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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Vuoi essere sale o zucchero?

Sale e luce (Mt 5) Gesù, quando parlava alla gente, si serviva spesso di esempi presi dalla vita quotidiana che permettessero loro di comprendere facilmente il senso di quanto diceva. Egli veniva chiamato dai suoi discepoli “Il Maestro”, ma egli non era il classico insegnante dal linguaggio altisonante che dalla sua cattedra propone lezioni di filosofia o teologia diligentemente preparate e scientificamente supportate. Lui si mischiava alla gente, andava loro incontro nella realtà quotidiana per assicurarsi di poter raggiungere tutti e non solo gli amanti della sua disciplina, e usava un linguaggio semplice, alla mano, parlava della vita, dei problemi di ogni giorno, del come sentirsi realizzati e contenti in quello che facciamo. Il brano   di oggi ci porta due di quegli esempi. Gesù aveva appena pronunciato le Beatitudini, frasi che certamente avevano sconcertato gli ascoltatori, allora questi due esempi vanno letti come invito a prendere sul serio e con coraggio la strada che...

Beati! Come si fa a raggiungere la vera felicità?

Beati! Come? Le Beatitudini sono una di quelle pagine della Bibbia su cui sono stati scritti libri interi, commenti, spiegazioni, eccetera. Di certo, non possiamo noi oggi, nella brevità di un’omelia, presentare la profondità del messaggio proposto da Gesù. Giustamente sono considerate una pagina importante del Vangelo perché con esse Gesù introduce il suo apostolato e rappresentano un po' il suo programma, le linee d'azione dei 3 anni in cui andrà in giro per la Galilea e Gerusalemme predicando il Regno di Dio. Ogni frase è introdotta dalla parola “Beati”, fortunati, soddisfatti allora l’argomento in questione è: che cosa ci rende veramente fortunati o che cosa può veramente dare soddisfazione al nostro essere? Qui si vede la differenza tra il modo di pensare del mondo e quello di Dio. Quando uno prende in mano questo testo rimane subito colpito dalla brevità e semplicità delle frasi. Sono come delle sentenze che troveranno poi spiegazione e applicazione nei capitoli...

Il peccato del mondo

Il peccato del mondo       (Gv. 1,29-34)  Lungo tutto il periodo di Avvento, Giovanni il Battista ci ha accompagnati e abbiamo imparato a riconoscere il suo stile e la sua missione. Lui aveva di certo appreso da suo padre e sua madre, le vicende riguardanti la sua nascita e la visita di Maria, quindi aveva chiaro quale era la sua missione: preparare la strada per la rivelazione del Messia che era già in mezzo a loro. Questo Messia, però, lui personalmente non lo aveva mai incontrato, eccetto la volta in cui era ancora nel grembo della madre, per cui non aveva chiaro cosa dovesse fare per prepararne la venuta. Lui dice: “ Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato mi ha detto che lo avrei riconosciuto dallo Spirito sopra di lui ”. Quindi fa la scelta di impostare la sua azione invitando le persone alla confessione dei loro peccati per un cambiamento di vita ed un ritorno più sincero e convinto all'alleanza con Dio. Tutti sapevano che lo scopo della ...

Il fascino del bambino

  Il fascino del bambino Mi chiedo: perché siamo qui oggi? Perché in tutti questi giorni abbiamo fatto festa? La risposta sembra ovvia: perché è l’Epifania, perché è Natale, perché siamo bravi Cristiani. Tutto questo è vero. Ma c’è di più. Quando guardiamo a quel bambino nella culla c’è un qualche cosa di misterioso, di affascinante, di attraente che non sappiamo spiegare ma che agisce dentro di noi, ci rende diversi. Voi mi direte: è la fede. Può essere ma non è solo quello. Oggi celebriamo l’Epifania, la manifestazione di Gesù al mondo intero. Non credo che i Magi si siano mossi per fede, non erano Giudei, non sapevano niente della venuta di un Messia. Non sappiamo che religione avessero, nel vangelo c’è scritto solo che studiavano le stelle e in esse hanno letto la venuta di un re potente. Questo è bastato per metterli in movimento. Probabilmente avevano qualche vuoto interiore, qualche dubbio, qualche insoddisfazione, o il desiderio di un qualche cosa di più, di più vero, di ...