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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Insegnava con autorità

Insegnava con autorità. Mc 1,21-28 Nel Vangelo di oggi c’è una frase che è ripetuta due volte e che ritengo sia la chiave di lettura di tutto il brano: “Insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi”. Che cos’è questa autorità che ha affascinato tanto la gente semplice del tempo di Gesù? Di solito quando noi parliamo di autorità parliamo di qualcuno che è superiore e altri che sono inferiori; a fare la differenza è o una posizione sociale (una carica), o soldi, o scienza (esperto, scienziato, ecc.). Tutti noi vorremmo avere questo tipo di autorità, sentirci superiori, più protetti e sicuri, far colpo sulla gente e poterla comandare. Chi in vita sua non ha invidiato almeno una volta una persona più ricca, un politico, un esperto, uno che ha fatto carriera. Su questa autorità si basa tutta la società dove ci sono posizioni ben definite che vanno rispettate perché la società funzioni. Quindi il governo fa le leggi e noi le mettiamo in pratica, a scuola la maestr...

La chiamata dei 4 discepoli

La vocazione dei primi apostoli. Mc. 1,14-20 Il vangelo di oggi è formato da due parti legate fra loro: la predicazione di Gesù e la chiamata dei primi discepoli. Vediamo alcuni punti che il vangelo ci propone. Gesù va in giro predicando e dice: Il tempo è arrivato, acciuffatelo, non perdetelo. La parola qui usata per tempo è Kairos è l’occasione che passa. Nella mitologia greca c’erano due fratelli Kronos e Kairos, entrambi dedicati a generare le cose, le cose buone e le persone. Kronos molto preciso, metodico, sempre puntuale. Se ti presentavi in tempo ricevevi, se arrivavi tardi rimanevi senza. Ma lui aveva paura di quel che creava e quindi mangiava i suoi figli. Suo fratello Kairos, invece, era libero, sregolato, non si sapeva mai dove andasse e quando passasse ma qualsiasi cosa desse o generasse la rendeva libera. Era difficile da cogliere, però lo si riconosceva dal fatto che aveva un lungo ciuffo, allora quando lo vedevi passare vicino a te dovevi afferrarlo per il...

Essere in movimento e fissare lo sguardo, i due verbi dei cristiani

Le prime vocazioni. Gv.   1,35-42 Quello di oggi è un vangelo fatto di movimenti e sguardi, 2 azioni che cambiano profondamente la vita delle persone. Guardiamo un po’ ai verbi che descrivono le azioni: Gesù passava, Giovanni fissò lo sguardo su di lui, diede la testimonianza e i discepoli seguirono Gesù. Un movimento provoca uno sguardo, lo sguardo provoca la testimonianza, la testimonianza provoca altro movimento. Gesù si voltò, osservò i discepoli e chiese: “che cercate?”, poi disse: “venite e vedete” ed essi lo seguirono. Ancora una volta un movimento provoca uno sguardo, lo sguardo la domanda, la domanda altro movimento e altro sguardo. Andrea incontra Simone (movimento e sguardo), dà testimonianza e assieme vanno a cercare Gesù. Ancora una volta un movimento provoca uno sguardo, lo sguardo provoca la testimonianza, la testimonianza provoca altro movimento. Gesù fissato lo sguardo su lui disse: “Tu sei Simone, ti chiamerai Pietro”. Il movimento dei discepoli ha ...

Making the experience of Jesus and setting out in movement

The first vocations. Jn. 1:35-42 Today's gospel is made up of actions for moving and looking, 2 actions that profoundly change people's lives. Let us look a bit at the verbs that describe the actions: Jesus passed by, John fixed his gaze on him, gave the testimony and the disciples followed Jesus. A movement causes a look, the gaze provokes the witness, the testimony provokes other movement. Jesus turned, looked at the disciples and asked:   “what were you looking for?”, then he said: “ come and see” and they followed him. Once again a movement provokes a look, the look provokes a question, the question, another movement and another look. Andrew meets Simon (movement and look),   gives testimony and together they go to look for Jesus. Once again a movement causes a look, the gaze provokes the testimony, the testimony provokes another movement. Jesus fixed his gaze on him and said: “You are Simon, you will be called Peter”. The movement of the disciples has cause...

Giovanni passa il testimone a Gesù

Battesimo di Gesù. Mc 1,7-11 Il Vangelo di oggi è di poche parole ma denso di significato. Esso parte dall’attività di Giovanni il Battista, persona su cui abbiamo già meditato durante l’avvento e della sua attività: il battezzare. Per comprendere la profondità teologica di tale gesto, che non è ancora il sacramento del battesimo come lo conosciamo noi, va compreso che il fiume Giordano, per gli Ebrei rappresentava la barriera tra la terra santa data loro da Dio dopo l’Esodo e la terra dei pagani. Ora Giovanni si trovava nella zona dei pagani a battezzare, cioè in un certo senso obbliga gli Ebrei ad uscire dalla zona “santa” che loro hanno corrotto con la loro mentalità sbagliata. Il rito del battesimo diventava una purificazione, un nuovo esodo per poter entrare nella terra promessa con uno stile di vita nuovo. Come ai tempi del primo esodo l’ingresso nella terra promessa era fatto sotto la guida di Giosuè, ora con l’arrivo di Gesù va fatto sotto la sua guida (i due nomi in Ebr...

Epifania, il Dio che si presenta in modo strano

Epifania  Mt 2:1-12   La festa di oggi è una festa densa di significati teologici nascosti sotto la forma di un racconto molto semplice. Vediamo di scoprire cosa ci dice questo testo strano. Il primo messaggio è quello dell’ apertura del annuncio evangelico a tutto il mondo. I magi rappresentano i pagani a cui Dio si rivela e ringraziamo Dio di ciò   se consideriamo che tutti noi e il 99,99% dei Cristiani sono discendenti di quelli che allora erano i pagani. Essi sono venuti da lui, poi lui andrà da loro, in Egitto. Un secondo messaggio è quello riproposto anche dal Concilio Vaticano II che dice che in ogni religione ci sono presenti semi di salvezza perché chiunque segue la sua religione con coscienza retta e desiderio di incontrare Dio, lo possa trovare. I magi sono venuti a   causa di una lettura spirituale di un fatto, la nascita di una nuova stella, una lettura spirituale che senza dubbio è basata sulla loro religione. Essi non erano Ebrei e non...