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Maria Madre di Dio e modello nostro

Maria Madre di Dio L c 2,16-21 Otto giorni sono passati da quando abbiamo celebrato il Natale ma per la liturgia oggi è ancora Natale, il mistero è lo stesso ma visto da un’altra prospettiva, quella di Maria. Maria è presentata nel vangelo come donna semplice, donna di ascolto, donna di fede, donna di presenza. Permettetemi di precisare queste quattro parole. Donna semplice. Lei figlia di un’umile famiglia da un umile villaggio della Galilea, vive la quotidianità di tutte le donne della sua terra e del suo tempo. Cosa rende Maria diversa? La sua fede, la sua unione spirituale con Dio, con il suo piano, che rende possibile a Dio di parlarle attraverso l’angelo, prima, ma poi anche attraverso i pastori, Simeone, ed infine Gesù stesso. Allora possiamo chiamare Maria donna dell’ascolto. Donna dell’ascolto. Questo è un atteggiamento strettamente legato a quello di prima. In ogni momento Maria avrebbe potuto parlare, spiegare, invece la vediamo sempre intenta ad ascoltare, rifle...

la nostra famiglia inserita nella storia della salvezza

La sacra famiglia sale al tempio ad offrire Gesù. Lc 2,22-40 È una bella scena famigliare ma è anche un scena mondiale. Abbiamo Giuseppe con la sua sposa Maria che si recano al tempio ad offrire il primogenito, Gesù, al Signore secondo la legge. Un atto che molti facevano, tutti coloro che vivevano nella semplicità delle usanze e della legge del tempo. Avete notato quante volte è ribadito il fatto che lo fecero secondo la legge. È proprio questo richiamo insistente alla legge che ci inserisce in un quadro più largo. L’offerta dei primogeniti al Signore era stata inserita da Mosè a ricordo della strage dei primogeniti in Egitto al tempo dell’Esodo. In quell’occasione Dio aveva ucciso tutti i primogeniti nella terra egiziana ma aveva salvato quelli degli Ebrei perché in ogni famiglia fu offerto un agnello al loro posto. Da allora i primogeniti di Israele erano offerti al Signore sacrificando un animale al loro posto. Ora qui Giuseppe offre due animali invece di uno perché Gesù è...

Natale, festa per persone attive

Carissimi amici, Buon Natale. Siamo arrivati dopo un mese di preparativi, abbiamo ripulito le nostre case, preparato l’albero e il presepio e anche spiritualmente ci siamo preparati accompagnati da San Giovanni il Battista nelle prime domeniche di avvento e dalla Madonna ieri. Ora ci troviamo qui davanti alla grotta a contemplare questo bambino che finalmente è arrivato. È giorno di festa, di celebrazioni, cerchiamo di comprendere un po’ la provocazione che Lui ci vuole dare da questa culla, l’insegnamento che ci viene da tutta questa storia perché la grazia che Lui è venuto a portare sia una grazia che dura. Il Vangelo di oggi è molto difficile, un trattato di teologia sul Natale, dobbiamo tradurlo in pratica. Prendo le parole centrali: Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Fi...

Maria modello di accoglienza del Dio che viene: L'annunciazione

24 Dicembre 2017     IV Domenica anno B.     (Lc.1,26-38) Siamo arrivati alla vigilia di Natale e la liturgia ci presenta Maria come modello per gli ultimi momenti di preparazione a questa grande festa. Nelle due domeniche scorse abbiamo riflettuto sulla figura di Giovanni il Battista, sul suo coraggio di proclamare la verità e soprattutto sulla provocazione lanciata alla società del suo tempo attraverso il suo stile di vita. Oggi, guardando a Maria, potremmo dire di trovarci di fronte ad una persona che fu esattamente l’opposto. Giovanni predicava, Maria rimane nel silenzio, Giovanni è andato nel deserto, Maria è rimasta nella sua casa di Nazareth. Giovanni ci ha presentato una meta a cui prepararci, cioè la venuta del Messia, e come prepararci, cioè la conversione dai peccati. Maria ci presenta invece la verità profonda di tale avvenimento: Dio si fa uomo, si fa umile per essere con gli umili e si serve degli umili per salvare tutti. Di cosa ha bis...

Chi è la voce oggi per gridare nel deserto?

III domenica di Avvento anno B    (Gv 1,6-8;19-28)     Giovanni il Battista Ci ritroviamo con Giovanni il Battista. Abbiamo già sentito parlare di lui la settimana scorsa. Il modo in cui ce lo presenta il Vangelo di oggi, mette in risalto un fatto ben chiaro: Giovanni non è il Messia ma colui che è incaricato a preparare la venuta del Messia. Molto probabilmente al tempo in cui san Giovanni scrive il suo vangelo ci sono ancora zone dove dei credenti veneravano Giovanni il Battista come Messia, ignorando la figura di Gesù. Allora il vangelo si premura di mettere le cose in chiaro. Due frasi molto chiare: “Lui non era la luce, venne a dare testimonianza alla luce”. E più avanti quando i Farisei gli chiedono chi lui sia, afferma chiaramente non è né il Messia né Elia né il profeta ma solo una voce che grida nel deserto: rendete dritta la via per il Signore. Questo ci dà un primo spunto di riflessione. Non c’è dubbio che Giovanni il Battista stava avend...

Siamo buoni pastori?

La pecora smarrita   (Mt. 18, 12-14)              12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? 13 Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. 14 Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli. Per comprendere questa parabola, che di per sé è molto semplice, nella sua profondità, essa va inserita all’interno dell’intero capitolo 18 di Matteo, capitolo che racchiude il così detto “Discorso Ecclesiologico”, cioè che immagina ha Gesù della Chiesa che sta per fondare? Che cosa si aspetta da essa? I vari punti vengono sviluppati in piccoli branetti: 1) Chi è il più grande?( 1-4)   cioè chi è importante nella Chiesa?, come deve essere la figura di chi comanda? 2) Lo scandalo (5-11) o megli...