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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Maddalena, discepola d'amore

Carissimi tutti, buona Pasqua. Ieri sera abbiamo vissuto una celebrazione intensa che ci ha portato alla scoperta del valore della Risurrezione di Cristo in tutti i suoi aspetti: lui il fuoco, la luce, l ’acqua, il creatore, il liberatore e il salvatore. Oggi la liturgia ci presenta Maria Maddalena come compagna e guida alla scoperta del Cristo risorto. Maria è una donna la cui vita è stata cambiata radicalmente dall’incontro con Gesù e dall’essersi sentita, forse per la prima volta in vita sua, amata e rispettata. Da allora si era unita ai discepoli di Gesù assieme alla Madonna e ad altre donne, e con loro è scesa a Gerusalemme per la Pasqua. In occasione dell’arresto di Gesù, mentre tutti gli apostoli sono scappati, lei è una delle donne che lo segue fino ai piedi della croce.  Ora la vediamo presso la tomba di Gesù. Lei è andat a  lì al mattino presto, il più presto possibile, al contrario di ciò che fanno i discepoli. Ha  un  vero amore per Gesù e così quand...

Le donne prime annunciatrici. Perché loro e non gli apostoli?

La liturgia di stanotte è lunga, non solo per le molte letture fatte e i riti svolti, ma è lunga perché abbraccia tutta la storia dell’umanità dalla creazione del mondo, alla chiamata di Abramo, alla liberazione dall’Egitto e avanti fino a Gesù, centro e culmine della storia. In ogni momento, anche in quelli più dolorosi o di peccato, Dio è presente e mantiene la sua fedeltà al piano di salvezza. Con la celebrazione di questa sera siamo proprio al centro di questo piano di salvezza che si rinnova per tutti noi oggi. Il vangelo ci presenta come protagoniste alcune donne, le chiama anche per nome. Esse al mattino presto si recano al sepolcro. Loro sì, gli apostoli no! La loro vita è segnata dall’amore per Gesù e anche se ora Lui è morto non possono stare lontane. Gli apostoli, invece, vivono di concretezza Gesù è morto e non c’è nulla da fare, ma hanno anche sensi di colpa, dopo tutto le donne hanno avuto il coraggio di andare fino al Calvario, loro no, sono scappati. L’amore fa far...

Una via crucis incarnata

Oggi ho fatto una Via Crucis. Ho riflettuto in silenzio su sette stazioni. 1) Gesù è condannato a morte. Gli uomini non ti hanno capito. Quante volte vorremmo gridare: "Ma qui nessuno mi capisce, nessuno mi vuole bene"; ma tu sei lì e accetti tutto in silenzio.Non è più il parlare degli uomini che ti interessa ma fare ciò che è veramente buono e giusto. Il coraggio di accettare tutto per proseguire sulla tua via. 2) Gesù incontra la Madre. Anche lei è lì a soffrire del tuo fallimento e ciò ti fa soffrire ancora di più. Vorresti gridargli le tue spiegazioni ma sai che sono inutili. Non esiste umana spiegazione a ciò che sta accadendo. Ma qui c'è il primo miracolo, il miracolo dell'amore, e proprio per amore lei acconsente alla tua passione, non ti capisce ma accetta e si fida di te, e questo ti da conforto. 3) Le tre cadute. Vorresti proseguire forte sino alla fine ma il peso è grande anche per uno come te e cadere è inevitabile. Ti rialzi, riparti, sai che sei sull...

Emmaus, da delusi ad annunciatori. Le tappe della conversione

I discepoli di Emmaus. ( Lc 24, 13-34) Il vangelo di oggi ci presenta due nostri amici, i discepoli di Emmaus. Nostri amici perché come noi   sono in viaggio verso un villaggio distante, probabilmente il loro villaggio di origine, un viaggio pieno di dubbi e disillusione. Si dice che discorrevano e discutevano, segno che si trattava di una discussione accalorata. Al nuovo viandante che si avvicina, essi manifestano il loro scoraggiamento, la delusione, forse anche un po’ di nervosismo: Come, solo tu in Gerusalemme non sai … Noi speravamo … ma ora è morto già da tre giorni. Sono stati discepoli, si erano infervorati per il loro essere seguaci di Cristo ma qualcosa è intervenuto che ha distrutto tutte le loro speranze e quindi tornano a casa tristi. Gesù si avvicina a loro. Non lo hanno chiamato, l’iniziativa è sua. Interessante il modo di agire di Gesù, non si fa riconoscere ma li provoca a parlare, a condividere tutta la loro amarezza. In momenti di tristezza il condivider...