Per essere più "Spirituali"

 Chi è lo Spirito Santo?

Oggi celebriamo la solennità di Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Ma chi è davvero lo Spirito Santo? È la terza persona della Trinità, eppure spesso resta per noi la più misteriosa. Conosciamo bene l'immagine del Padre, creatore del mondo, che immaginiamo nei cieli a vegliare su di noi. Conosciamo Gesù, il Figlio, perché nei Vangeli leggiamo tutto ciò che ha detto e fatto durante la sua vita terrena. Ma lo Spirito Santo? Quando facciamo il segno di Croce prima di iniziare qualcosa, diciamo che lo facciamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Conosciamo il Padre e il Figlio, ma chi è questo Spirito Santo?   Spesso lo associamo a qualcosa di vago, quasi come un fantasma, e questo ci può spaventare o lasciare indifferenti.

Eppure, secondo le parole di Gesù, è proprio lo Spirito Santo a continuare l’opera della salvezza dopo la sua ascensione al cielo. È lo Spirito Santo che agisce nei sacramenti: è lui che, nella Messa, trasforma il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo; è lui che, nel sacramento della Riconciliazione, opera il perdono dei peccati; è lui che agisce nel Battesimo e in tutti gli altri sacramenti. Lo Spirito Santo ci accompagna ogni giorno: illumina la nostra mente per comprendere il Vangelo, ci parla nella coscienza per distinguere il bene dal male, ci dà forza per vivere come discepoli di Gesù, facendo il bene.

Il Vangelo di oggi ci ricorda che, dopo l’ascensione di Gesù, la missione di annunciare la Buona Notizia dell’amore di Dio è stata affidata a noi. Ma non siamo soli: è lo Spirito Santo che ci dà la forza per portare avanti questa missione. Come cristiani, ascoltiamo ogni giorno la Parola di Gesù. Lui c'è, ma bisogna lasciarlo lavorare. Per questo, preghiamo lo Spirito Santo perché apra la nostra mente, ci aiuti a capire quello che Gesù vuole dirci, e ci dia il coraggio di vivere secondo il suo insegnamento. Chiediamo anche il dono della sapienza, per compiere scelte ispirate all’unico vero comandamento: quello dell’amore.

Viviamo però in una società che mette al centro l’uomo, i suoi desideri, i suoi bisogni, come se la felicità dipendesse solo dal soddisfarli. I media ci spingono a pensare che conti solo ciò che ci fa stare bene subito, anche a scapito degli altri. Questo è pericoloso ed è la sorgente della maggior parte dei problemi nel mondo. Valori come il sacrificio, il perdono, la compassione, la condivisione e lo spirito di famiglia sembrano superati, quasi segni di debolezza.

Ma il Vangelo ci chiede di andare controcorrente. Il mondo ha bisogno di vedere persone felici che sono impegnate a testimoniare ciò che è vero e duraturo, e condannare ciò che è effimero. Seguire Gesù significa cambiare mentalità, dare meno peso alle cose materiali e più spazio a ciò che conta davvero: la nostra vita interiore, la fede, i valori dello Spirito.

Chiediamo allora ogni giorno allo Spirito Santo di guidarci, di illuminarci e di renderci veri cristiani, capaci di vivere con coerenza, coraggio e amore.

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