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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Dalla fede alla vita sulle orme di Pietro

Solennità di San Pietro e Paolo. (Mt 16,13-19) Chi dite che io sia? Il vangelo di oggi ci presenta il famoso episodio avvenuto a Cesarea di Filippo, episodio che chiamiamo normalmente la professione di fede di Pietro. Cesarea era una città situata in una zona fertilissima e ricchissima della Palestina, quella che oggi sono le alture del Golan, dove si trovano le sorgenti del monte Giordano. Qui il tetrarca Filippo aveva costruito la sua capitale in onore all’imperatore romano e aveva posto I suoi palazzi, luoghi di potere, di ricchezza, di vita godereccia dedicata allo sfarzo e ai banchetti. In questo contesto Gesù pone la domanda ai suoi discepoli: La gente che immagine ha di uomo, cioè chi è, secondo loro, un vero uomo? Basta questo esempio di ricchezza, sfarzo dato da Filippo per dirsi “uomo riuscito”? Gesù, sta attirando le folle, cosa hanno capito del suo essere? La gente lo vede come il nuovo Giovanni il Battista o Elia o Geremia o uno dei profeti, cioè un uomo retto...

Come comportarsi di fronte a un peccatore? come Gesù.

Festa del Sacro Cuore di Gesù. (Lc. 15,3-10) Oggi celebriamo il Sacro Cuore di Gesù festa ci vuole presentare l’infinito amore di Dio per gli uomini. Nel Vangelo abbiamo sentito una parabola che Gesù racconta come prima parte della sua disputa con i Farisei circa il modo di comportarsi verso i peccatori. Il discorso di Gesù presenta 3 parabole unite fra loro dove ognuna rafforza e completa le altre due: quella della moneta perduta e quella del padre buono. Prima di tutto chi sono questi pubblicani e peccatori oggetto della disputa e perché essi si avvicinavano a Gesù? N ella sua predicazione Gesù presenta un o stile di vita nuova basata sull’amore, il servizio, l’uso delle c o se materiale per condividerle con tutti, per il bene di tutti. Ebbene queste persone, i pubblicani, sono coloro che finora hanno vissuto nel modo opposto, hanno fatto come scopo della loro vita, l’accumulare i beni materiali senza scrupoli, ricercare successo, agio, eccetera, credendo di tro...

Il pane che ci cambia la vita

Domenica del Corpus Domini. Lc. 9,10-17 Oggi celebriamo la festa del Corpo di Cristo,  la festa dell’Eucarestia.  Dobbiamo cogliere a fondo il messaggio che Gesù ci ha dato per non diminuirne il valore. Per fare questo utilizziamo il vangelo di oggi. Vedete che la liturgia ha scelto di presentarvi non il racconto dell’ ultima cena ma quello della distribuzione del pane. Cerchiamo di comprendere bene questo messaggio. Prima di tutto dovremmo evitare di chiamarlo moltiplicazione. Il verbo moltiplicare non c’è. C’è scritto che Gesù prende quello che gli è dato, lo benedice,  lo ridà a loro perché lo distribuiscano e che questo pane è sufficiente per tutti,  anzi abbondante. Non voglio mettere in dubbio il fatto che sia avvenuto o meno il miracolo,  ma non è quella la cosa importante, il racconto è fatto per darci degli insegnamenti teologici su qualche cosa di necessario per il nostro essere discepoli di Gesù.  Infatti abbiamo ben 6 racconti di questo mir...

Noi nella Trinità

Festa della Santissima Trinità. ( Pr. 8,22-31.   Gv. 16,12-15 ) Chi è Dio? Nei secoli e nelle diverse religioni ci sono state varie immagini di Dio. Per i Greci e i pagani gli dèi erano persone ma non erano coinvolti con la vita degli uomini. Qualche altra civiltà antica vedeva il proprio dio come un essere bellicoso che doveva difendere il suo popolo lottando contro il dio del popolo nemico. Il Dio di Israele era un Dio che viveva con il suo popolo. Loro lo vedevano come il datore della legge che, se loro erano obbedienti, li avrebbe benedetti, se disobbedienti, li avrebbe puniti. Non è sufficiente credere che Dio esiste, bisogna vedere che immagine di Dio abbiamo, quanto questa immagine influisce sulla nostra vita.   E noi? Abbiamo forse un Dio onnipotente a forma di macchinetta, dove inserisco la moneta delle mie preghiere e ne esce il miracolo di cui ho bisogno? Un Dio che ci ha dato troppe leggi, spesso impossibili da seguire e pure disumanizzanti? Un Dio che mi d...

Colui che ci dà la vera libertà

Solennità di Pentecoste Siamo alla conclusione della Pasqua. Oggi è la festa dello Spirito Santo. Nella catechesi non se ne parla molto. Eppure Egli è l’unica eredità che Gesù ci ha lasciato. Ci ha donato il suo Spirito. Nell’ultima cena Gesù ne parla continuamente ma sembra che gli apostoli sviino dal discorso. È difficile capire chi esso sia. Allora, dato che il Vangelo di oggi è lo stesso di quello di due settimane fa,   chi volesse un commento più diretto al brano evangelico può far riferimento a quella predica. Io approfitto dell’occasione per fare, invece una riflessione sulla festa di oggi: la Pentecoste. La Pentecoste è una festa non solo da celebrare ma da vivere. Chiediamo allo Spirito Santo di fare adesso quello che fece 2000 anni fa.   Nel racconto di ciò che avvenne quel giorno si dice che erano tutti riuniti nello stesso posto, come noi qui oggi, “mentre i giorni di Pentecoste stavano giungendo al compimento”, questo vuol dire che la Pentecoste esistev...