Festa dell'Ascensione. Perché se ne va? non poteva restare?
La
festa di oggi presenta un duplice aspetto che va molto al di là del
semplice fatto che Gesù salga al cielo ma che anzi ci è indicato
proprio dal fatto che Gesù sale al cielo.
Il
primo fatto è che Gesù è stato con noi, ha fatto molto, ma
ora si distanzia per indicarci che la nostra vita non è tutta qui
adesso tocca a noi muoverci per arrivare a lui.
La
venuta di Cristo non era fine a se stessa e non era per restare
sempre qui ma per preparare quella definitiva in cui noi saremo con
lui.
Luca presenta la storia dell'umanità divisa in tre pagine:
Prima di Cristo; venuta e vita di Cristo; Dopo Cristo. La terza
pagina inizia proprio qui anche se gli apostoli dovranno aspettare
ancora 10 giorni prima di entrare in azione. Ognuna di queste pagine
ha una certa creazione o mondo nuovo e un protagonista: l'uomo: il
mondo fisico affidato ad Adamo e ai suoi discendenti, il mondo da
redimere e redento dal nuovo Adamo: Cristo, e la Chiesa affidata ora
ai discepoli e ai loro seguaci. Lo Spirito è in azione in tutte e
tre le pagine. (Lo spirito che aleggia sulle acque è all'inizio
della creazione; lo spirito rende possibile l'incarnazione in Maria,
lo spirito darà l'impulso, la partenza a Pentecoste).
Il
comando che Gesù dà “andate” indica proprio l'inizio di questa
terza pagina e qui è il secondo aspetto della festa di oggi.
I
discepoli vorrebbero restare lì a guardare cosa succede mentre
invece l'angelo dice loro: andate perché ora siete voi gli
incaricati, con la protezione e l'assistenza dello Spirito Santo,
finché Gesù tornerà nella gloria.
Loro
partono pieni di gioia, la gioia della missione, la gioia di agire
per Cristo, la gioia di sapersi accompagnati dallo Spirito Santo.
Oggi la liturgia
rivolge a noi un incoraggiamento: avete appena visto la gloria
del Signore (nell'Eucarestia) adesso andate a predicare a tutto il
mondo.
Il
mondo a cui i Discepoli sono stati mandati è un mondo segnato dalla
menzogna: ricordate le storie inventate dagli scribi e farisei circa
il corpo di Cristo rubato per far credere la resurrezione. Il mondo
di oggi è segnato da un'esagerato uso della comunicazione per
imporre le proprie idee, ideologie, interessi, pubblicità. Dov'è la
verità? La domanda di Pilato è più vera che mai. La risposta è:
Gesù. Lui ha detto io sono la verità. Volete
sapere come riconoscere la verità? Tutto quello
che ci porta a Gesù
è verità. Tutto quello
che Gesù farebbe
se fosse
al nostro posto è verità. Quel che lo rende più presente e fa sì
che la gente possa sperimentale è verità. L'amore è
verità.
La
falsa giustizia, il falso pietismo, il far presa sui sentimenti senza
valori di sottofondo, l'attrarre le persone a sé, l'arrivismo, non
sono altro che menzogna camuffata, sono il modo nuovo usato dal
demonio per deviare il mondo.
Concludendo:
tre idee.
1)
Il nostro destino è il cielo, qui siamo solo di passaggio e Gesù ce
ne ha indicato la strada.
2)
Fin che siamo qui, però, dobbiamo essere attivi perché adesso le
sorti del mondo sono nelle nostre mani, e dello Spirito Santo,
naturalmente.
3)
Ricercare la verità, ma quella profonda, difficile, non quella
superficiale facile che offre il mondo oggi.