa, e invece di spenderlo per noi stessi, possiamo aiutare chi è nel bisogno. Ma non si tratta solo di dare denaro: si tratta di un investimento che genera vera generosità e amore.
Se utilizziamo bene preghiera, sacrificio e solidarietà, Dio opererà attraverso di noi e il mondo diventerà un posto migliore. Dio farà miracoli attraverso di te. Sì, miracoli! E per miracoli non intendo moltiplicare pani e pesci o risuscitare i morti, ma attraverso le tue azioni puoi ispirare gli altri a vivere nella pace, perdonare e costruire qualcosa di buono. Questo crea una catena di bellezza che migliora la vita di tutti.
La vera gioia non viene da un videogioco in più, da una festa in più o da un like in più su Instagram. Viene dal godersi ciò che si fa, condividerlo con persone importanti e crescere come individui veramente buoni e capaci.
Quindi, buona Quaresima! Vivi pienamente questi giorni e sperimenta davvero l’amore di Dio. Questo cambierà la tua vita e la renderà ancora più bella.