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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

Come non contaminarsi col male

Come non lasciarsi infettare dal virus del Covid-33, quello dei tempi di Gesù. Mc 7,1-8; 14-15; 21-23 I l vangelo di oggi ci presenta una serie di prescrizioni che gli Ebrei dovevano seguire per non contagiarsi, o meglio per non rendersi impuri, leggi strette che ci ricordano quelle che abbiamo sperimentato noi all’inizio della pandemia del Covid-19. La domanda che sta al centro è: cosa rende pura o impura una persona? Nell’Antico Testamento questa era una questione vitale giustificata dal fatto che gli Ebrei avevano chiara coscienza di appartenere a Dio, di essere il popolo eletto, riscattato da Dio dalla schiavitù, e tutti dovevano sforzarsi di mantenere questo stato di dignità che garantiva loro che le benedizioni di Dio continuassero. Tutto quello che fosse contro Dio li avrebbe resi impuri e quindi andava assolutamente evitato. Da qui era nata una serie di leggi molto severe su cosa mangiare o no; cosa toccare o no; cosa fare e cosa no. Queste leggi si e...

Discepoli ma uomini

  Anche molti discepoli se ne vanno. Gv. 6,60-69 Molti si lamentano perché i numeri nella Chiesa sono deludenti, tanti se ne vanno, ci sono tante teorie confuse, molta gente ha perso interesse alle cose spirituali. Allora c’è chi proclama la necessità a un ritorno alle forme antiche tradizionali fatte di formule e precetti da seguire, e chi, invece, dice che c’è bisogno di seguire i tempi nuovi, intendendo con ciò l’annacquare il vangelo per fare spazio a tutte le nuove teorie umanistiche. Il vangelo di oggi ci permette di interpretare i tempi di oggi. Facciamo attenzione che, all’inizio del discorso, si diceva che ad ascoltare c’erano i Giudei cioè coloro che già in partenza osteggiavano Gesù, ma poi ad andarsene sono anche i discepoli, cioè coloro che, prima, avevano scelto di seguire Gesù. Vediamo un po’ come si comporta Gesù e come risponde la gente. Tre domeniche fa abbiamo iniziato a leggere insieme il lungo discorso di Gesù sul Pane di vita. Domenica scorsa doveva esserc...

Siamo tutti chiamati a portare Cristo al mondo.

  Siamo tutti chiamati a portare Cristo al mondo. Se leggiamo il brano del vangelo di oggi in modo superficiale, cioè ponendo attenzione solo alle parole della storia che narra, ne avremo una bella lezione di servizio, umiltà e coraggio da parte di Maria che, pur essendo incinta, affronta un lungo viaggio per andare ad aiutare la parente Elisabetta. Questa, però, è una lettura molto riduttiva e anche un po’ problematica. L’importanza del viaggio di Maria è molto più di quella indicata del servizio. Data la brevità del tempo che ci è concesso, non possiamo andare nei dettagli, ma dalla descrizione che Luca fa di questo viaggio, si vede che Maria è paragonata all’Arca dell’Alleanza il baule che nell’Antico Testamento conteneva le tavole della Legge date da Dio a Mosè e che erano l’unico oggetto sacro posseduto dagli Ebrei. Maria è paragonata ad essa perché porta dentro di sé, non le tavole della legge, ma Gesù che è venuto a instaurare la nuova alleanza. È interessante il fatto c...

Perché la Parola di Dio porti frutto in noi.

  Perché la Parola di Dio porti frutto in noi. Per la nostra riflessione parto da una frase del vangelo: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la vivono”. Oggi festeggiamo l’Assunzione di Maria al cielo. Noi siamo abituati a vedere Maria in alto, sopra gli altari, lontana e irraggiungibile nella sua perfezione. Le feste principali della Madonna si basano sui quattro dogmi proclamati dalla Chiesa. Essi sono doni gratuiti di Dio che non toccano i meriti di Maria come donna. Per noi è più utile guardare alla vita quotidiana di Maria, al suo modo di agire, perché a mio parere, la grandezza di Maria sta nel modo in cui lei ha saputo essere una donna normale in situazioni normali, ma con uno stile di vita e impegno superlativi. Qual è stato il suo stile? Lo rilevo appunto nella frase che ho riportato sopra. La donna Maria, fatta come noi di emozioni, desideri, ansietà, impregnata della cultura e degli stili di vita del suo tempo, dove ha trovato la forza per af...

Un pane difficile da digerire

Io sono il pane vivo disceso dal cielo. (Gv 6,41-51) XIX dom B Il vangelo di oggi inizia con una frase terribile: “I Giudei mormoravano contro di Lui …”. Giovanni chiama Giudei indiscriminatamente tutti gli Ebrei che di solito sono contro Gesù, infatti qui siamo in Galilea e di Giudei non ce n’erano. Vi ricordate il vangelo di domenica scorsa: siamo nella sinagoga di Cafarnao, dopo la moltiplicazione dei pani, la gente vuole fare re Gesù ed egli inizia un lungo discorso dove esordisce: non ricercate la soddisfazione dei desideri materiali ma di quelli spirituali. E aveva concluso con la frase: «Io sono il pane della vita» e poi si presentava come via per la salvezza.   La parola “mormorare” che lui usa non corrisponde al nostro “lamentarsi” ma si riferisce all’atteggiamento che vediamo nel Pentateuco, dove molte volte gli Ebrei mormorano contro Dio non accettando il modo in cui le cose stanno andando, quindi una specie di ribellione che spesso si traduce in un castigo di Dio e ...