Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2023

E alla fine, l'Amore

 Alla fine ce la faremo? La parabola che abbiamo letto oggi dà senso anche a quelle delle due domeniche scorse. Due settimane fa Gesù ci aveva chiesto di essere pronti ad incontrarlo, poi domenica scorsa ci aveva detto che lui ci dava tutto quanto avessimo bisogno per questa preparazione. Oggi ci spiega come impiegare le cose che ci ha dato per preparare questo incontro. La parabola è molto solenne e scritta con il linguaggio tipico di quei tempi, utilizzato quando si facevano discorsi in occasioni pubbliche a cui era presente un personaggio importante come il re o qualche suo inviato. Alla fine dei tempi, Cristo verrà a giudicare il mondo. Non dobbiamo aspettarci un grande avvenimento che coinvolga in un solo istante tutto il mondo. Ognuno di noi incontrerà Gesù al momento della sua morte, cioè il momento del suo passaggio dalla vita terrena a quella eterna. Lì verrà giudicato per come ha vissuto la vita terrena. Qual è il metro di giudizio che Dio userà quel giorno? In ...

A cosa servono le nostre doti?

  E tu sei bravo a cosa?  Il Vangelo di oggi ci presenta la seconda delle tre parabole che Gesù racconta per spiegarci come entrare in Paradiso alla fine della nostra vita. Se vi ricordate domenica scorsa la prima parabola ci diceva di essere preparati per tale evento perché non sappiamo quando esso avverrà. La parabola di oggi ci dice che il Signore ci ha dato tutto quello di cui abbiamo bisogno per prepararci bene. La terza parabola, domenica prossima, ci dirà cosa dobbiamo fare in pratica per essere pronti ad entrare.  La domanda che unisce queste tre parabole è: Come si comporta Dio con noi? E come dobbiamo comportarci noi per essere degni di stare con lui nella vita eterna? Il racconto di oggi parla di un uomo deve partire per un viaggio. Prima di andare chiama i suoi servi e dà loro parte dei suoi averi, a ciascuno a seconda dei suoi bisogni. Per un po’ di tempo il padrone sarà assente e loro devono prendersi cura delle sue proprietà senza contare sulle sue de...

Noi siamo le lampade, l'amore è l'olio

 Che olio brucia nella nostra vita? Siamo nelle ultime tre settimane dell’anno liturgico, poi inizierà l’Avvento. La liturgia ha riservato per queste ultime tre domeniche le ultime tre parabole che fanno parte del discorso escatologico. Potremmo dire che con questo discorso Gesù voglia aiutarci a comprendere la realtà della fine dei tempi o, almeno, della nostra fine personale, ma più correttamente dovremmo dire che l’argomento principale non è “la fine”, ma “il fine”, lo scopo della nostra vita. Che senso ha la mia vita? Come viverla bene fino in fondo? In conclusione: quando il Signore verrà, saremo pronti a riceverlo? La parabola di oggi parla di dieci ragazze che attendono lo sposo per entrare alla festa di nozze. Chiaramente Gesù sta parlando della festa della sua venuta che per ciascuno di noi si concretizzerà il momento in cui Lui ci chiamerà a sé con la nostra morte. Lo scopo della nostra vita è incontrare il Cristo, nostro sposo ed entrare con lui nelle nozze eterne. I...

Belli fuori, ma dentro?

L’ipocrisia, un male moderno?   (Mt 23,1-12) Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno.  Queste sono parole molto dure che Gesù rivolge alla gente parlando degli Scribi e dei Farisei. Sono ormai tre anni che Gesù viaggia per il paese predicando e ha sempre avuto come avversari queste persone che lo hanno messo alla prova sotto tutti i punti di vista cercando di combattere tutto quello che diceva, ma Gesù è sempre riuscito a provare la sua innocenza e le loro contraddizioni. Siamo nell’ultima settimana della vita di Gesù e i Farisei hanno capito che l'unico modo di liberarsi di Lui è ucciderlo. Le parole di Gesù sottolineano il problema principale di queste persone: l'ipocrisia, un atteggiamento che serve loro a soddisfare la superbia. Loro ci tengono ad essere considerati speciali, i migliori. Fanno vedere di essere esperti in tutto, hanno sempre qualcosa da dire, parlano in continuazione, danno ...