Collaboratori, non semplici recipienti

 Il miracolo dei pani e dei pesci: più che semplice cibo

Il miracolo della moltiplicazione dei pani è una storia importante raccontata da tutti e quattro i vangeli, sebbene ogni versione offra intuizioni uniche. Oggi, abbiamo ascoltato il racconto di Giovanni, e vogliamo approfondirne il suo significato più profondo.

Ci si potrebbe chiedere, perché Gesù ha compiuto questo miracolo? Era semplicemente per alleviare la fame? Se fosse così, non l'avrebbe fatto più spesso? Giovanni suggerisce uno scopo più profondo. Collegando questo miracolo alla festa della Pasqua e all'Ultima Cena, Giovanni ci invita a vederlo come una prefigurazione del sacrificio di Cristo.

Giovanni sottolinea l'iniziativa di Gesù per tutta la storia. È lui che osserva la folla, sollecita i discepoli e dirige l'azione. Questo mette in evidenza una verità affascinante: Dio conosce già le nostre necessità prima che le esprimiamo. Possiamo avvicinarci a Lui con preghiere lunghe, ma non ha bisogno di essere convinto.

Nonostante conosca le nostre necessità e abbia già deciso di agire su di esse, Dio desidera comunque la nostra partecipazione. I cinque pani e i due pesci, offerti da un ragazzo, possono sembrare insignificanti rispetto alla vasta folla. Tuttavia, questa piccola offerta diventa la base per il miracolo di Gesù. Ci insegna che anche le nostre risorse limitate giocano un ruolo nel grande piano di Dio.

Il vangelo di Giovanni omette l'istituzione dell'Eucaristia durante l'Ultima Cena. Tuttavia, Giovanni suggerisce sottilmente la sua presenza. Il linguaggio usato per descrivere questo miracolo e le parole successive sul Pane di Vita, usate da Gesù per spiegarlo, come si legge nella seconda parte di questo capitolo 6, ci fanno comprendere il significato eucaristico della moltiplicazione dei pani. Ciò che Gesù ci offre per soddisfare la nostra fame non è solo pane normale, ma il Pane di Vita che è il suo Corpo. Giovanni sottolinea anche l'importanza di raccogliere ogni frammento, proprio come facciamo noi che veneriamo l'Eucaristia.

Possiamo trarre diverse lezioni da questo miracolo. Primo, Dio comprende le nostre necessità anche prima che le esprimiamo. Secondo, desidera la nostra partecipazione, per quanto piccola. Infine, il miracolo prefigura l'Eucaristia, la fonte ultima della vita. Questo è il vero pane di cui abbiamo bisogno per soddisfare le nostre necessità. Quindi, fidiamoci del piano di Dio, offriamo il nostro meglio e cerchiamo la comunione con Lui – il vero pane della vita.

Post popolari in questo blog

Gesù è davvero un re?

I santi, nostri amici

Alle sorgenti della gioia