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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Portatori del fuoco dell'amore

 A chi apparteniamo noi? Oggi è la giornata missionaria mondiale. Quest’anno il Papa ha scelto come tema per la nostra riflessione la frase: “ Cuori ardenti, piedi in cammino ”. È un chiaro riferimento all’esperienza dei due discepoli di Emmaus. Essi si trovavano in un momento di forte delusione perché il loro maestro, colui che aveva inspirato in loro grandi sogni, è stato ucciso. Se ne vanno delusi come se nulla avesse più senso. La vita ritorna nel loro cuore quando riflettono sulla Parola di Dio, guidati da uno sconosciuto. I loro cuori, da freddi diventano infuocati: “ Non ardeva forse il nostro cuore mentre egli parlava a noi ?”. Quando poi riconoscono che colui che parlava era proprio il loro maestro, allora il fuoco diventa incontenibile e da persone depresse che scappavano dalla vita, si trasformano in missionari che corrono ad annunciare la buona notizia. Questo messaggio è importante per noi. La Parola di Dio è sempre a nostra disposizione e lì possiamo trovare le ri...

Siamo invitati a nozze: chi si sposa?

  Invitati a nozze. Chi si sposa? (Mt 22:1-14) Gesù è ormai in Gerusalemme, pochi giorni prima del suo arresto e della sua condanna a morte. Si sta preparando. Sa che non potrà evitarla, ma vuole che ognuno abbia il maggior beneficio da essa. Si concentra ora su quelli che lo condanneranno. A loro ha già dedicato le due parabole che abbiamo sentito nelle due domeniche scorse. Anche la parabola di oggi è per loro. Si parla della festa di nozze del figlio di un re e degli invitati a tale festa. La storia, in sé, presenta molti punti difficili da accettare in un racconto normale, ma se la prendiamo per quello che è, cioè un modo figurato di raccontare la realtà, si vede che tutto ha senso. Gesù sta parlando del popolo di Israele che è stato invitato a partecipare alle nozze di Dio con l’umanità celebrate tramite suo figlio. Coloro che lo stanno ascoltando in quel momento, cioè i capi del popolo e i sacerdoti del tempio, sono i primi invitati, in quanto popolo eletto, ma essi rifiu...

Cosa è veramente nostro?

  Quando la ricchezza ci rende avidi. (Mt 21,33'46) Non so se mentre leggevate questo brano avete fatto attenzione: è la terza settimana di fila che Gesù racconta una parabola che ha sempre come ambiente una vigna. Qual è l’intenzione di Gesù nel raccontare queste tre parabole? Tutte e tre le parabole sono state raccontate da Gesù a Gerusalemme, durante la settimana santa, cioè pochi giorni prima della sua morte. Inoltre il vangelo specifica ogni volta che Gesù sta parlando agli anziani e ai capi del popolo. È chiaro allora che la vigna rappresenta il popolo stesso e che i vignaioli, o coloro che dovrebbero lavorare nella vigna sono appunto le persone che sono a capo del popolo, cioè i Farisei e i sacerdoti. La parabola di oggi è la più dura delle tre. Due domeniche fa si parlava di lavoratori e della loro ricompensa, la settimana scorsa si parlava del fatto che un figlio accetta di lavorare nella vigna mentre l’altro non accetta. Oggi si parla di persone che effettivamente ...