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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Padroni o servi? lo sbaglio dei vignaioli

  I vignaioli perfidi (Mt 21,33-46) Nelle ultime due settimane Abbiamo ascoltato delle parabole che ci hanno permesso di comprendere come agisce Dio e come agiamo noi. Oggi il Vangelo ci presenta una terza parabola che sembra essere la conseguenza delle prime due. Gesù è cosciente che chi lo ascolta ha troppi interessi che si scontrano con il suo modo di vivere. Come reagiranno queste persone? Siamo a 3 giorni di distanza dal momento in cui lo cattureranno e lo condanneranno a morte. Come suo solito Gesù prende spunto da situazioni di vita comuni del suo tempo. Parla di una vigna che come sapete era l'immagine usata comunemente per rappresentare il rapporto tra Dio e il popolo. (vedi la prima lettura: Is 5). Lui dice che un ricco signore (Dio) ne costruisce una molto bella (Israele). Di solito, a quei tempi, le persone ricche che vivevano in città investivano i loro capitali in terreni di campagna, li preparavano per la produzione agricola (uva, grano, ulivi, ecc.) e poi li aff...

Ribelli o compiacenti? Figli!

I due figli: “Chi dei due ha compiuto la volontà del Padre?” (Mt 21:28-33) Il brano evangelico oggi ci presenta una parabola molto interessante. Una scena famigliare normale che ci aiuta a scavare nelle ragioni più profonde del nostro comportamento. Un uomo chiede ai figli di andare a lavorare nel campo. Il primo figlio appare essere molto bravo, rispettoso, infatti chiama il padre “Signore”; è disponibile, e dice subito di sì; ma appena uscito di casa, cambia idea e non va. Il secondo figlio, invece, è più ingenuo, ha un carattere rude e sgarbato, e risponde al Padre senza rispetto. “No! non ho voglia”. Anche lui, appena uscito di casa, cambia parere, si accorge di aver mancato di rispetto al Padre, si pente e va a lavorare. Alla fine Gesù chiede a chi lo ascolta: “Chi dei due ha compiuto la volontà del Padre?” La risposta è ovvia: Il secondo. Come al solito, la parabola di Gesù ha un duplice valore: il significato storico per cui l’ha pronunciata e quello attuale che coinvolge noi ...

Quando si mettono gli ultimi al primo posto

Ragionare a partire dagli ultimi (Mt 20,1-16) “Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Ci è sempre difficile capire il modo di agire di Dio. Esso è infinitamente più grande del nostro modo di pensare, considera il passato, il presente e il futuro, conosce il pensiero e le necessità di ogni uomo e per tutti ricerca ciò che è meglio. Per realizzare questo, però, si serve di mezzi che per noi, chiusi nella nostra piccolezza di esseri umani, limitati dai nostri desideri, dal nostro orgoglio, dal nostro egoismo, sembrano strani e a volte sbagliati. Per aiutarci a capire e superare queste nostre limitazioni Gesù oggi ci racconta questa parabola, una parabola molto difficile da accettare. Penso che molti Cristiani, e forse anche molti di voi pensano che Gesù abbia agito in modo ingiusto contro gli operai della prima ora, e forse ci sentiamo in diritto di rimproverare a Gesù di andare contro i principi più basilari della giustizia. Per...

Amore senza pallotoliere

  Per-dono o per-interesse? (Mt 18,21-35) A parole il perdono è una cosa facile, ma quando tocca la vita concreta, quando siamo noi di fronte a qualcuno che ci fa dei torti, allora tutto diventa più difficile. Normalmente noi diciamo: “Dipende”. Dipende se lui riconosce i suoi errori, dipende se lui si pente, dipende se lui chiede scusa ecc. Questo non è vero perdono perché nel Vangelo non esiste la parola “dipende”. La persona di cui Pietro parla non solo non chiede scusa, ma continua a offendere, tanto che Pietro chiede: “ Quante volte dovrò perdonare ”? Per comprendere il vero valore del perdono non devo guardare alla persona di fronte a me, ma in me stesso: sono io il primo ad aver bisogno dell’azione risanante del perdono. Quante persone conosciamo che vivono nell’angoscia perché non riescono a perdonare chi tanti anni prima gli ha fatto del male. Magari chi li ha feriti è già morto o vive lontano e neppure ricorda cosa ha fatto, ma noi continuiamo a soffrire e non sappiamo ...

Perdono è amore

  Il desiderio di salvare il fratello (Mt 18,15-20) Spero che con tutte le volte che avete letto i miei commenti, siate riusciti a capire che per cogliere il messaggio di Gesù nella sua verità, è necessario mettere ogni brano nel suo contesto giusto. Quando si prendono frasi da sole si rischia sempre di cadere in errore. Ne è un esempio il brano di oggi. La liturgia ha le sue regole di tempo, lunghezza, eccetera, quindi sceglie brani brevi ma significativi, però noi dobbiamo ricordarci da dove questi brani sono presi. Se prendiamo il vangelo così come lo abbiamo sentito, ci viene spontaneo pensare che parli della correzione fraterna. Se vedi uno che fa un errore, correggilo da solo, per non fargli fare brutta figura, se non ti ascolta chiama un testimone, poi l’intera comunità, se rifiuta ancora allora lascialo perdere, ignoralo come si fa con i peccatori o i pagani; tu hai fatto la tua parte, ora se va all’inferno è colpa sua. Sembra una spiegazione logica e facile. Ma for...