Gesù e il serpente, che parallelo?
Perché Dio dice a Mosè di innalzare il serpente? (Nm 21:4-9; Gv 3:13-17) L'episodio del libro dei Numeri che abbiamo letto riflette la vita spirituale di molti di noi. Abbiamo scelto Dio, ci siamo impegnati e abbiamo avuto momenti in cui abbiamo apprezzato la sua grazia. Tuttavia, con il tempo subentra l'abitudine. Ripetiamo le stesse azioni, diventiamo esperti, ma perdiamo entusiasmo e il contatto spirituale. La preghiera e l'apostolato diventano una routine, un obbligo da soddisfare, dipendendo solo dai nostri sforzi. Quanto può durare questo prima che stanchezza, noia e difficoltà prendano il sopravvento? Quando arrivano le difficoltà, non riusciamo più a reagire; rabbia e disperazione prevalgono, e anche le grazie ricevute perdono di senso. Il popolo di Israele per anni era nutrito da Dio con la Manna, ora lo considera un cibo schifoso. Non bisogna interpretare letteralmente il passo che dice che Dio mandò serpenti come castigo. Dio non castiga nessuno. Il s...