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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Quando i miracoli diventano motivo di lotta

Il cieco nato, ovvero quando i miracoli diventano motivo di lotta. (Gv 9) L'episodio del cieco nato andrebbe analizzato dal punto di vista di "Gesù vera luce del mondo”. Questo era l'intento di Giovanni quando scrisse questo capitolo, questa è stata anche l'intenzione della Chiesa quando ha scelto questo brano come punto di riflessione per la 4a domenica di quaresima. Io invece oggi voglio rileggere il brano dal punto di vista della lotta che si scatena dopo il miracolo, per riallacciarmi a quanto abbiamo detto ieri circa Dio Padre e il suo influsso nelle nostre relazioni. Vediamo subito le parti in causa. - Prima di tutto il cieco nato. Persona in necessità, di per sé non c'è scritto che abbia chiesto aiuto, ma lo ottiene da Gesù. Da solo, forse, non sarebbe neanche riuscito a vedere di aver bisogno di cambiare. Comunque è richiesta la sua collaborazione con l'andare a lavarsi. Non è una persona istruita, non può certamente reggere alla logica dei mae...

C'è di più da vedere che solo l'esteriorità

Il cieco nato  Gv. 9  4 domenica di Quaresima anno A Un episodio lungo e confuso quello di oggi che forse ci ha lasciati a disagio nel sentirlo perché la confusione crea sempre disagio. Il centro del vangelo di oggi non è il miracolo in sé ma il fatto che il cieco diventa un motivo di riflessione e di conflitto . Il significato del nome della piscina a cui è mandato  è Siloe che vuol dire appunto “inviato” : Gesù lo invia non alla piscina ma alla gente, ma questo  lo attacca e si crea divisione. Capita spesso anche a noi di vedere che il bene invece di ispirare gioia e desiderio di imitare crea gelosia e divisione   e   viene spesso combattuto. Si fa fatica ad accettare che qualcuno si prenda gli elogi per aver fatto qualcosa che noi non siamo stati capaci di fare, oppure qualcosa che noi sapevamo di dover fare ma non ne abbiamo avuto il coraggio. Allora la cosa più facile è denigrare o distruggere l’opera dell’altro e questo scusa la nostra pigrizia ...

La donna di Samaria, il riscatto di una emarginata che diventa apostola

La samaritana. Da emarginata ad apostola. Nel vangelo di oggi ci troviamo di fronte a tre casi di emarginazione. La prima emarginazione è quella culturale e sociale data dal fatto che a incontrare Gesù è una donna. Ai tempi di Gesù alle donne era proibita qualsiasi interazione sociale. Le donne dovevano rimanere in casa a preoccuparsi delle faccende domestiche e dei figli ; l’unica possibilità di uscita era andare al pozzo a prendere l’acqua. Quindi il pozzo del paese diventava il luogo degli incontri. La seconda emarginazione è quella politica data dal fatto che si trattava di una Samaritana. I Samaritani erano considerati degli eretici per il loro modo di credere e anche degli invasori perché originariamente non erano del luogo ma erano stati mandati lì alcuni secoli prima per indebolire la fierezza del popolo ebraico. La terza emarginazione è quella morale data dalla situazione della donna che ha avuto 5 mariti e quello con cui vive oggi non è suo marito. Di solito le donne ...