Una guerra d'amore per cambiare il mondo


Domenica XX anno C Lc 12, 49-57

Fuoco, battesimo, guerra, divisioni famigliari: Alle volte sembra che Gesù ce la metta tutta per fare confusione. Cerchiamo di chiarire le cose.
Fuoco: un fuoco fortemente desiderato da Gesù, un fuoco che bruci tutto non può essere altro che il fuoco dell’amore, sì un incendio che parta da dentro e purifichi tutto.
Battesimo: sappiamo che il battesimo è la nostra unione alla morte redentrice di Cristo. Questa acqua che Gesù invoca oggi per il suo battesimo è proprio la sua morte in croce, momento in cui realizza l’amore di cui abbiamo appena parlato. E qui subentra proprio il richiamo di Gesù: Siete tanto esperti delle cose del mondo, della natura e non vi rendete conto che questo mondo va alla deriva proprio perché gli mancano questi due aspetti necessari: il fuoco e l’acqua cioè una vera nozione di amore che sia legata alla morte di Cristo. Il mondo fa fatica ad accogliere questi due aspetti, oggi l’amore è confuso con la gratificazione, il piacere, e ogni discorso di croce, sofferenza, sconfitta, viene rigettato. Non c’è più bisogno di purificazione, siamo già tutti perfetti, non c’è bisogno di crescita, siamo già tutti degli eroi, non c’è più bisogno di apprendimento, siamo gia tutti degli esperti, degli esperti su come soddisfare i nostri desideri e i nostri piaceri e non ci accorgiamo che stiamo rovinando il mondo, la società e persino le persone che più amiamo.
Succedeva già al tempo di Gesù, Gesù li ha avvisati del pericolo, ma loro lo hanno ignorato, se ne sono sbarazzati perché era scomodo, nonostante i miracoli che faceva. Alcuni anni dopo scoppiano le persecuzioni, chi ancora crede in Cristo comincia ad essere condannato e questo crea divisioni all’interno delle stesse famiglie tra chi non vuole rinunciare alla sua fede e chi, per paura delle autorità arriva persino a denunciare i suoi famigliari. Eventualmente, nell’anno 70 arriveranno i Romani che devasteranno la Palestina, distruggeranno Gerusalemme e il Tempio.
Quante similarità con la nostra società di oggi. Eppure non ce ne rendiamo conto, non riusciamo a imparare dalla storia, continuiamo a ripetere gli stessi errori e le guerre si moltiplicano, le divisioni pure, la corruzione, l’inquinamento. Non impariamo mai.
Noi Cristiani dobbiamo rilanciare una guerra, la guerra dell’amore, ma dell’amore vero, quello che parte dalla Croce di Cristo, dall’acqua che uscendo dal suo costato ci ha battezzati. Come Cristo dobbiamo imparare a combattere col perdono, con la condivisione, con l’accoglienza, col sorriso. Molti si opporranno, ci chiameranno “perdenti”, “ignoranti”, “stolti”, e noi dobbiamo rispondere col la perseveranza e l’amicizia, il tempo ci darà ragione perché l’ultimo a vincere è sempre Cristo e

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