Armonizzare corpo e spirito per essere uomini veri
Gv 16:29-33 e At 19:1-8
Ora parli apertamente, ora sappiamo
… Adesso credete? Verrà l'ora …
I discepoli credono di essere
arrivati perché sono riusciti a capire, a livello intellettuale. A
parte il fatto che probabilmente la loro conoscenza è incompleta, ma
la risposta di Gesù è chiara. Non sempre c'è la connessione
automatica tra il sapere e il credere, e ancora meno tra il credere e
l'operare, se il credere si ferma al livello intellettuale.
Loro dichiarano di credere che Gesù
viene da Dio ma da lì a poche ore scapperanno tutti, lo
rinnegheranno, faranno fatica ad accettare che sia risorto. Il
supporto intellettuale diventa insufficiente quando sono invasi dalle
forti emozioni create dagli avvenimenti.
Questo si applica non solo agli
apostoli e non solo in quell'occasione perché lui dice chiaramente
avrete tribolazioni ma abbiate coraggio.
Il Signore tiene presente l'uomo
nella sua globalità di anima e corpo, intelligenza, istinti ed
emozioni. La fede ci dà tutto il supporto necessario ma non si
sostituisce alla persona e non toglie niente dalla persona. Se noi
facessimo il lavoro di reprimere una o due delle parti di noi stessi
per poter rimanere fedeli, non solo falliremmo, ma anche andiamo
contro il volere di Dio. L'intelligenza, le emozioni, gli istinti
sono tutti e tre importanti, vanno tenuti in considerazione, vanno
accolti e valorizzati e integrati assieme perché si controllino a
vicenda ma al tempo stesso si rafforzino a vicenda.
Dio ci dona la Fede per darci le
ragioni e la forza di vivere, ma ha bisogno della nostra intelligenza
per essere resa concreta, ha bisogno degli istinti perché arriviamo
alle decisioni e ha bisogno delle nostre emozioni per avere
continuità e costanza.
Nella prima lettura (At 19:1-8)
abbiamo un episodio curioso: San Paolo incontra dei credenti che però
non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo, anzi non sapevano
neanche che esistesse uno Spirito Santo. Quando conferisce loro il
Battesimo lo Spirito arriva. Questo ci mostra chiaramente delle
persone che attraverso l'aspetto umano erano arrivate ad accettare il
Cristo, ma mancava loro l'apporto di fede dato dal Battesimo e dallo
Spirito. Un'accettazione che era quindi incompleta. Dall'altra parte
abbiamo invece tanti cristiani che pur avendo ricevuto e continuando
a ricevere i sacramenti, vivono magari come se lo Spirito Santo non
esistesse o non avesse niente a che fare con loro. Questo avviene
perché una delle tra componenti umane si è inceppata da qualche
parte. Essendo essa una parte umana deve essere aiutata in modo umano
per ricreare l'armonia tra fisico, psichico e spirituale che
caratterizzano il Cristiano maturo