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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

La strada alla santità

Siamo tutti santi? Buona festa! Oggi stiamo celebrando la nostra festa, non solo il nostro onomastico, perché il Signore vuole che tutti “siamo” santi. Attenzione! Ho detto “siamo”, non “diventiamo”. Nei primi secoli della Cristianità, i fedeli si chiamavano tra loro “fratelli”, ma, quando dovevano parlare in generale dei credenti, usavano la parola “santi”. Ne sono prova le varie lettere di San Paolo che sono indirizzate “ai santi che sono nella Chiesa di …”. Siamo tutti membri di una comunità che è chiamata ad essere “santa”. In un mondo secolarizzato come quello di oggi, sembra veramente fuori posto mettersi a parlare di santità. Papa Francesco, nella sua omelia dello scorso anno, disse: “Celebriamo, quindi, la festa della santità. Quella santità che, a volte, non si manifesta in grandi opere o in successi straordinari, ma che sa vivere fedelmente e quotidianamente le esigenze del battesimo. Una santità fatta di amore per Dio e per i fratelli. Amore fedele fino a dimenticarsi di sé...

L'amore è sopra ogni legge

Che rapporto c’è tra amore e legge? (Mt 22,34-40) Nelle ultime domeniche abbiamo visto che intorno a Gesù si è creato un clima è sempre più teso e i Farisei cercano ormai ogni modo per incastrarlo. Ci riprovano anche oggi servendosi di un dottore della legge cioè un esperto in religione e lo fanno con una domanda di per sé facile da rispondere: “ Qual è il comandamento più grande ”? Di certo un dottore della legge non aveva bisogno di andare a farsi insegnare qualcosa da Gesù, allora la domanda che pone ha lo scopo di far capire alla gente che devono stare alla larga da Gesù. Nella legge ebraica c'erano tantissime regole ben 613, troppe per qualsiasi persona per ricordarsele tutte, specialmente pensando che molte persone non sapevano nemmeno leggere. Allora molti volevano conoscere quali sono quelle più e quelle meno importanti in modo da praticare, almeno quelle poche. Ma su una cosa non c'erano dubbi: la più importante di tutte era osservare il sabato perché questo era que...

Quali sono le tasse giuste da pagare?

  «Eccomi, manda me» giornata mondiale missionaria. Il tributo a Cesare (Mt 22,15-21) Ogni anno il Santo Padre invia un messaggio per la giornata mondiale delle missioni. Il tema per quest’anno è stato preso dal racconto della vocazione del profeta Isaia: «Eccomi, manda me». È la risposta sempre nuova alla domanda del Signore: «Chi manderò?». Le parole del Papa, vanno subito al concreto. Come ai tempi di Isaia c’era una grande crisi che stava colpendo il popolo di Giuda e il Signore sentì il bisogno di mandare un messaggero per assicurare la sua presenza e far sentire la sua voce, così oggi, la grande crisi mondiale ha bisogno di messaggeri che possano parlare al mondo a nome suo. Dio lancia a noi questo invito ed attende una risposta. La crisi della pandemia ha colto tutti di sorpresa e ci siamo resi conto di essere tutti deboli, tutti assieme sulla stessa barca e con la necessità di remare tutti assieme, quindi tutti fragili ma anche tutti importanti. Dice il Papa: “ Mol...

Libri da scaricare

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  Libri da scaricare   Cari amici ho postato sulla nuvola alcuni libri che potete liberamente scaricare. Sono tutti opere mie e non sono mai stati stampati, quindi non si infrange alcun diritto di autore. Non ha senso oggi sprecare soldi per la carta quando gli stessi si possono leggere tranquillamente sul tablet o anche sul telefonino. Sono in varie lingue e sono tutti a carattere religioso, da prediche a riflessioni, a corsi di esercizi spirituali o anche poesie e un romanzo. Come arrivarci? Qui di sotto riporto il link, premendo il quale andate nella direttori download dove poi potete scegliere la lingua che vi interessa.   Una volta che avete scelto la lingua vi ritrovate con la lista dei libri che potete scaricare. Auguri.   Ecco il link per poter scaricare i miei libri   libri di Oreste download – Google Drive   Questa è una raccolta di poes...

Invitati alle nostre nozze.

  Gli invitati al banchetto ( Mt 22,1-14 ) . Domenica scorsa abbiamo ascoltato una parabola che ci diceva che il popolo di Israele stava per rigettare Gesù, anzi per metterlo a morte con l’illusione che così facendo sarebbero rimasti padroni incontrastati del popolo; la morte di Gesù, invece, segna il passaggio dell’eredità che ora è consegnata all’umanità intera. Anche la parabola di oggi va nella stessa direzione. Essa si serve di una seconda immagina cara alla letteratura dell’Antico Testamento per descrivere il rapporto tra Dio e il suo popolo, quella del banchetto nuziale. Permettetemi una panoramica storica che ci permetta di cogliere il sottofondo culturale di tale immagine. La società ebraica era principalmente fatta di pastori e di agricoltori; la loro vita era dura a causa del terreno sassoso. Il contadino lavorava per lunghe ore per procurarsi il necessario per vivere. I ricchi, invece, potevano permettersi lauti banchetti. Quando, dopo la distruzione di Geru...