Affaticati e oppressi ma nel cuore di Dio
Venite a me o voi affaticati e oppressi. Mt 11:28
Avete mai avuto nella vostra vita esperienza di momenti di scoraggiamento, di solitudine, di disillusione? Certamente in quei momenti vi siete sentiti persi o inutili. Nella vostra mente c’erano registrate migliaia di risposte ai vostri problemi o alla vostra situazione, ma erano semplicemente inutili. Erano come preziose informazioni scritte sulle pagine di un libro che nessuno legge.
Solo quando tutto è passato e guardiamo indietro a quei momenti vediamo che la causa di tutto erano magari delle piccole cose, banali forse, ma in quei momenti il sentimento aveva il sopravvento e non c’era posto per la ragione.
In quei momenti avevamo bisogno di un sentimento più forte che si chiama amore, il sentirci amati da qualcuno, accettati da qualcuno, preziosi per qualcuno.
In altri momenti vi siete sentiti felici, realizzati, potenti, solo perché avete sperimentato che qualcuno vi ama, vi apprezza. Ancora una volta è l’amore la chiave del vostro cambiamento. Già Sant’Agostino, che era un esperto nel vero senso della parola di queste situazioni, diceva che la chiave di lettura della vita di un uomo è il suo amore.
Oggi siamo qui a celebrare la festa dell’amore. Mi avete capito bene, non ho detto la festa di San Valentino ma la festa dell’amore, dell’amore vero, quello capace di cambiare veramente la nostra vita, di darvi un senso quando sembra che niente abbia più senso, darvi gioia quando tutto sembra fallimento e sofferenza.
Troppo spesso noi confondiamo l’amore con quella serie di emozioni che proviamo dentro di noi. Alcune persone si innamorano di altri il giorno stesso che li incontrano, solo perché sono belli o intelligenti. Quelle è solo manifestazioni, ma voi sapete meglio di me che l’amore è qualcosa di molto più profondo perché voi dalle persone che amate esigete fedeltà, cura, fiducia, anche e specialmente nei momenti difficili. Qui c’è poco spazio per il sentimento, ma è qualcosa che si costruisce col tempo con la conoscenza reciproca, con la fedeltà.
Gesù ci ha detto venite a me voi affaticati e oppressi. Questa è la vera cura. Lui non ci cerca solo quando tutto va bene, lui ci cerca soprattutto quando siamo nel bisogno. Sappiamo bene che l’amore può causare sofferenza, chi ce lo può dire meglio di colui che ha accettato di soffrire e anche di morire per noi? Il cuore di Gesù che noi oggi celebriamo è il cuore trafitto dalla lancia, cuore dal quale sgorgano sangue e acqua simbolo dei sacramenti che sono la via scelta da lui per salvarci. Oggi celebriamo la fedeltà dell’amore di Dio per noi. Da lui dobbiamo imparare ad amare e dobbiamo farlo iniziando a lasciarci amare da lui. Non dobbiamo aver paura di amare come lui. I nostri momenti bui, i momenti di sofferenza e anche le sconfitte devono diventare per noi un luogo dove imparare ad amare di più e ad amare in modo vero.