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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Eucarestia, cosa comporta in noi ricevere questo sacramento?

Festa del Corpus Domini. Lc 9,11-17 Prese i pani, rese grazie, li spezzò e li diede da distribuire. Qualcuno potrebbe chiedere: dato che oggi è la festa dell’Eucarestia perché il Vangelo presenta l’episodio della moltiplicazione dei pani invece che quello dell’ultima cena dove avviene l’istituzione del Sacramento? Il motivo è semplice: primo perché esso è comunque ripreso dalla seconda lettura dove riporta l’episodio centrale, e secondo perché il vangelo di oggi ci presenta alcuni aspetti dell’Eucarestia che altrimenti potrebbero passare inosservati. Vediamo un po’ il Vangelo. I discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: congeda la folla perché vada ... è una proposta un po’ strana. La folla era fatta da adulti, erano venuti da soli, non li aveva mica chiamati Gesù, potevano andarsene quando e come volevano, inoltre avranno saputo loro se avevano fame o no. Perché allora gli apostoli intervengono? Io ci leggo un senso di disagio da parte loro. Vedono tutta questa gen...

Spirito Santo, Pace, Missione. Una triade inscindibile e invincibile ma solo se rispettate le gerarchie tra i tre.

Domenica di Pentecoste Gv 20:19-23 Spirito Santo, Pace, Missione. Una triade inscindibile e invincibile ma solo se rispettate le gerarchie tra i tre. La sera di Pasqua Gesù appare agli apostoli e dice loro “Pace a voi”. Era il classico saluto ebreo ma nell’intenzione di Gesù è molto più che un saluto. Tre giorni prima, durante l’ultima cena, in quella stessa stanza Gesù aveva setto loro “Vi lascio la pace, la mia pace, non come quella che il mondo dà”. Loro non avevano capito ma poche ore dopo lui viene arrestato e ucciso, loro sono dispersi e fino a quel momento hanno vissuto nel terrore. Allora dov’è la pace promessa da Gesù? Ci può essere pace quando si è perseguitati? Ma Gesù aveva detto “la mia”, non come quella del mondo. Allora pace deve essere qualcosa di diverso dalla semplice assenza di persecuzioni o problemi. Questa sera, sera di Pasqua Gesù aggiunge: Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi. Il Padre ha mandato lui, principe della pace, in un mondo che l...

Armonizzare corpo e spirito per essere uomini veri

Gv 16:29-33 e At 19:1-8 Ora parli apertamente, ora sappiamo … Adesso credete? Verrà l'ora … I discepoli credono di essere arrivati perché sono riusciti a capire, a livello intellettuale. A parte il fatto che probabilmente la loro conoscenza è incompleta, ma la risposta di Gesù è chiara. Non sempre c'è la connessione automatica tra il sapere e il credere, e ancora meno tra il credere e l'operare, se il credere si ferma al livello intellettuale. Loro dichiarano di credere che Gesù viene da Dio ma da lì a poche ore scapperanno tutti, lo rinnegheranno, faranno fatica ad accettare che sia risorto. Il supporto intellettuale diventa insufficiente quando sono invasi dalle forti emozioni create dagli avvenimenti. Questo si applica non solo agli apostoli e non solo in quell'occasione perché lui dice chiaramente avrete tribolazioni ma abbiate coraggio. Il Signore tiene presente l'uomo nella sua globalità di anima e corpo, intelligenza, istinti ed emozioni. ...

Festa dell'Ascensione. Perché se ne va? non poteva restare?

La festa di oggi presenta un duplice aspetto che va molto al di là del semplice fatto che Gesù salga al cielo ma che anzi ci è indicato proprio dal fatto che Gesù sale al cielo. Il primo fatto è che Gesù è stato con noi, ha fatto molto, ma ora si distanzia per indicarci che la nostra vita non è tutta qui adesso tocca a noi muoverci per arrivare a lui. La venuta di Cristo non era fine a se stessa e non era per restare sempre qui ma per preparare quella definitiva in cui noi saremo con lui. Luca presenta la storia dell'umanità divisa in tre pagine: Prima di Cristo; venuta e vita di Cristo; Dopo Cristo. La terza pagina inizia proprio qui anche se gli apostoli dovranno aspettare ancora 10 giorni prima di entrare in azione. Ognuna di queste pagine ha una certa creazione o mondo nuovo e un protagonista: l'uomo: il mondo fisico affidato ad Adamo e ai suoi discendenti, il mondo da redimere e redento dal nuovo Adamo: Cristo, e la Chiesa affidata ora ai discepoli e ai l...

Uomo dalla mano inaridita. Quando ci sentiamo inutili di fronte alla società

L'uomo dalla mano inaridita (Lc 6,6-11) Incapacità di agire, lavorare, di produrre Il vangelo di oggi riprende alcune delle tematiche che abbiamo affrontato nei mesi scorsi. Il bisogno della persona ammalata serve a Gesù come scusa per ricordare a chi gli sta attorno il bisogno spirituale corrispondente che loro hanno. Abbiamo visto il paralitico che non può camminare e Gesù condanna l'immobilità di chi se ne sta lì seduto a criticare; poi abbiamo visto l'indemoniato che è inavvicinabile per la gente, ma Gesù si trova mandato via proprio da quella gente; infine abbiamo la figlia di Giairo che ha perso la vita e Gesù mostra che mentre lei sta solo dormendo, gli increduli che stanno là fuori hanno perso la sorgente della vita cioè la speranza. Oggi abbiamo una persona dalla mano paralizzata, o meglio inaridita. Anche qui ci sono vari punti di contrasto con le persone presenti. Primo punto da sottolineare è che Gesù è presentato in movimento (Gesù entrò) mentre le...